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Agon Channel è stato chiuso: al suo posto, un canale di televendite

L’emittente italo-albanese trasmetteva sul canale 33.

pubblicato 13 Novembre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 08:25

Dall’alba (agon) al tramonto, quello definitivo. La versione in lingua italiana di Agon Channel, l’emittente albanese fondata dall’imprenditore italiano Francesco Becchetti, ha cessato le proprie trasmissioni ed è stato chiuso. Sul canale 33 del digitale terrestre, a partire da oggi, venerdì 13 novembre 2015, infatti, è apparso ABC, un canale che, al momento, trasmette soltanto televendite.

Non è durata nemmeno un anno, quindi, l’avventura di Agon Channel Italia, lanciato nel nostro paese il 1° dicembre 2014 in pompa magna con un galà di apertura che fu condotto da Simona Ventura e che vide la partecipazione straordinaria di Nicole Kidman.

Nei mesi successivi andarono in onda molti programmi, tra i quali ricordiamo A casa nostra, A fior di pelle, Americano, il primo sulla notizia!, Brutti di Notte, Chance, Ci pensa Fotticchia, Contratto, Dica 33, La fortuna fa 90, Lei non sa chi sono io, Leyton Orient, My Bodyguard, Quello che le donne (non) dicono e Una canzone per 100.000, e per i quali lavorarono personaggi come Maddalena Corvaglia, Luisella Costamagna, Roberto D’Agostino, Sabrina Ferilli, Veronica Maya, Pupo, Marco Senise, Monica Setta e la precitata Simona Ventura.

I problemi per Agon Channel, però, iniziarono praticamente subito: dopo poco più di due settimane, Antonio Caprarica lasciò l’incarico di responsabile delle news per carenza di mezzi tecnici e di collaboratori. Anche il programma My Bodyguard, successivamente, subì accuse molto più gravi da un concorrente che dichiarò di essere stato minacciato di morte.

Poco dopo, ci furono gli addii del direttore di rete, Lorenzo Petiziol, e del co-fondatore, sia di Agon Channel che di Agon Channel Italia, Maurizio Palladino.

In estate, iniziarono i problemi giudiziari per Francesco Becchetti: la notizia di un mandato di arresto con le accuse di riciclaggio, falso in documentazione ed evasione fiscale, risale allo scorso luglio. Becchetti, in quell’occasione, parlò di un tentativo di intimidazione nei confronti dell’emittente.

Qualche giorno dopo, Agon Channel, con una scelta di dubbio gusto, decise di modificare il proprio logo, al posto del quale apparve la scritta, Je Suis Agon Free, chiaro riferimento a Je Suis Charlie e all’attentato alla redazione della rivista satirica francese Charlie Hebdo.

Sempre a luglio, la sede di Tirana di Agon Channel fu messa sotto sequestro.

Il 10 ottobre scorso, l’Oshee staccò la corrente elettrica all’emittente in lingua albanese di Agon Channel. La versione in lingua italiana, invece, iniziò a trasmettere repliche e pochissimi contenuti inediti, unicamente giornalistici, curati da Giancarlo Padovan.

Lo scorso 3 novembre, Becchetti è stato trattenuto dalle forze dell’ordine a Londra e verrà estradato in Albania entro il 15 dicembre.