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Primarie del centrosinistra, il confronto in tv, come un talent?

Il curatore di Che tempo che fa su Facebook: «Sulla scelta fatta dal Pd di imporre a tutti (Vendola e Renzi non erano d’accordo) la tv commerciale ho molto da ridire»

12 Novembre 2012 23:01

Laura Puppato
Matteo Renzi
Nichi Vendola
Pierluigi Bersani

23.43: mentre scrivo, è ancora in onda il commento al confronto delle primarie del centrosinistra, che vi abbiamo raccontato live su Polisblog.

Ci si chiede, naturalmente, chi abbia vinto. Qualcuno dice che di sicuro ha vinto Sky. E in effetti, l’emittente cui va riconosciuto il fatto di aver sempre spinto per questo tipo di confronti, ha fatto bene, senza dubbio, e Semprini ha ben gestitoil dibattito.

D’altro canto, Sky sta dimostrando, con X Factor, di saperci fare, con i talent show. E ci ha saputo fare anche questa sera: forse la politica italiana non è pronta a questo tipo di messa in scena, e i nostri politici devono ancora imparare a rapportarsi con questo tipo di “confronti”. Ma da qui a dire che si tratti di un grande passo avanti ce ne corre. Certo, non sentire persone che si parlano addosso e gridano in un talk show è un passo avanti enorme, su questo non si possono avere dubbi. E anche se la brevità del tempo a disposizione a volte impedisce di completare concetti, c’è, effettivamente – almeno a volerlo sul serio – la possibilità di fare discorsi che non si limitino alla consueta banalizzazione sloganistica cui ormai siamo abituati.

Lo sfogo di Loris Mazzetti

Primarie pd centrosinistra confronto diretta tv

Primarie Pd e Centrosinistra: i candidati

Primarie Pd e Centrosinistra: Pierluigi Bersani
Primarie Pd e Centrosinistra: Matteo Renzi
Primarie Pd e Centrosinistra: Laura Puppato
Primarie Pd e Centrosinistra: Bruno Tabacci
Primarie Pd e Centrosinistra: Nichi Vendola (nella foto insieme a don Luigi Ciotti)

Come abbiamo scritto, lunedì 12 novembre ci sarà il dibattito su Sky con i cinque candidati alle Primarie del Centrosinistra (che altri chiaman “primarie del Pd”). Su Polisblog le seguiremo in diretta, naturalmente. Ed è altrettanto naturale che si guardi con curiosità televisiva a questo evento. Che, messo in onda da Sky, ha suscitato le ire di Loris Mazzetti.

Il quale, su Facebook, ha scritto una vera e propria filippica. La riportiamo integralmente.

«LUNEDì LE PRIMARIE TV DEL PD-CENTROSINISTRA. Vi confesso che sono indignato. Vi spiego il perché. C’è una tv che si chiama Rai Radiotelevisone Italiana che nel bene e nel male rappresenta il servizio pubblico. E’ allucinante che il Pd, lo staff che lavora con Bersani, abbia imposto la tv di Murdoch. Nulla contro i colleghi di Sky, professionalmente validissimi, il loro tg è tra i tre che abitualmente guardo (gli altri sono quello di Mentana e RaiNews), ripeto sulla scelta fatta dal Pd di imporre a tutti (Vendola e Renzi non erano d’accordo) la tv commerciale ho molto da ridire».


E ancora:

«Mi permetto di farlo su Fb, come su Twitter, dopo che privatamente ho scritto a Di Traglia, il portavoce di Bersani, esprimendogli tutto il mio rammarico. Noi di Che tempo che fa abbiamo convinto Bersani a farle quando lui non le voleva. Sappiamo che la motivazione per non venire da noi è stata la seguente: “Fazio è un po’ leggerino”. Però quando gli chiediamo un’intervista corre immediatamente a Che tempo che fa, in quel caso Fazio non è più “leggerino”, quindi non condivido ma mi adeguo. L’importante è che venisse fatta in Rai, ad esempio a Ballarò, oppure su Rai1 fatta dal Tg1 o a RaiNews con il bravo Corradino Mineo.

Fare le primarie tv sul servizio pubblico e in particolare su Rai3 significava riconoscere alla rete la resistenza fatta in questi anni contro il regime di Berlusconi ma soprattutto sarebbe stato un atto di democrazia: milioni di telespettatori le avrebbero viste, mentre su Sky e su Cielo alla fine saranno alcune centinaia di migliaia. Un po’ meno democrazia e un po’ di berlusconismo che evidentemente si è insinuato anche in alcuni dirigenti del Pd. Peccato».

Apprendiamo dunque, attraverso lo sfogo sul social network, che la scelta di andare su Sky è stata imposta dallo staff di Bersani. Che per Mazzetti è stato il programma di Fazio a convincere il segretario del Pd a far le primarie (qui ci si augura, francamente, che non sia andata così). E un sacco di altre cose.

Su una cosa si può essere d’accordo: un confronto avrebbe dovuto ospitarlo anche la Rai. Così come dovrebbe ospitare, se mai si faranno, un confronto fra i candidati delle Primarie del Pdl, ché non è che la democrazia c’è solo da una parte, ovviamente.

Non andrà così, e agli annali passerà senz’altro questa strana esternazione di Mazzetti: un calderone dove c’è un sacco di non detto e un sacco di detto che si potrebbe capire appieno solo conoscendo determinate dinamiche che, evidentemente, afferiscono al personale dei protagonisti.