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Calcio e diritti tv – Sì, no, forse

Ore intense, queste, per cercare di dare un senso televisivo a questa prima giornata del Campionato di Calcio 2008-09, che un senso non ce l’ha.Per meno di un’ora si intravede uno spiraglio di luce per gli appassionati e gli irriducibili, per quelli che… il calcio deve andare in chiaro. La RAI si era detta disposta

29 Agosto 2008 13:26

Antonio Matarrese Ore intense, queste, per cercare di dare un senso televisivo a questa prima giornata del Campionato di Calcio 2008-09, che un senso non ce l’ha.

Per meno di un’ora si intravede uno spiraglio di luce per gli appassionati e gli irriducibili, per quelli che… il calcio deve andare in chiaro. La RAI si era detta disposta a trattare e a ritoccare (ovviamente al rialzo) la propria offerta ed era stato annunciato, in un primo momento, un accordo che prevedeva esclusiva assoluta al servizio pubblico per i contenuti radiofonici ed esclusiva limitata alla fascia 13:30-22:30 per i contenuti televisivi.

Ma poi la smentita. L’accordo non c’è, l’Asca parla di Lega spaccata su questa nuova offerta RAI e il presidente Antonio Matarrese smentisce qualsiasi ipotesi di felice conclusione della trattativa. La Lega non vuole scendere sotto i 30 milioni di euro, l’offerta della RAI non va oltre i 27 milioni per l’esclusiva assoluta (che farebbe sfumare i 7 milioni di Mediaset per mandare in onda, di fatto, Controcampo).

E quindi, mentre si parla di milioni come fossero bruscolini, il braccio di ferro continua e il Campionato è agli sgoccioli. Ma più che un braccio di ferro, sembra un teatrino.