Home Notizie Vietata a Roma la campagna pubblicitaria di Current Tv

Vietata a Roma la campagna pubblicitaria di Current Tv

L’Atac, con la successiva approvazione del Comune di Roma, ha censurato la campagna pubblicitaria lanciata da Current per il nuovo programma di approfondimento Vanguard, campagna pubblicitaria già approvata a Milano e che sarà protagonista a partire dal 26 febbraio prossimo sui mezzi di trasporto pubblici e nelle stazioni della metro dell’Atm. La decisione ha sorpreso

22 Febbraio 2009 16:11


L’Atac, con la successiva approvazione del Comune di Roma, ha censurato la campagna pubblicitaria lanciata da Current per il nuovo programma di approfondimento Vanguard, campagna pubblicitaria già approvata a Milano e che sarà protagonista a partire dal 26 febbraio prossimo sui mezzi di trasporto pubblici e nelle stazioni della metro dell’Atm. La decisione ha sorpreso la tv di Al Gore che dopo aver ricevuto il via libera a Milano non si aspettava questa presa di posizione del Presidente dell’Atac, Massimo Tabacchiera.

Queste sono le motivazioni date da Tabacchiera per la bocciatura della campagna:

Immagini pesanti, inopportune, che avrebbero potuto offendere la sensibilità dei cittadini, peraltro in un momento di grave tensione sociale, e per di più in una città come Roma, che è sede della Chiesa cattolica. Quei manifesti non vanno bene per dei mezzi in movimento, la gente non ha il tempo di fermarsi a leggere e comprendere il senso del messaggio. Sotto l’immagine della Bibbia c’è scritto “Vanguard. I martiri della camorra”, che è l’argomento di una puntata. Sotto il kalashnikov, rappresentato insieme a dollari arrotolati e con il calcio dai colori della bandiera americana, c’è scritto “La guerra segreta all’Iran”. Ma i caratteri sono troppo piccoli per poterli leggere mentre l’autobus si sposta.

Current ha replicato due volte all’Atac, prima dichiarandosi sorpresa per la decisione, poi in maniera più polemica per bocca di Paolo Lorenzoni, Direttore Marketing, che è entrato in diretto contrasto con quanto affermato da Tabacchiera.

I manifesti dovevano essere affissi all’interno delle stazioni metro e non su autobus o mezzi in movimento come ha detto il Presidente ATAC, Massimo Tabacchiera.

Anche Tommaso Tessarolo, General Manager di Current Italia, ci tiene a dire che “non volevamo certo turbare il clima sociale della capitale, ma semplicemente ottenere l’attenzione dei cittadini su temi di attualità di respiro globale. La decisione del Comune di Roma ci è sembrata una censura preventiva, che arriva insieme alla giustizia fai-da-te, in perfetto stile pre-Obama“.

Le due immagini, create dalla agenzia cOOkies Adv, le potete trovare qui. Valutare se fossero troppi “forti” per essere affisse non sta certamente a noi, rimane il fatto che dichiarare apertamente che si restringe la libertà di promuovere a Roma due trasmissioni televisive perché vi ha “sede la Chiesa Cattolica” si commenta da sé.


I due manifesti di Current censurati a Roma


I due manifesti di Current censurati a Roma

I due manifesti di Current censurati a Roma
I due manifesti di Current censurati a Roma