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Vieni via con me : Fazio riuscirà dove Baudo (purtroppo) ha fallito?

Roberto Benigni manca dalla prima serata Rai dal Sanremo 2009 targato Paolo Bonolis (che ha il suo stesso agente, Lucio Presta). Prima di allora aveva realizzato per la tv di stato diversi speciali sul suo cavallo di battaglia, La Divina Commedia di Dante: L’Ultimo del Paradiso trasmesso il 23 dicembre 2002 su Rai Uno, Il

pubblicato 8 Novembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 11:23


Roberto Benigni manca dalla prima serata Rai dal Sanremo 2009 targato Paolo Bonolis (che ha il suo stesso agente, Lucio Presta). Prima di allora aveva realizzato per la tv di stato diversi speciali sul suo cavallo di battaglia, La Divina Commedia di Dante: L’Ultimo del Paradiso trasmesso il 23 dicembre 2002 su Rai Uno, Il Quinto dell’Inferno in onda 29 novembre 2007 sempre sulla prima rete. Quando c’è Benigni, l’evento tv è sempre garantito.

Roberto Saviano manca in video “solo” dal 21 ottobre, quando è intervenuto ad Anno Zero per sostenere un programma dalla messa in onda incerta e travagliata. Ovvero Vieni via con me, tra qualche ora al via su RaiTre. Saviano ritrova Fazio all’altro capo della lavagna, per capire se stare fuori o dentro le sorti di questo Paese.

E RaiUno “aiuta” Fabio Fazio trasmettendo una miniserie di Terence Hill in replica, nonostante siamo ancora in pieno periodo di garanzia. E sarebbe, L’uomo che cavalcava nel buio, la seconda fiction in replica proposta da una tv pubblica nell’arco di una settimana, se pensate a Don Matteo sempre interpretato da Terence al sabato sera.

Fazio non può fallire e la sensazione è che Endemol, questa sera, riuscirà a dividere equamente a suo vantaggio la fetta di pubblico davanti alla tivù. Fuori le fiction temibili della prima rete (non sia mai, avere una Terra ribelle contro per contrastare Grande Fratello e Vieni via con me insieme), dentro il diavolo e l’acqua santa dell’Auditel, da una parte il popolo del trash, dall’altra il pubblico di qualità, per un’edizione del Grande Fratello che stenta a decollare e un programma di Fazio che avrà pure Benigni, ma va pur sempre sulla terza rete Rai.

Tra l’altro, Saviano e Fazio hanno dovuto ricorrere al mattatore toscano perché il loro nobile sodalizio fosse accolto come un evento di richiamo. Il loro ultimo incontro (Speciale Saviano senza Gomorra e in versione “affabulatore” nello speciale Dall’inferno alla bellezza), riportò una media di appena 2.838.000 telespettatori, share 11,44%, mentre nella stessa sera Chi ha incastrato Peter Pan? volava a 7.553.000 telespettatori e il 30,23% di share.

Detto questo, il trio più elitario della tv merita di riuscire dove il povero Pippo Baudo, purtroppo, ha fallito (d’altronde, non ha goduto del portafortuna di una toccatina da Benigni). Il Pippo nazionale non ha avuto l’onore di essere “protetto” dalla Rai con una fiction in replica e si è visto contro di tutto, dalla resistente Pivetti al temibilissimo Beppe Fiorello.

Lo stesso Baudo, la scorsa settimana, nell’anonimato generale, aveva al telefono nientemeno che Adriano Celentano. A far notare la sua ingiusta ghettizzazione, il direttore di Oggi Umberto Brindani sul suo Blog:

Se si vuole avere un’immagine plastica di come è ridotta la Rai bisogna prendere in esame una trasmissione piccola piccola andata in onda lunedì 1 novembre su Rai3. Parlo dell’ultima puntata di Novecento, il programma di Pippo Baudo. Dunque: c’era il miglior professionista televisivo vivente, l’eterno Pippo, appunto. Ospite: un Teo Teocoli in grandissima forma. In collegamento telefonico: nientemeno che Adriano Celentano. Battute, sketch, ricordi, spezzoni di tv mai andati in onda, Teo che imita Adriano che imita Teo, risate in studio e a casa. Un momento di grandissimo spettacolo, di quelli che ti riconciliano con la tv. Bene. Mandato contro il Gf e la fiction di Rai1, Novecento ha totalizzato un misero 7 per cento di share. Questo sarebbe, ahimè, il servizio pubblico: Pippo Baudo confinato su Rai3, Teocoli messo nelle condizioni di lasciare la Domenica sportiva, Celentano assente da anni dagli schermi e stoppato di recente da quello che lui stesso chiama “il dittatore generale della Rai”, e cioè Mauro Masi. Tre enormi talenti sprecati, gente che ama la Rai e che la Rai non vuole, o non vuole abbastanza. Poi non lamentiamoci della scarsa qualità della programmazione…

Insomma, RaiTre questa sera meriterebbe un riscatto, anche se Fazio è leggermente più favorito, per le ragioni appena esposte, di chi l’ha preceduto… Comunque vada, sarà sempre Endemol a vincere.

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