Home Sky Atlantic Veep, su Sky Atlantic la Vicepresidente che svela il lato irriverente della politica americana

Veep, su Sky Atlantic la Vicepresidente che svela il lato irriverente della politica americana

Su SKy Atlantic Veep, la serie tv con protagonista Selina Meyer, Vicepresidente degli Stati Uniti, alle prese con l’insoddisfazione del suo incarico ed un bizzaro staff di lavoro

pubblicato 25 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 03:06

Fate largo al Vicepresidente degli Stati Uniti: da questa sera, alle 22:10 (e da mercoledì prossimo alle 21:10), su Sky Atlantic va in onda Veep, la serie tv della Hbo ispirata allo show britannico “The Thick of It”, tant’è che ha lo stesso creatore, Armando Iannucci. Veep racconta le vicende di Selina Meyer (Julia Louis-Dreyfus, vincitrice di due Emmy Awards come Miglior attrice protagonista di una comedy per questo ruolo), immaginario Vicepresidente degli Stati Uniti (“Veep” indica proprio il diminutivo “VP”, che sta per Vicepresidente).

Selina sembrava avere la strada in discesa per diventare Presidente degli Stati Uniti, fin quando i sondaggi e le preferenze degli elettori si sono rivolte altrove, costringendola a ripiegare sulla carica di Vicepresidente. Questo rende la donna frustrata ed insoddisfatta del proprio incarico: nonostante il ruolo di altissimo rilievo, per Selina la Vicepresidenza si deve occupare solo dei compiti che il Presidente non può svolgere, vedendola alle prese con iniziative di cui non è molto convinta.

Nonostante questo, Selina prova a dimostrare tutta la sua capacità di reggere la Vicepresidenza senza dare a vedere la propria insoddisfazione, ma il risultato è spesso diverso da ciò che sperava: equivoci, frasi pronunciate al momento sbagliato e domande inappropriate la portano a dover sempre giustificare il proprio atteggiamento, creando una serie di situazioni comiche con un umorismo tipicamente brittanico.

Nello svolgere il suo incarico, la Vicepresidente si fa aiutare dal suo staff, composto da personaggi tanto motivati quanto competitivi ed, anche loro, alle prese con gaffes ed errori: Gary Walsh (Tony Hale, vincitore di un Emmy Award come Miglior attore non protagonista di una comedy per questo ruolo) è l’uomo più vicino a Selina, di cui conosce vizi e preferenze in ogni settore e che aiuta nelle situazioni più difficili, sebbene il suo carattere bizzarro metta a volte la protagonista in difficoltà. Amy Brookheimer (Anna Chlumsky) è il capo dello staff del Vicepresidente: donna intelligente e dura, compete spesso con Dan Egan (Reid Scott), vice direttore delle comunicazioni di Selina, ambizioso ma spesso, per questo motivo, sbeffeggiato dagli altri. Mike McLintock (Matt Walsh), direttore delle comunicazioni, è invece troppo dedito al lavoro, tanto da dover inventare dettagli della sua vita privata per non sembrare un tipo solitario. Poi c’è Sue Wilson (Sufe Bradshaw), assistente personale di Selina, di cui gestisce le giornate con precisione, tenendo alla larga chi la importuna. Un gruppo che non va spesso d’accordo ma che si unisce quando in ufficio arriva Jonah Ryan (Timothy Simons), collegamento tra la Vicepresidente ed il Presidente degli Stati Uniti e che ricorda al gruppo di essere sempre un passo indietro rispetto alla Casa Bianca.

Veep fa satira politica disegnando un mondo in cui i politici possono sembrare più realistici che in altre serie: ambiziosi, costretti a mentire per ottenere consensi da più parti, cinici ed a volte incompetenti, la serie è la risposta comedy ad House of Cards, che invece disegna in un contesto drammatico le strategie della classe politica per ottenere il potere.

Lo show della Hbo, però, non vuole scandalizzare: il suo scopo è quello di deridere i piani alti del palazzo, puntando su personaggi sempre insoddisfatti e che, in maniera infantile, vorrebbero giocare con i giocattoli del compagno di banco invece che con i propri. Questa semplicificazione rende Veep una serie tv molto divertente anche se in alcuni momenti difficilmente seguibile per chi non è ferrato con le logiche politiche degli Stati Uniti: se alcune battute non arrivano al pubblico, ci pensano le gag e le situazioni in cui si ritrova Selina a strappare le risate dei telespettatori.

La Louis-Dreyfus, in questo, riesce a rendere la protagonista adorabilmente antipatica: a volte il pubblico fa il tifo per Selina, altre si fa semplicemente trasportare dall’ironia con cui la protagonista affronta le situazioni più complicate, sperando di uscirne in maniera dignitosa, ma finendo spesso per essere derisa dalla stampa.

Veep è, quindi, uno sguardo sul mondo della politica da una prospettiva interna e cinica: un modo di raccontare i politici di oggi, tra dichiarazioni da smentire e gaffes da coprire ai media che non lascia spazio a giustificazioni. Una volta che finisci dentro quest’ambiente, devi lottare se vuoi emergere: Selina, però, spesso ha bisogno di una scialuppa di salvataggio, a volte per colpa sua, altre a causa delle situazioni che sembrano opporsi a lei. Anche per questo, Veep è riuscita a diventare una comedy elegante e divertente, che la Hbo ha rinnovato fino alla quarta stagione: almeno in questo la Vicepresidente non ha fatto errori.


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