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Un pomeriggio in studio ad AFV: ovvero la “Paperissima” americana

Continuiamo il nostro tour tra i programmi televisivi americani, inaugurato con la visita al set del Tonight Show with Jay Leno un mesetto fa. Quest’oggi vi porto (virtualmente) sul set di un altro grande classico americano che ho avuto la fortuna di visitare proprio ieri pomeriggio ovvero America’s Funniest Homevideos (abbreviato qui in AFV).Il programma

di corbetz
11 Dicembre 2008 14:00


America's funniest homevideo studio
Continuiamo il nostro tour tra i programmi televisivi americani, inaugurato con la visita al set del Tonight Show with Jay Leno un mesetto fa. Quest’oggi vi porto (virtualmente) sul set di un altro grande classico americano che ho avuto la fortuna di visitare proprio ieri pomeriggio ovvero America’s Funniest Homevideos (abbreviato qui in AFV).

Il programma va in onda su ABC ininterrottamente dal 1989 ed e’ basato sul format giapponese Fun TV with Kato-chan and Ken-chan (trasmesso da Tokyo Broadcasting System). Il 2008-9 e’ la diciannovesima stagione di questo evergreen da cui ha preso le basi la nostra Paperissima, trasmessa per la prima volta su Italia Uno nel 1990. I conduttori americani che si sono succeduti durante le diverse edizioni sono Bob Saget (1989-1997), Daisy Fuentes e John Fugelsand (1998-2001) e Tom Bergeron, attuale presentatore che vanta numerosissime conduzioni come Dancing with the Stars, Hollywood Square (Il Gioco dei 9) e anche Who wants to be a millionaire? A partire dall’era Bergeron la trasmissione e’ passata dal taglio di 30 ai 60 minuti di durata e va in onda la domenica sera su ABC in prima serata. In seguito alla prima messa in onda su ABC, AFV viene trasmesso in syndication. Il costo di un passaggio pubblicitario durante la messa in onda su ABC e’ di circa 90.000 dollari per slot da 30″. Gli ascolti sono un po’ ballerini ed oscillano tra i 6 e i 9 milioni di spettatori: un risultato assolutamente rispettabile, soprattutto dopo cosi’ tanti anni.

La registrazione delle puntate avviene in uno studio enorme (il numero 15) e molto colorato che ospita in maniera residente il set (che viene pero’ utilizzato solo due volte al mese) presso i Raleigh Studios a Manhattan Beach, Los Angeles. Il nome di questi studios forse non vi dice nulla ma sappiate che i nostri vicini di set erano 90210, CSI Miami, Boston Legal, The Practice ed e’ proprio in questi lot che sono stati girati molti telefilm tra cui Ally McBeal. Lo studio impiegato e’ davvero molto grande ed ospita un centinaio di persone tra il pubblico live: i piu’ fortunati che finiscono in prima fila vengono addirittura “rifiniti” dalle truccatrici per evitare effetti di riflessi dovuti alle luci. La temperatura interna e’ di circa 18 gradi in qualsiasi mese dell’anno per via – pare – di un preciso accordo contrattuale del conduttore che “non vuole sudare” durante le riprese.

Durante una giornata lavorativa, dalle 15 alle 22 circa, vengono registrati due episodi la cui durata netta dovra’ essere di 42 minuti (equivalente a 60 minuti lordi). Il programma ha una struttura molto piu’ semplice rispetto alla nostra Paperissima: un solo conduttore, lanci di video dallo studio, molte riprese delle reazioni del pubblico, alcune rubriche, concorso settimanale, niente Paperette (*sigh*). Inoltre i video mostrati durante il programma sono solo ed esclusivamente filmati amatoriali: non perche’ vi siano impedimenti contrattuali o problemi con i diritti ma perche’ semplicemente – e’ sempre stato cosi’. Ho avuto l’occasione di scambiare due parole con il produttore deus-ex-machina dello show ovvero Vin Di Bona (immaginatelo come l’equivalente di Antonio Ricci) che siede anche alla regia e dichiara di apprezzare molto la nostra Barbara D’Urso. “Secondo me gli errori della gente comune fanno piu’ ridere rispetto a quelli di personaggi famosi” dice, “ma capisco anche che siccome le vostre puntate (italiane) sono piu’ lunge e’ chiaro che dovete inventarvi qualcosa per riempire il tempo, probabilmente lo faremmo anche noi se avessimo a che fare con un’edizione piu’ lunga”. Ed e’ in questo che trovano una ragion d’essere gli sketches in studio, gli ospiti vip, le papere differenziate che vanno al di la’ del semplice filmato amatoriale della nostra versione. Nella foto qui sotto il conduttore Tom Bergeron e il produttore Vin Di Bona.

tom bergeron vin di bona

L’edizione americana e’ proprio cosi’: un filmato dietro l’altro, con brevi lanci registrati in studio da Tom. E molti inserti delle risate e delle espressioni del pubblico, che infatti e’ invitato dallo scaldapubblico a manifestare apertamente le proprie reazioni, con la consapevolezza di essere sempre ripreso, anche mentre vengono mostrati i filmati. Posso confermarlo dopo aver assistito alla registrazione dalla regia: Vin seleziona personalmente i primi piani migliori. I video sono proiettati su un grande schermo solo per il pubblico in studio e tale schermo e’ totalmente invisibile al pubblico a casa. Tom legge inoltre tutte le battute su un gobbo elettronico e il prompter (l’aggeggio che fa scorrere le parole su un vetro a 45 gradi posto di fronte alla telecamera) qui e’ addirittura montato su un braccio Jimmy (quelli lunghi che avrete gia’ visto e che consentono di fare lunghe panoramiche dall’alto): e’ la prima volta che mi capita di vederne uno cosi’.

Altre differenze rispetto alla versione italiana sono delle rubriche fisse e ricorrenti come ad esempio un mini-concorso tra due spettatori che devono indicare a priori, leggendo solo una descrizione testuale, quale tipo di filmato esiste davvero (Es. 1) Una scimmia lancia noccioline contro un BUS 2) Un poliziotto insegue una pecora per strada 3) Una bagnina viene spogliata da un delfino). Dopo tre manches e la relativa immediata verifica video, i concorrenti ricevono in premio un DVD con i filmati del programma. Oppure la rubrica in cui bisogna prevedere la reazione delle “vittime” di alcuni video: sempre due concorrenti che dovranno prevedere se il protagonista piangera’, ridera’ oppure si spaventera’.

Riguardo al concorso: ogni settimana tre filmati sono candidati a far vincere al loro autore una somma di 10.000 dollari. I finalisti sono presenti in studio e il pubblico che assiste alla registrazione e’ chiamato ad individuare il filmato piu’ divertente della serata votando con un telecomando. Alla fine della stagione, tra tutti i vincitori, e’ prevista un’ulteriore votazione per l’assegnazione di un premio di ben 100.000 dollari.

Durante le registrazione nei brevissimi momenti di pausa, il pubblico e’ continuamente intrattenuto con -ad esempio- la gag dell “uomo e la donna meglio vestiti”: 5 uomini e 5 donne del pubblico hanno ricevuto dalla produzione un cartellino quando hanno raggiunto lo studio e sono i finalisti di questo contest che – tramite applauso – decreta il meglio e la meglio vestiti della giornata. Il vincitore (che in realta’ e’ di solito il/la peggio vestito/a) si aggiudica un assegno da ben 250 dollari. Questo segmento non va in onda: avviene per il puro intrattenimento del pubblico presente.

A presto con la visita di un nuovo set televisivo americano!