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The Killing, su Foxcrime la terza ed ultima stagione: un nuovo caso per Sarah ed Holder

Su Foxcrime (canale 115 di Sky) la terza ed ultima stagione di The Killing. Dopo aver lasciato la polizia, Sarah torna ad indagare con l’aiuto di Holder su un caso che credeva di aver risolto

pubblicato 5 Novembre 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 12:18

La Amc, dopo aver cancellato “The Killing”, aveva deciso di dare un’altra possibilità allo show remake di una serie tv danese. Così, la terza stagione, in onda da questa sera alle 21:55 su FoxCrime (canale 115 di Sky), prova a cambiare ritmo senza però modificare il suo stile da crime a tinte forti.

-Attenzione: spoiler-
La terza stagione dello show parte un anno dopo le indagini sull’omicidio di Rosie Larsen. Ora, Sarah (Mireille Enos) non lavora più come detective, preferendo allontanarsi dal lavoro che l’ha consumata fino ad allontanarsi dal sogno di vivere una vita normale. Ma un nuovo caso, legato ad uno a cui ha lavorato anni prima, la costringerà a tornare nella polizia.

Holder (Joel Kinnaman) sembra aver messo la testa a posto, e s’impegna per essere un bravo detective, nonostante il suo nuovo collega Carl Reddick (Gregg Henry) non lo spinga a dare il meglio. Quando il detective inizia a lavorare sul caso di Kallie Leeds (Cate Sproule), una giovane ragazza che vive per strada e che ora ha fatto perdere le sue tracce, arriverà alla scoperta di una serie di omicidi che riconducono ad un caso che Sarah conosce molto bene e che credeva di aver risolto, arrestando Ray Seward (Peter Sarsgaard), ora condannato a morte. I due, quindi, inizieranno a lavorare ancora insieme, scoprendo un mondo che a Seattle sembra nascosto ma che purtroppo rivela la sua natura spietata.

I protagonisti dovranno infatti indagare nel mondo delle prostituzione giovanile, con numerosi giovani scappati di casa e che ora tirano avanti lavorando in strada. Tra questi, Bullet (Bex Taylor-Klaus), ragazza che si veste da maschiaccio; Lyric (Julia Sarah Stone) e Twitch (Max Fowler). Il mondo in cui vivono questi ragazzi diventa una delle ambientazioni della stagione, con Sarah ed Holden alle prese con una caccia all’assassino che potrebbe tornare a colpire uno di questi giovani.

“The Killing” cerca di cambiare ritmo al racconto, restando però uguale alle precedenti stagioni: il clima è sempre quello plumbeo e cupo di una Seattle alle prese con un nuovo mondo, popolato da ragazzi in cerca di una scorciatoia per fuggire dalle vite passate. Le indagini, però, si rivelando sempre lente e forse troppo calme per una serie che invece di questo aspetto una delle sue caratteristiche.

Le tre storyline raccontate (le indagini sulla ragazza scomparsa, la vita dei suoi amici e quella di Ray), come già le stagioni precedenti, sembrano scollegate tra di loro, ma presto scopriranno di avere dei punti in comune che porteranno alla risoluzione del caso.

Perchè se le prime due stagioni di “The Killing” hanno preso tempo prima di svelare l’assassino di Rosie Larsen, la terza stagione risolve in caso nel finale, senza lasciare in sospeso la questione. Una decisione presa anche per via dell’incertezza del futuro della serie, cancellata dalla Amc per i bassi ascolti, con una media inferiore ai due milioni di telespettatori. “The Killing” si conclude con un tentativo in parte riuscito di ridare tono alla serie tv, senza però convincere il pubblico, in cerca, forse, di toni un po’ più luminosi anche in un poliziesco.



The Killing 3