Home Amazon Prime Video The Bad Guy su Prime Video, i registi: “La scena del Ponte sullo Stretto? Ecco perché abbiamo scelto di inserirlo nel racconto”

The Bad Guy su Prime Video, i registi: “La scena del Ponte sullo Stretto? Ecco perché abbiamo scelto di inserirlo nel racconto”

Inoltre, i due registi (di cui uno, Stasi, è co-sceneggiatore) ci rivelano quante stagioni dovrebbe durare la serie tv

15 Dicembre 2022 09:38

Con gli ultimi tre episodi pubblicati oggi, giovedì 15 dicembre 2022, su Prime Video si conclude la prima stagione di The Bad Guy, la nuova produzione originale italiana della piattaforma che ha raccolto consensi positivi sia tra la critica che tra il pubblico. Una serie dietro cui, alla regia, ci sono Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi.

In occasione del lancio della serie abbiamo avuto occasione di scambiare due parole con loro: tra gli argomenti che abbiamo toccato, anche la scelta di inserire nella storyline il Ponte sullo Stretto, tornato d’attualità con l’insediamento del nuovo Governo.

Parlando con i due registi (di cui uno, Stasi, è anche co-sceneggiatore con Ludovica Rampoldi e Davide Serino) abbiamo scoperto la ragioni di questa scelta. Le loro dichiarazioni sono state raccolta prima di quelle del Ministro Salvini, che ha accusato la serie di usare i soliti stereotipi, ma potrebbe servire da risposte a questa polemica.

“Arrivare a mostrare il Ponte sullo Stretto era inevitabile”, ci ha spiegato Stasi. “La scena in cui lo si vede, nel primo episodio, è nata dal fatto che servisse qualcosa che fosse molto collegato alla storia della Sicilia e dell’Italia. Ludovica Rampoldi ha avuto questa idea: ‘Facciamo il Ponte sullo Stretto’. All’epoca era passato in secondo piano… Ora, per fortuna, se ne parla ancora, speriamo che il Ministero delle Infrastrutture ci contatti per avere i render!”.

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Evidentemente, il Ministero non li contatterà per i render. Ma, scherzi a parte, il manufatto diventa anche una chiave per comprendere meglio la serie, ci spiega Fontana:

“La scelta del Ponte è fondamentale per capire il mondo in cui è ambientato The Bad Guy: si parte dalla realtà, ma si prende una deviazione fantastica ma verosimile. Non ci sono le macchine volanti, ma c’è il Ponte sullo Stretto, serve da codice per capire quello che si vedrà negli episodi successivi”.

The Bad Guy potrebbe sembrare la “solita” serie tv sulla mafia, ma non è affatto così: incuriosisce, tra l’altro, che nelle note di regia passate alla stampa i due registi specifichino di voler togliere epicità ai personaggi mafiosi, come se fosse necessario chiarire per evitare incomprensioni. “Secondo me, soprattutto oggi è necessario fare queste precisazioni”, spiega Fontana, “siamo nell’epoca dei disclaimer all’inizio di ogni film e serie…”.

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“In realtà volevamo sottolineare il fatto che ci volevamo distaccare da un lavoro sui personaggi fatti in altre serie”, aggiunge Stasi. “Possiamo citare Gomorra-La serie, perché in quel caso i personaggi avevano un grande impatto epico sul pubblico. I nostri, invece, non hanno quell’epicità, ma sono goffi e inadeguati. In The Bad Guy non vedrete questi fighi, ma dei personaggi con un’acquapark, che si arrabattano… Veniamo sempre presi, per il nostro lavoro, per modelli negativi: in effetti ci sentiamo un po’ responsabili del recente fatto di cronaca del nonno tenuto in freezer (il riferimento è ad un uomo che ha tenuto nascosto il corpo della madre in congelatore per alcuni giorni, episodio che ricorda la trama del loro film ‘Metti la nonna in freezer’, ndr)…”

Come detto, The Bad Guy si chiude con gli ultimi tre episodi (in totale sono sei) della prima stagione. Ma è difficile pensare che la saga di Nino Scotellaro (Luigi Lo Cascio) si chiuda così. Quante stagioni potrebbe durare The Bad Guy? “Noi ci siamo imposti tre stagioni”, ci rivela Stasi, “speriamo di poterle fare!”. E, visto il risultato della prima stagione, lo speriamo anche noi.

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