Home Vent’anni fa la stagione televisiva che ha segnato, cambiato e rivoluzionato il piccolo schermo

Vent’anni fa la stagione televisiva che ha segnato, cambiato e rivoluzionato il piccolo schermo

Dal primo Gf all’esordio di Distretto di Polizia e La Prova del Cuoco. Ma anche Popstars, Stasera pago io, Celentano, il lancio di Centovetrine, il contratto con gli italiani di Berlusconi da Vespa, la rissa tra Mussolini-Belillo a Porta a Porta e la Rai 2 di Freccero. Mai come nella stagione 2000-2001 la televisione ha lasciato la sua impronta

pubblicato 31 Agosto 2020 aggiornato 20 Settembre 2020 14:39

Vent’anni. Sono passati vent’anni dalla stagione televisiva che più di altre ha cambiato la tv. Sì perché nel 2000-2001 tanto è successo, tra eventi storici che hanno tracciato una linea di demarcazione tra il prima e il dopo, programmi che hanno varato nuovi linguaggi e altri che hanno lanciato mode e tendenze. Fino ad arrivare ai cosiddetti momenti iconici, ovvero quei fotogrammi che, a distanza di quattro lustri, ci accompagnano ancora.

Nessuna regola di selezione, nessun metodo comparativo attivato, bensì il semplice utilizzo della memoria, pronta a ricordarci come la prima stagione piena immersa nel terzo millennio abbia regalato stimoli, chicche e innovazioni che non ci hanno del tutto abbandonato.

Se dici settembre 2000 pensi innanzitutto al Grande Fratello. Dieci ragazzi rinchiusi in una casa, privati di tutto e senza alcun contatto con il mondo esterno. Pochi concorrenti rispetto al cast interminabile che accompagna le edizioni odierne, capaci tuttavia di prendersi la scena per cento giorni. Le immagini no-stop da Cinecittà vengono trasmesse da Stream, mentre è la Gialappa’s Band a appropriarsi del primissimo spin off del reality, quel Mai dire Grande Fratello che col passare degli anni sarebbe diventato a sua volta benzina per lo show.

Rimanendo a Marco Santin, Giorgio Gherarducci e Marco Taranto, le tre voci pochi mesi dopo mettono in piedi una delle più riuscite edizioni di Mai dire gol, che consacra definitivamente Paola Cortellesi, primissima imitatrice di Daria Bignardi. A fine febbraio il trio inaugura inoltre il progetto di Rai dire Sanremo. Per tre serate (martedì, venerdì e sabato) commentano in diretta radiofonica il Festival. L’appuntamento diventerà fisso è stravolgerà la tipologia di fruizione della kermesse.

Finito il Gf, il 13 febbraio Italia 1 prova a cavalcare l’onda con Survivor. Al timone c’è Benedetta Corbi e l’avventura stavolta dura solo 42 giorni. Se in studio il racconto avviene in diretta, ad essere registrate sono invece le performance dei concorrenti, spediti su un’isola di Panama. Un corto circuito che genera l’allontanamento del pubblico ma che in parte anticipa i futuri filoni de L’Isola dei Famosi e di Pechino Express.

Italia 1 si rifà comunque con Popstars, trasmesso dall’8 gennaio al 30 marzo 2001. Il conduttore Daniele Bossari è affiancato da Irene Ghergo e Diego Quaglia. Assieme scelgono cinque ragazze (Dominique Fidanza, Roberta Ruiu, Marcella Ovani, Veronica Runino e Marta Falcone) che daranno vita alle Lollipop. Nel 2002 parteciperanno da esordienti a Sanremo nella categoria Big, salvo poi eclissarsi.

Sul fronte degli one-man-show, il 2001 benedice Fiorello grazie all’intuizione di Bibi Ballandi che cuce su di lui Stasera pago io. Ad aprile, sempre su Rai1, arriva Adriano Celentano con 125 milioni di caz..te. Lo spettacolo scatena polemiche per il titolo – che viene parzialmente censurato – e per la dura presa di posizione del Molleggiato su ‘dolce morte’ e donazione degli organi. “Per quale motivo lo Stato mi deve obbligare a donare gli organi? Se non vuoi devi dichiararlo. Ma se me lo dimentico, che faccio se mi sveglio senza un braccio?”.

Restando alle prime volte, il 2 ottobre 2000 l’ammiraglia di Viale Mazzini affida ad Antonella Clerici La Prova del Cuoco (dopo che la conduttrice aveva illustrato a Mediaset un programma sulla cucina, ricevendo però un rifiuto). Sull’altra sponda Canale 5 ‘risponde’ con Distretto di Polizia. La partenza è in sordina, ma il successo crescente porterà alla realizzazione di ben undici stagioni.

L’8 gennaio 2001 tocca quindi alla seconda soap di Mediaset. Centovetrine sfila a Vivere la fascia compresa tra Beautiful e Uomini e Donne e li rimarrà per oltre dieci anni. E a proposito della De Filippi, proprio in quel periodo fa la sua apparizione un signore di mezza età – tal Roberto Mantoni – che, munito di anello di fidanzamento, annuncia di essere in cerca dell’anima gemella. Si tratta del primo tronista della storia del piccolo schermo.

Attivissima pure la Rai2 di Carlo Freccero. Da gennaio a marzo 2001 L’Ottavo Nano regala al pubblico le fenomenali caricature di Guzzanti-Rutelli e Marcorè-Angela e, quasi in contemporanea, si scatenano furibonde proteste per Satyricon di Daniele Luttazzi che manda in scena, in serie, una gag sulla coprofagia, uno spogliarello di Anna Falchi che si sfila (e gli dona) gli slip e l’ormai storica intervista a Marco Travaglio, per quello che rappresenta il suo battesimo televisivo. Non è da meno Michele Santoro che col suo Raggio Verde ottiene la furente reazione di Silvio Berlusconi, che lo chiama in diretta: “Lei è un dipendente del servizio pubblico, si contenga”.

Berlusconi, che il 13 maggio 2001 batte Francesco Rutelli alle elezioni politiche, cinque giorni prima tira fuori il coniglio dal cilindro da Bruno Vespa e a Porta a Porta firma il contratto con gli italiani. Tre mesi prima Vespa aveva dovuto separare Katia Belillo e Alessandra Mussolini, protagoniste di una rissa tutta al femminile. La puntata, incentrata sul tema delle molestie sessuali, venne registrata il lunedì e fu programmata a distanza di settantadue ore. Nel mezzo l’iniziale volontà di Vespa di tagliare l’episodio a cui fece seguito l’opposizione delle due protagoniste. Il conduttore le accontentò e gli ascolti ovviamente ringraziarono.

La stagione regala infine il suo colpo di coda. Il 24 giugno 2001 vede infatti la luce La7, che sostituisce la vecchia Telemontecarlo. La cerimonia di presentazione viene condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto all’Alcatraz di Milano. In contemporanea si svolge al Circo Massimo il concerto di Antonello Venditti per festeggiare lo scudetto della Roma. In realtà gli occhi sono tutti per l’atteso spogliarello di Sabrina Ferilli. Per La7 è un exploit che rimarrà isolato. Per assistere a numeri così alti dovrà attendere il fugace ritorno di Fazio con Quello che non ho. Undici anni dopo.

E’ l’atto finale. L’estate manda tutti in ferie e il risveglio, l’11 settembre 2001, trasporta la tv in un altro mondo. Meno spensierato e più impaurito. Anche per questo la stagione 2000-2001 rimane magica.

La7Michele Santoro