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Senza Peccato: su Rai2 la seconda stagione del viaggio di Milo Infante nel mondo dei giovani

Senza Peccato | Le dichiarazioni di Milo Infante, del direttore di Rai2 Angelo Teodoli e capostruttura Stefano Rizzelli in conferenza stampa

pubblicato 16 Aprile 2015 aggiornato 2 Novembre 2020 10:11

Dal bullismo al sexting, dalle sette sataniche alla pedofilia, dalle stragi del sabato sera alla voglia di bruciare le tappe: riparte un nuovo viaggio di Senza Peccato, il programma di Milo Infante dedicato al mondo dei giovani, tra luci e ombre, che torna con otto nuove puntate in onda da domani, venerdì 17 aprile, in seconda serata su Rai2.

Presenti all’incontro con la stampa, tenutosi oggi nella sede Rai di Corso Sempione a Milano, il giornalista Milo Infante, il direttore di Rai2 Angelo Teodoli ed il capostruttura Stefano Rizzelli.

Infante: E’ un lavoro che ci riempie d’orgoglio perché abbiamo realizzato un racconto senza sfociare nella cronaca nera. In ogni storia, c’è un’accusa rivolta a noi adulti. Abbiamo dato attenzione a chi merita più attenzione, a chi merita davvero una mano. E’ stata una scelta coraggiosa della rete.

Si comincia subito con tre inchieste esclusive che riguardano proprio alcune delle paure più avvertite dai giovani e dai loro genitori. Verrà mostrato, per la prima volta, l’arresto “in diretta” di un presunto pedofilo catturato a Napoli dalla Polizia Locale mentre tentava di appartarsi in auto con un bambino di 11 anni. Ma non solo: il programma ha anche contribuito a smascherare un altro pedofilo, in azione su una chat collegata ad uno dei più famosi social network. Il primo è finito in carcere, a Poggioreale; il secondo, che credeva di chattare con una ragazzina di 16 anni tentando di adescarla, è stato denunciato dalla redazione alla polizia postale che lo ha indagato.

Teodoli: La rete si sta occupando del mondo giovane. Ci siamo sporcati le mani esplorando tematiche che riguardano l’universo adolescenziale su cui nessuno ha mai acceso un riflettore. Lo schema è rimasto lo stesso. Allargheremo questi riflettori in previsione di una terza stagione già in palinsesto in autunno.Mi auguro che gli ascolti arrivino soprattutto quando ci sono delle storie vere da raccontare.

E ancora, l’inchiesta di Senza Peccato affronta il tema del disagio giovanile con un altro documento eccezionale: l’intervista ad un ragazzino di 16 anni della “Roma bene” che si prostituisce non per denaro, ma per noia e per ricevere quelle attenzioni che, a suo dire, i genitori gli fanno mancare. Un disagio condiviso anche da altre due protagoniste delle storie narrate dal programma: due prostitute appena 18enni che hanno cominciato a vendersi quando ancora erano poco più che ragazzine, tra l’indifferenza di tutti e senza che nessuno dei loro clienti abbia mai avuto il ben che minimo scrupolo di coscienza.

Abbiamo trovato le porte spalancate nelle scuole, strutture penitenziarie perché conoscevano il programma. Ho scelto, ancora una volta, di fare un passo indietro. Vedrete in video la mia faccia anche se non volevo, serviva semplicemente una voce narrante, un collegamento tra una storia e l’altra. Non si avvertirà mai una virgola di protagonismo, è sempre il ragazzo che parla!

Il viaggio prosegue attraverso la trattazione di altri temi delicati, come l’adultizzazione precoce dei nostri figli ad opera dei media e della pubblicità, con bimbe che a sei anni chiedono alle mamme feste di compleanno in cui farsi truccare, acconciare i capelli e atteggiarsi come vamp, mentre a dieci anni vorrebbero biancheria “audace”. In primo piano anche la pornografia online, accessibile in Rete con estrema facilità da chiunque sia in possesso di un telefonino o un collegamento a internet.

Rizzelli: I telespettatori non vengono lasciati soli anche grazie a grafiche speciali che danno la stima del fenomeno. Ci sono giuristi e psicologi che danno la via di svolta.

Nelle otto puntate di Senza Peccato saranno trattati molti altri temi, sempre secondo il consolidato meccanismo del racconto diretto da parte dei protagonisti: dalle stragi del sabato sera alla vita nelle periferie, dal volontariato all’impegno sociale, dalle droghe vecchie e nuove al divertimento responsabile, dai disturbi alimentari all’accettazione del diverso, inteso come arricchimento culturale e sociale.

Infante: I nostri figli sono sempre connessi ma mai ascoltati. Sono soli!

Senza peccato è un programma di Milo Infante scritto con Giorgia Buran, Daniela Baiguini e Andrea Ruggieri e con Daniela Suppancig. Regia di Barbara Silvello.

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