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Sapiens – Un solo pianeta 2023: puntata 30 dicembre, Maledetto Copernico!

Mario Tozzi torna a girare in Italia e non solo per sensibilizzare il pubblico televisivo sull’importanza della cura e del rispetto del pianeta

30 Dicembre 2023 08:33

La divulgazione scientifica torna protagonista del sabato sera di Raitre, con il nuovo ciclo dell’edizione 2023 di Sapiens-Un solo pianeta, il programma di e con Mario Tozzi che affronta tematiche legate all’ambiente ed alla cura della Terra. Pronti a scoprire nuove storie legate al nostro pianeta? Proseguite nella lettura!

Sapiens – Un solo pianeta 2023, puntate

30 dicembre 2023

La prima parte della sesta stagione di Sapiens si conclude con alcuni ragionamenti sulle conseguenze della cosiddetta rivoluzione copernicana, ripercorrendo la storia l’astronomo polacco che, con la sua geniale intuizione, ha scardinato ogni convinzione sulla centralità dell’uomo: una vittoria dei numeri e della scienza ma una sconfitta per l’umanità intera, orfana di un cosmo creato intorno a lei. Mario Tozzi questa volta si trova a Padova, dove Copernico compì parte dei suoi studi. In particolare visita la Cappella degli Scrovegni, dove Giotto ha rappresentato il cielo Stellato nella concezione pre-copernicana, e l’Osservatorio Astronomico di Asiago, dal quale, osservando la volta celeste per come la conosciamo oggi, Sapiens va alla scoperta di un universo dotato di un infinità di mondi compiendo un’indagine per cercare di capire se siamo davvero così speciali nell’universo. In apertura di puntata nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens”, Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

23 dicembre 2023

Il diluvio universale è accaduto davvero? Esistono delle ragioni fisiche e scientifiche alla base del mito? E come si spiega il suo racconto? E poi, i fatti accadono solo perché i sapiens li raccontano?
Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentra la quinta puntata della trasmissione, dedicata al racconto biblico. Dallo stretto del Bosforo in Turchia Mario Tozzi va alla scoperta delle origini scientifiche del Diluvio, mentre nel documentario che punteggia la puntata, si racconta la storia di Noè e quella delle ricerche scientifiche che, sul tema, sono state fatte negli ultimi anni. In apertura di puntata nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens“, Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

16 dicembre 2023

Come venivano scelti i luoghi per edificare le antiche città? Gli antichi costruivano secondo gli auspici degli dei o stavano attenti al territorio? Le nostre moderne città assomigliano alle antiche? Cosa sostituisce le antiche acropoli nelle città contemporanee? Sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si prova a dare risposte, mentre si cerca di scoprire il rapporto degli antichi con il paesaggio. La puntata si apre con la rivelazione, in esclusiva, dell’eccezionale ritrovamento archeologico avvenuto appena fuori le mura di Paestum. Durante gli scavi di un tempietto dorico sono stati trovati reperti archeologici come ex-voto in terracotta che rappresentano Eros su un delfino e altri ritrovamenti straordinari che lasciano trapelare una storia arcaica sorprendente. Il viaggio del programma nella storia antica proseguirà nell’antica città di Poseidonia, la Paestum di oggi, uno straordinario sito archeologico attraverso il quale è possibile scoprire in che modo una colonia venisse fondata. Attraverso il racconto del territorio, Mario Tozzi spiega il rapporto degli antichi con la natura. Nel documentario principale invece, si ripercorrono le tappe della costruzione dell’antica acropoli di Atene nell’era di Pericle studiando, ad esempio, il vero significato del Partenone, casa di una divinità, ma anche il simbolo di un intero popolo che ha dato vita a nuova forma di governo: la democrazia. Per lo spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens”, Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

9 dicembre 2023

I fiumi hanno bisogno di grandi opere o fanno meno danni se li lasciamo in pace? Esiste una nuova risposta alle alluvioni e alle frane che rendono l’Italia il Paese più fragile del Mediterraneo? Quanto tempo abbiamo prima che il cambiamento climatico causato dai Sapiens renda l’acqua più un pericolo che una risorsa? Alluvioni e siccità sono due facce della stessa medaglia? Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentra la terza puntata, che affronta adesso la questione fiumi. Dalle rive del Tevere, in un viaggio che parte dall’Oasi naturalistica del lago di Alviano, un’area naturale protetta gestita dal WWF Italia che si trova nella Valle del Tevere in Umbria, e arriva fino al centro di Roma Mario Tozzi spiega come anche i fiumi siano elementi naturali sotto attacco: siccità e alluvioni sono infatti due facce della stessa medaglia. Parallelamente, durante la puntata, un documentario racconta la vita sulle rive di uno dei fiumi più importanti della Terra: il Mississippi. In apertura di puntata nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens”, Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

2 dicembre 2023

I popoli del mediterraneo sono frutto della mescolanza di genti per secoli? La convivenza fra cristiani e musulmani è sempre stata conflittuale? Gli arabi di Sicilia erano incolti predoni o raffinati intellettuali? Cosa ha significato la dominazione musulmana nel Mediterraneo? I siciliani sono diversi? Questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentra la seconda puntata, che racconta la nascita e l’epilogo delle dominazioni musulmane nei Paesi che affacciano sul bacino del Mediterraneo. Dalle prime invasioni nella Sicilia dell’alto Medioevo alla “reconquista” spagnola del XV secolo, Sapiens compie un lungo viaggio tra storia, architettura e geologia, mentre un documentario svela i segreti dell’Alhambra di Granada, edificio emblematico dell’eredità araba nel Mediterraneo che proprio in Spagna cesserà la sua spinta propulsiva. L’espansione musulmana nei paesi intorno al Mediterraneo iniziata in Sicilia intorno all’VIII sec a.C., segna un momento fondamentale nella storia dei sapiens, caratterizzato da un fermento culturale ed economico di enorme respiro. La Sicilia ha vissuto in pieno la trasformazione dovuta alla conquista araba, per questo la puntata è ambientata a Palermo, dove Mario Tozzi racconta lo splendore della cultura arabo-normanna a Palermo, sulle tracce di quello che oggi è un mondo nascosto, fatto soprattutto di suggestioni tra storia, architettura e geologia. Seguendo il corso dell’acqua e la storia delle rocce Sapiens racconterà con particolare attenzione le grandi capacità ingegneristiche che gli arabi hanno dimostrato trasformando una pianura incolta come quella di Palermo nella conca d’oro, famosa nel mondo per i suoi agrumeti. In apertura di puntata nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens”, lo scienziato Mario Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

25 novembre 2023

“Conta più una foresta o una balena per ridurre la CO2? Come sono cambiati gli oceani dopo 3,5 miliardi di anni di vita? E a soli duecento dalla rivoluzione industriale? Il Mediterraneo è un mare o piuttosto un oceano?”: questi sono solo alcuni degli interrogativi sui quali si concentra la prima puntata, che racconta con le condizioni in cui versano mari e oceani, considerati l’ultimo esempio di “mondo selvaggio”. Il nuovo ciclo si apre con un parallelismo tra e gli oceani e il Mar Mediterraneo: Mario Tozzi racconta le origini del mondo sommerso e la fragilità del suo ecosistema minacciato da una pesca selvaggia, dal traffico commerciale e turistico, dalla presenza record di idrocarburi, inquinamento e isole di plastica. Dalla Polinesia del Tirreno, le isole Pontine, Tozzi racconta come queste isole vulcaniche circondate da un mare verdissimo siano dei veri e propri laboratori di diversità biologica. Attraverso un documentario Sapiens racconta la vita degli abissi oceanici che offrono una ricchezza di flora e fauna che sono sotto assedio ma che possono contare sull’attività di chi si adopera per preservarle. Nel corso del documentario si mostrano animali antichissimi, alcuni ancora sconosciuti e altri ben noti, che rivelano aspetti ancora sorprendenti e mai visti come ad esempio il polpo, essere vivente dalle sembianze extraterrestri e dall’intelligenza sopraffina, la balena, cetaceo in grado di esprimersi attraverso un linguaggio complesso in continuo mutare o i coralli, la cui morte provoca surriscaldamento del mare. In apertura di puntata nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens”, Tozzi conversa con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco sui temi della serata.

Sapiens- Un solo pianeta 2023, quando va in onda?

Il nuovo ciclo della sesta edizione del programma va in onda a partire da sabato 25 novembre 2023, alle 21:45, su Raitre. Torna così ad occupare la serata del sabato, che le era già stata assegnata nelle edizioni scorse.

Sapiens – Un solo pianeta, il programma

Nato nel 2019, il programma punta a sensibilizzare il pubblico sui temi d’attualità legati alla cura ed al rispetto del nostro pianeta, con interviste e reportage che raccontano ed illustrano alcuni argomenti legati al rapporto tra l’uomo e la natura.

Il titolo stesso del programma ricorda la connessione tra le specie umana (con riferimento all’Homo Sapiens) ed il pianeta Terra, l’unico a nostra disposizione e di cui, quindi, dovremmo avere più cura e rispetto.

Sapiens – Un solo pianeta è un programma di Rai Cultura, di Mario Tozzi, Alberto Puoti, Giovanna Ciorciolini, Fosco D’Amelio, Giuseppe Giunta, Elisabetta Marino, Riccardo Mazzon, Fabio Roberti e Stefano Varanelli. La Regia è di Luca Lepone. Produttore esecutivo è Valentina Valore.

Sapiens – Un solo pianeta 2023, quante puntate sono?

Gli episodi di questa edizione dovrebbero essere cinque, come le edizioni precedenti. L’ultima puntata della sesta edizione, quindi, dovrebbe andare in onda il 23 dicembre.

Sapiens – Un solo pianeta 2023, conduttore

Il programma è ideato e condotto da Mario Tozzi, geologo e divulgatore scientifico, al lavoro per il Consiglio Nazionale delle Ricerche. La sua carriera in televisione è principalmente legata alla Rai, anche se nel 2009 ha partecipato a La Gaia Scienza, su La 7.

In particolare, è noto al pubblico di Raitre per aver collaborato a numerose trasmissioni del canale, come Geo, e per aver condotto Gaia-Il pianeta che vive e Terzo pianeta. Attualmente, fa anche parte del cast di Kilimangiaro.

Sapiens – Un solo pianeta su Youtube

Purtroppo, le puntate integrali del programma non sono disponibili su Youtube, dove invece si possono trovare alcuni spezzoni della trasmissione, sul canale ufficiale della Rai.

Sapiens – Un solo pianeta 2023 su RaiPlay

Oltre che durante la messa in onda del programma su Raitre, è possibile vedere Sapiens in streaming su RaiPlay, e sull’app per smart tv, tablet e smartphone. A questo link la pagina ufficiale della trasmissione, su cui è possibile rivedere le edizioni precedenti.

Sapiens 2023, puntate invernali

Sesta puntata, 25 marzo 2023

L’ultima puntata di questa edizione racconta come le città siano profondamente cambiate: un tempo erano una risposta collettiva alla pressione ambientale da parte di una comunità che vi si riconosceva per nascita o per confluenza. Le città del passato erano prima di tutto poleis o civitas in cui gli spazi rispondevano a esigenze funzionali, le città moderne stanno diventando eterogeni assembramenti di non-luoghi, come centri commerciali, circondati da anonime zone residenziali. La maggior parte dei sapiens ormai vive nelle aree metropolitane del pianeta, che occupano circa il 2% delle terre emerse, un’area vasta come mezza Australia; si prevede che entro il 2050 il 70% della popolazione mondiale vivrà in città. Il programma esplora alcune delle città più belle e ricche di storia del Marocco, a partire da Marrakesh, dove la famosissima Jemaa el-Fna dimostra cosa dovrebbe essere una piazza, e dove i palazzi storici, i souq e le concerie rappresentano bene la città tradizionale dei luoghi funzionali. Tutti luoghi che permettono di raccontare come, fin dai secoli passati, i sapiens siano stati in grado di combattere il grande caldo trovando metodi di mitigazione del clima. Innovazioni antiche che dovranno essere comprese e imitate anche alle latitudini europee, in previsione dei futuri, ma già evidenti effetti del cambiamento climatico. Il viaggio poi prosegue nella città di Ouarzazate, fondamentale per le vie lungo cui, un tempo, erano trasportate merci e manufatti attraverso il deserto.

Quinta puntata, 18 marzo 2023

“Una giornata particolare”
Il programma propone un viaggio attraverso una terra ricca di forme di vita antichissime e di testimonianze geologiche arcaiche e imponenti: il Marocco come ancora non è stato mai presentato, tra cime innevate, fiumi rosso sangue e fossili dalle forme bizzarre e preziose. Per osservare il nostro pianeta in maniera diversa e scoprirlo più mutevole, più veloce e, per certi versi, anche più fragile. Esistono fenomeni naturali che possono essere toccati con mano nel corso di sole ventiquattro ore e Sapiens prova a raccontarli e a toccarli con mano negli ampi territori del Marocco sud-orientale. In questa puntata si scoprono le profonde gole scavate dall’acqua attraverso le montagne dell’Atlante; le dune di El- Chebbi, la cui sabbia concima le giungle dall’altra parte dell’oceano; rocce che una volta erano il fondale del mare, e le antiche Kasbah, i tipici villaggi fortificati di fango, pietre e paglia che proteggevano le vie carovaniere.

Quarta puntata, 11 marzo 2023

“Il Fattore C di Cristoforo Colombo”
Il programma si occupa di esplorazioni ed esploratori, domandandosi come e perché i sapiens esplorino il mondo, citando l’esempio più famoso, quello di Cristoforo Colombo. Per raccontare la storia delle prime esplorazioni dei sapiens Mario Tozzi parte dal deserto del Sahara per poi spostarsi sul vulcano Teide nell’isola di Tenerife luogo dal quale hanno preso il via le grandi scoperte. Le isole Canarie, che per secoli hanno rappresentato il limite occidentale del mondo conosciuto, in epoca moderna si sono trasformate in una vera e propria “base di lancio” verso il cosiddetto Nuovo Mondo. Il racconto intreccia avventura, commercio, sete di conoscenza, tecnologia, andando alla ricerca delle motivazioni e delle conseguenze dei primi viaggi di Cristoforo Colombo che, ignaro di aver “scoperto” un nuovo continente, fu il primo a trasformarlo drammaticamente in nome della ricchezza e del progresso della autoproclamata “civiltà superiore”. Così come Cristoforo Colombo anche il geografo e scienziato Alexander Von Humboldt, 300 anni dopo, partì per un viaggio che farà la storia della scienza: attraverso i suoi studi degli ecosistemi americani aprirà infatti la strada a Darwin e alla ricerca scientifica così come la intendiamo oggi. Nel corso della puntata Mario Tozzi è anche alla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia dove è conservato lo straordinario mappamondo di Fra’ Mauro, uno dei più importanti documenti della cartografia mondiale, punto di raccordo —e al tempo stesso di separazione —fra la cultura medievale e quella rinascimentale fatta di nuove conoscenze, viaggi e esplorazioni.

Terza puntata, 4 marzo 2023

“La materia oscura”
La terza puntata mette al centro una risorsa -economica e naturale– “che i sapiens moderni”, spiega Mario Tozzi, “si ostinano a non considerare con la dovuta attenzione: i rifiuti organici, le nostre deiezioni corporee, quella comunemente chiamata cacca”. Ogni sapiens moderno produce fino a mezzo chilo di escrementi al giorno: moltiplicando questo valore per otto miliardi, ovvero il numero di abitanti del pianeta Terra, risulta evidente quanto sia gigantesco il volume di deiezioni umane che ci assediano. Anche le urine, fonte straordinaria di azoto, sono allontanate attraverso i nostri impianti igienici, sono una risorsa preziosa che non siamo in grado di valorizzare. Tra le tante emergenze ambientali come inquinamento, deforestazione, dispersione della plastica e dei gas serra, quella dei rifiuti corporei è senz’altro quella a cui non guardiamo con la dovuta attenzione: non consideriamo che si tratta di materia organica che potremmo convenientemente utilizzare al posto della chimica eccessiva di oggi. Attraverso una storia che si snoda nel corso della puntata affronteremo il tema della questione igienica, conquista cruciale per lo sviluppo delle nostre civiltà: già in epoca romana le feci erano oggetto di specifica raccolta presso la Porta Stercoraria allo sbocco della Cloaca Maxima, stessa cosa avveniva in alcune città meridionali dell’Impero cinese del XVIII secolo. Col tempo i sapiens hanno imparato a sviluppare e progettare infrastrutture capaci di contenere molte malattie infettive, ma oggi dobbiamo cambiare ancora atteggiamento, per fronteggiare le necessità odierne: lavarsi e disinfettarsi ci ha liberato da molti flagelli, più di quanto siano stati in grado di fare i vaccini, ma non possiamo più permetterci di dilapidare il patrimonio metabolico rappresentato dalle nostre feci. La nostra “materia oscura” è l’ultima frontiera tra noi e l’economia circolare e il corretto reintegro dei nutrienti su questo nostro pianeta.

Seconda puntata, 25 febbraio 2023

“A che ora è la fine del mondo?”
Mario Tozzi è andato a La Palma, isola appartenente all’arcipelago delle Canarie, sconvolta dall’eruzione del vulcano Cumbre Vieja, una delle eruzioni più importanti degli ultimi 50 anni avvenuta nel 2021. L’enorme colata lavica ha percorso i fianchi del vulcano fino a raggiungere il mare, distruggendo case e piantagioni rigogliose, ricoprendo l’intera isola con una coltre nera di roccia e cenere; i soffocanti gas vulcanici impediscono ancora oggi di rientrare i interi paesi. Attraverso immagini in esclusiva potremo osservare e comprendere la potenza del vulcano e provare a ricostruire una convivenza con un fenomeno naturale di questa portata. Da quando i sapiens sono comparsi sulla Terra, hanno dovuto affrontare diversi tipi di catastrofi sotto forma di glaciazioni, siccità, terremoti, eruzioni, frane, alluvioni, tsunami. Di fronte a quei fenomeni naturali, espressione della perenne dinamicità del nostro pianeta, molto spesso si sono chiesti: è arrivata la fine del mondo? Naturalmente la fine del mondo di cui parliamo è la fine del mondo come lo conosciamo, del mondo che i sapiens hanno costruito sconvolgendo il pianeta con attività che spesso hanno portato morte e distruzione. Parallelamente all’osservazione di un fenomeno così recente, Mario Tozzi si muoverà tra passato remoto e futuro immaginando la spaventosa eruzione di uno dei vulcani più pericolosi del nostro pianeta: il supervulcano di Yellowstone, nel Nord America. Già protagonista di un’eruzione catastrofica migliaia di anni fa, il vulcano del Nord America è attualmente in ritardo sul suo ciclo naturale: la sua esplosione potrebbe cambiare la storia dei sapiens come già accaduto diverse volte nel passato del pianeta.

Prima puntata, 18 febbraio 2023

“La nostra Amazzonia”
Nella puntata di esordio della nuova edizione Mario Tozzi riapre il Cold Case della Bonifica dell’Agro Pontino, per analizzare, attraverso un esempio più vicino a noi, il crimine che si sta compiendo oggi in Amazzonia. La famosa bonifica, durata oltre 10 anni per la quale furono impiegate ben 18.548.000 giornate-operaio con il lavoro di cinquantamila uomini reclutati in tutto il Paese, ha rappresentato – dal punto di vista ambientale – il più gigantesco massacro di alberi mai avvenuto con un unico intervento in Europa: un intervento che ha portato alla deforestazione di una vasta area alle porte di Roma per soddisfare il crescente fabbisogno di colture e allevamento di bestiame. La foresta planiziale dell’Agro Pontino infatti era la nostra Amazzonia ma la bonifica storicamente attribuita al periodo fascista, sebbene abbia estirpato il pericolo rappresentato dalla malaria comunque circoscritto a quel territorio, ha anche eliminato la più vasta area umida del Mediterraneo e tutta la sua straordinaria ricchezza di vita.

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