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Quinta dimensione – Il futuro è già qui 2023 su Rai 3: ultima puntata stasera 6 maggio, chi conduce, argomenti

Tutto quello che c’è da sapere sulla seconda stagione di Quinta dimensione, il programma condotto da Barbara Gallavotti ogni sabato su Rai 3.

pubblicato 6 Maggio 2023 aggiornato 18 Gennaio 2024 10:17

Quinta dimensione – Il futuro è già qui è il programma di approfondimento e divulgazione scientifica di Rai Cultura condotto da Barbara Gallavotti, in onda da sabato 15 aprile alle 21.45 su Rai 3 per la seconda stagione.

Quinta dimensione, il programma

Un viaggio in quattro puntate per raccontare ciò che avviene alle frontiere della scienza. Per approfondire fatti e concetti che permettono di comprendere le sfide e le opportunità di una società come la nostra, in rapidissimo cambiamento. Per esplorare ciò che ci rende unici tra tutti gli esseri viventi: il bisogno di conoscenza che ci rende umani.

Nel corso di questa edizione, Barbara Gallavotti analizzerà alcuni bisogni primari che accomunano la nostra specie a moltissime altre: quello di nutrirsi, di comunicare, di unirsi per generare discendenti e quello, unicamente umano, di creare e preservare l‘antichità e l‘arte.

Quinta dimensione, puntate

Quarta puntata, 6 maggio 2023

Protagonista dell’ultima puntata è la “comunicazione”: uno dei bisogni primari in Natura e tutti gli esseri viventi lo fanno. Solo noi umani però abbiamo sviluppato un linguaggio che ci permette di formulare pensieri astratti, ricordare il passato, immaginare il futuro. Comunichiamo con la parola, con il corpo e possiamo far viaggiare la voce da un lato all’altro del pianeta e persino al di fuori di esso. Si parte dal Parco Naturale del Beigua in Liguria dove scopriremo la rete nascosta con cui comunicano i vegetali e ci inoltreremo alla scoperta degli invisibili ma potentissimi messaggi odorosi costituiti dai feromoni, con i quali gli animali possono “dirsi” moltissime cose. Con Laura Bosetti Tonatto si parla di come, nonostante la nostra apparente incapacità di rilasciare o cogliere feromoni, possiamo comunicare attraverso i profumi. E si spiega come ci sia una comunicazione olfattiva che sembra impossibile zittire: quella tra neonato e mamma. Si analizza, poi, come molti esseri viventi si affidano alla vista per cogliere e decodificare segnali: con lo scultore Jago parleremo della forza comunicativa dell’arte; con Ninni Bruschetta analizzeremo l’importanza del linguaggio del corpo, strumento efficace ma delicato. Con l’esperto di linguistica Andrea Moro si parla di come solo l’uomo sia in grado di utilizzare il linguaggio ricombinando i suoni. Tra le 7151 lingue parlate oggi nel mondo se ne analizzano alcune basate su curiose articolazioni di suoni come quella dei San dell’Africa meridionale o la lingua !xoo. Si ascoltano i dialetti degli uccelli e quelli delle megattere, sorprendentemente capaci di “scambi culturali”. E proprio i cetacei sembrano essere la specie con la quale potremmo arrivare a intenderci verbalmente, ne parleremo con la biologa Elena Carpinelli. Al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, dove sono custoditi moltissimi oggetti dedicati alla comunicazione, vedremo un fonografo del 1901, uno dei primi strumenti per la riproduzione del suono e la sala radio del sottomarino Enrico Toti. Spazio anche agli studi per mettere a punto modem acustici per rendere possibile connettere il mondo sottomarino; si analizzano gli innumerevoli codici inventati dall’umanità e, con gli esperti Alberto Campanini e Bruno Grassi, si scoprono i segreti di una complicatissima macchina Enigma. Con Roberto Baldoni, primo direttore generale dell’agenzia nazionale della Cybersicurezza, si parla di dati personali e violazione della privacy e affronteremo rischi e sistemi di difesa informatici nell’epoca di Internet. Ci si spienge fino alle frontiere dell’Intelligenza Artificiale e vedremo una mano robotica che permette uno scambio bidirezionale fra cervello e mano, un capolavoro di tecnologia.

Terza puntata, 29 aprile 2023

La terza puntata, “Cibo tra salute e cultura”, prende il via da un bisogno primario che accumuna tutti gli esseri viventi: quello di ottenere energia, nutrirsi. Barbara Gallavotti conduce il pubblico attraverso i segreti dell’alimentazione, dalle origini dell’agricoltura all’insostituibile ruolo sociale del condividere gli alimenti, dalla salute, fino alle sfide dell’alimentazione del futuro, per cui si prospettano anche possibilità controverse come la carne coltivata. Per gli esseri umani il cibo non è solo nutrizione ma si intreccia con tradizione, simbolismo, religione e storia. Si approfondisce il lungo percorso della conquista del grano partendo dalla Sicilia e dalla colonia greca di Selinunte, come le coltivazioni hanno segnato lo stabilirsi di una società complessa e come il Nilo ha favorito in Egitto la prima forma di agricoltura “su larga scala”. Al Museo Egizio di Torino, insieme al curatore Paolo Marini, si esplora l’antica alimentazione di quelle popolazioni. Poi in Sicilia, dove i Fenici fondarono la colonia di Mozia realizzando saline utilizzate per millenni, per scoprire come la cottura può aver contribuito a far evolvere il nostro cervello, rendendo il cibo più digeribile, meno infetto e aiutandoci ad assimilare nutrienti preziosi di alcuni alimenti. Con Silvia Migliaccio, specialista in endocrinologia e nutrizione umana, Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, si analizzano i vari tipi di diete, da quella mediterranea a quella giapponese, e la relazione tra mangiare bene e benessere psicologico. E se non esistono cibi dai poteri straordinari, sicuramente ce ne sono diversi particolarmente utili alla nostra salute, ma il vero segreto è consumarli nella quantità giusta, o accostati ad altri. A proposito di cibi irresistibili, Massimiliano Zampini del Centro Interdisciplinare Mente e Cervello di Rovereto, spiega come i cinque i sensi siano tutti coinvolti mentre mangiamo e perché i cibi insani spesso risultano irresistibili, mentre l’attrattiva di quelli sani è decisamente meno forte. Con Andrea Lenzi, endocrinologo all’Università Sapienza, si va alla scoperta delle trappole che ci tende il nostro stesso corpo per ostacolare le diete e di come alcuni farmaci derivanti dalla diabetologia agiscono sul metabolismo con effetti dimagranti. Ci sono molti modi per nutrirsi scorrettamente e spesso hanno a che fare con l’emotività, come spiega con Leonardo Mendolicchio, psichiatra e psicoterapeuta, specializzato nel trattamento dei disturbi dell’alimentazione: la dipendenza da cibo, la bulimia, l’anoressia, fino all’ortoressia, l’ossessione di ingerire solo ciò che si ritiene sano. Lo chef Iginio Massari svela tra sentimenti, chimica, precisione e tecnologia, i segreti del “comfort food” per eccellenza: i dolci. Parlando di tecnologia, si vede come il progresso ha risolto molti problemi, ma aprendone di nuovi, come quello – gigantesco – della sostenibilità. Una delle proposte per rispondere a una richiesta crescente di carne senza pesare sull’ambiente, e fornire un’alternativa a chi non vuole uccidere animali per nutrirsi, come si approfondisce con Seren Kell del Good Food Institute, è la produzione di carne coltivata, cioè ricavata dalla coltivazione di cellule in laboratorio. Proposte che possono sembrare futuristiche, anche se c’è già chi immagina che un giorno potremo cucinare senza usare nulla di derivato da organismi viventi, né animali né vegetali. Solo mescolando zuccheri, grassi, proteine e carboidrati ottenuti in laboratorio.

Seconda puntata, 22 aprile 2023

Partendo dal titolo “La battaglia dei sessi”, questa puntata approfondisce il bisogno primario degli esseri viventi di unirsi per generare discendenti, e analizza, attraverso le informazioni raccolte dalla ricerca, le diversità tra maschi e femmine e quello che ne deriva. Ma esiste in natura una contrapposizione fra sessi diversi? Per capirlo, Barbara Gallavotti va alla scoperta dell’evoluzione della riproduzione, dal cannibalismo sessuale di alcuni ragni e crostacei, a quella asessuata dei batteri, fino a quella sessuale. Con il biologo Pascal Marty allo zoo di Zurigo, si mostra come la riproduzione sessuale sia comparsa sul nostro pianeta, associandosi al piacere e dando il via a cure dei piccoli che portano a un conflitto fra sessi apparentemente minore, per aumentare le possibilità di sopravvivenza dei discendenti. Andrea Isidori, professore di endocrinologia all’Università Sapienza di Roma e Presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, spiega il ruolo fondamentale del testosterone e il corretto approccio alle terapie per assumerlo. Alla scoperta anche di come tutti noi iniziamo il nostro sviluppo come femmine, con la professoressa Anna Maria Colao della cosiddetta medicina di genere. Per alcuni animali, invece, la definizione di sesso per nascita non è così semplice. Osservando le società di eterocefali glabri, di iene e di elefanti, il ruolo femminile può essere diverso anche quando è dominante. E ancora, come per alcune scimmie, rane e uccelli, la salvaguardia e la cura dei piccoli sia un lavoro maschile, arrivando al cavalluccio marino, capace di affrontare persino il parto. E neppure l’omosessualità sembra costituire un ostacolo alla riproduzione: per gli albatros di Laysan, avere due mamme è la normalità, mentre un quarto delle coppie di cigno nero è costituito da due papà. Tutti esempi che indicano che la battaglia dei sessi è solo apparente, perché in ogni specie lo scopo è il medesimo, la salvaguardia dei piccoli. Si analizza anche come alcuni stereotipi e pregiudizi sulla disparità di genere si riassumono in un punto solo: il cervello di uomini e donne è diverso. Come spiega la professoressa Michela Matteoli però, le eventuali differenze strutturali sono minime, e quelle che sembrano esserci nelle modalità di funzionamento non hanno un significato sociale o sociologico: dal punto di vista cognitivo non ci sono cose che gli uomini possono fare e le donne no, o viceversa. Sulle rocce dei Balzi Rossi a Ventimiglia, insieme alla direttrice Antonella Traverso, si scopre che quello che per anni fu considerato l’Uomo di Menton fu in realtà una donna, ribattezzata Signora del Caviglione. Infine, si mostrano alcuni matriarcati contemporanei, come quello dell’etnia Mosuo ai piedi dell’Himalaya o i Moken nel mar delle Andamane, fino a quello radicale del villaggio Umoja in Kenya, dove gli uomini sono banditi. Ma se da un punto di vista evolutivo la divisione dei sessi è funzionale a garantire la sopravvivenza della specie, tra noi umani le cose vanno oltre: gli uomini posso tramandare idee oltre ai geni e per molte persone avere dei discendenti non è importante. Molto più desiderabile, è seguire le proprie idee. E non mancano i casi di chi, a questo scopo, ha sovvertito tutti gli schemi, come “la regina della pedivella” Alfonsina Strada che con le sue imprese è stata un’artefice dell’emancipazione femminile.

Prima puntata, 15 aprile 2023

Il viaggio di Quinta dimensione – Il futuro è già qui partirà da Parigi, con una puntata speciale dedicata all’arte. Protagonista Notre Dame nel giorno del quarto anniversario dall’incendio che, nel 2019, l’ha gravemente danneggiata. Attraverso immagini inedite, si avrà il privilegio di vedere come la Cattedrale, simbolo della città, grazie alla collaborazione tra artisti e ricercatori, sta letteralmente rinascendo dalle sue ceneri.

Si capirà come scienza e tecnologia possano aiutare, a salvaguardare e a scoprire i racconti che capolavori e resti antichi racchiudono. Si vedrà come gli strumenti tecnologici sono oggi parte della quotidianità degli artisti, ai quali però spetta il compito di stabilire il confine fra ciò che deriva dalla loro creatività e ciò che è frutto, ad esempio, dell’intelligenza artificiale.

Quinta dimensione, produzione

Un programma di Rai Cultura realizzato da Ballandi, da un’idea di Barbara Gallavotti e Jean Pierre el Kozeh, scritto e condotto da Barbara Gallavotti con la supervisione di Cristoforo Gorno e il contributo autorale di Fabio Mazzeo, regia Luca Granato, delegato Rai Giulia Lanza.

Quinta dimensione, come vederlo in tv e streaming

Il programma va in onda su Rai 3 anche in HD al canale 103 del digitale terrestre e in streaming su Rai Play, nella sezione dirette (oppure cliccando qui). Sulla stessa piattaforma sarà possibile recuperare la puntata di Quinta dimensione una volta andata in onda in tv.