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Propaganda Live, scontro tra Zoro e la giornalista pugliese Digiorgio

A Propaganda Live Diego Bianchi legge un post della giornalista Annarita Digiorgio: “Copre tutta quell’area là dalla Puglia”. La replica: “Se stai in provincia puoi occuparti solo di quella. Mentre loro da Roma possono occuparsi del mondo intero”

30 Marzo 2024 23:33

Botta e risposta a distanza tra Diego Bianchi e la giornalista Annarita Digiorgio, citata dal conduttore di Propaganda Live durante l’ultima puntata. L’occasione l’ha offerta il governatore della Puglia Michele Emiliano, finito nella bufera nei giorni scorsi per le parole pronunciate dal palco della manifestazione ‘Giù le mani da Bari’, promossa dai cittadini in segno di solidarietà al sindaco Antonio Decaro.

Un filmato che era stato rilanciato sui social dalla stessa Digiorgio, a cui Zoro ha fatto riferimento nel momento in cui ha affrontato la questione in trasmissione.

Ad irritare la diretta interessata è stata tuttavia l’introduzione di Bianchi: “Annarita Digiorgio che scrive per Il Giornale, Libero, Il Riformista, Il Foglio, l’Huffington Post. Copre tutta quell’area là dalla Puglia”.

Un tono apparentemente poco amichevole, colto da diversi spettatori e dalla Digiorgio, che ha replicato seccamente: “Sì, copro tutta quell’area lì dalla Puglia. Da Roma Capitale bastate voi”.

Stuzzicata dai numerosi commentatori, ha quindi rincarato la dose:  “Gran parte del giornalismo italiano pensa si possa fare solo da Roma e Milano. E se stai in provincia puoi occuparti solo di quella. Mentre loro da Roma possono occuparsi del mondo intero. Però alla stampa che scrive da Torino nessuno li ha mai chiamati provinciali. È proprio che sono razzisti”. Ed ancora: “Loro possono permetterselo di fare una trasmissione su rete nazionale parlando in dialetto. Io dalla Puglia posso solo coprire la Puglia. Ma parlando in italiano”.

Per Propaganda Live la vicenda è stata soprattutto l’occasione per prendere di mira gli esponenti di Italia Viva, pronti a stigmatizzare le esternazioni del presidente parlando apertamente di “metodo Emiliano”. Occasione ghiottissima per ripescare dagli archivi di Gazebo il sostegno che proprio Emiliano assicurò a Matteo Renzi nell’ambito delle primarie del 2013, che portarono all’elezione dell’ex rottamatore alla segreteria del Pd.

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