Home Massimo Giletti, trincea su Santoro: “Sarebbe una perdita gravissima”

Massimo Giletti, trincea su Santoro: “Sarebbe una perdita gravissima”

La questione Santoro – dentro, poi fuori, poi dentro la Rai, con tanto di puntata speciale di Annozero “autocondotta” – comincia a diffondersi anche orizzontalmente, all’interno della stessa Rai, per bocca dei suoi interpreti principali. Interessante quello che ha detto, in un’intervista a La Stampa, Massimo Giletti, dove “il conduttore della domenica” ha espletato il

pubblicato 31 Maggio 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 15:18

La questione Santoro – dentro, poi fuori, poi dentro la Rai, con tanto di puntata speciale di Annozero “autocondotta” – comincia a diffondersi anche orizzontalmente, all’interno della stessa Rai, per bocca dei suoi interpreti principali. Interessante quello che ha detto, in un’intervista a La Stampa, Massimo Giletti, dove “il conduttore della domenica” ha espletato il suo ragionamento in proposito, non nascondendo un certo orgoglio per i numeri fatti, a suo dire non certo inferiori a quelli di Michele Santoro stesso:

“In azienda vige la regola dei risultati. Io mi ritengo fortunato e grato per aver ottenuto il 22,5% di share con oltre 4 milioni di telespettatori. Praticamente gli stessi numeri di Santoro, solo che io vado in onda di pomeriggio, con un pubblico familiare che mi impedisce di affrontare certi argomenti caldi”.

Giletti prende posizione e “difende” il collega, almeno dal punto di vista istituzionale e professionale:

“Aziendalmente sarebbe una perdita gravissima, è un conduttore da 20% in una rete stabilizzata sul 10. Ma Santoro va oltre gli ascolti, ha sempre combattuto in questi anni per poter fare una televisione di rottura. Trovo la sua storia professionale inattaccabile. E trovo anche assurdo questo ipermoralismo legato ai suoi compensi. Chi lo critica quando prende? Detto questo, non mi piace quando tratta la televisione come fosse sua, quando risponde in video agli attacchi. Non nego che spesso venga voglia di farlo ma penso si debba sempre rispondere all’azienda”.

Michele SantoroRai 1