Home Interviste Maria Latella a TvBlog: “Nel mio dinner talk non siamo tenuti a stare nel flusso dell’ultim’ora: facciamo approfondimento”

Maria Latella a TvBlog: “Nel mio dinner talk non siamo tenuti a stare nel flusso dell’ultim’ora: facciamo approfondimento”

Parte questa sera su Sky Tg24 un nuovo ciclo di puntate di A cena da Maria Latella. Per l’occasione TvBlog ha intervistato la giornalista.

28 Ottobre 2022 12:03

Torna questa sera con un nuovo ciclo di puntate il dinner talk nato lo scorso gennaio a partire da un’idea di Maria Latella. A cena da Maria Latella andrà in onda per sei settimane su Sky Tg24 in prima serata, alle 21:00, ogni venerdì. I primi commensali con i quali Latella avrà il piacere di conversare dei più stretti argomenti di attualità e in particolare della formazione e della nascita del governo Meloni sono Luca Ciriani, neo ministro per i Rapporti con il Parlamento, Paola De Micheli, unica donna al momento candidata alla segreteria del Partito Democratico, Matteo Richetti, capogruppo alla Camera di Azione- Italia Viva, e Tommaso Labate del Corriere della Sera. Alla vigilia del debutto, TvBlog ha avuto il piacere di intervistare Maria Latella, che si è lasciata andare nel finale anche a un divertente aneddoto.

Come nasce l’idea di questo programma?

Ci ho iniziato a pensare negli ultimi mesi del Covid, quando leggevo le lamentazioni sul fatto che i talk fossero sempre uguali a se stessi e al contempo sentivo che c’era una gran voglia da parte delle persone di ritrovarsi a cena dopo due anni in cui non l’abbiamo fatto. 

L’obiettivo del programma è quello di proporre un “soft talk” per stemperare i toni solitamente accesi dei programmi tv.

Più che stemperare i toni l’obiettivo del programma è quello di far capire le tre cose di cui si parla e farle capire senza la possibilità di distrarsi per il tono di voce. Vogliamo riproporre quello che si crea in una normale dinamica di cena: si parla, si ha la possibilità di replicare perché si segue la conservazione. Non si è distratti da altro, se non dalle varie portate che si alternano.

Parlando di attualità, come si costruisce un programma in cui manca la diretta?

Non siamo tenuti a stare nel flusso dell’ultim’ora, proprio perché a tavola non si discute sempre della cosa successa mezz’ora prima, ma si prendono spesso in esame dei temi che ti hanno accompagnato nel corso della settimana. Facciamo il cosiddetto approfondimento: alcune puntate, come quella fatta con Don Claudio Benzi sulle baby gang e il disagio giovanile, potrebbero tranquillamente tornare in onda a distanza di mesi. D’altra parte noi stiamo su un canale che è un flusso di notizie continuo, chi ci segue conosce per esempio quello che è successo in Senato mezz’ora prima.

Dopo esservi occupati della nascita del governo Meloni, di cosa parlerete nelle prossime puntate?

Nella seconda parleremo di bollette ed energie e lo faremo con Francesco Starace, ad di Enel, ed Emma Marcegaglia.

Per concludere una curiosità: gli ospiti del programma vengono realmente a casa tua?

Praticamente sì, perché io abito al piano di sotto rispetto a dove registriamo. L’aperitivo si fa a casa mia, dove spesso c’è anche mio marito: una volta un ministro non conoscendolo – mio marito vive e lavora a Parigi – lo ha scambiato per un maggiordomo.