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Maid trama e cast della miniserie Netflix che scala la Top Ten

Su Netflix l’adattamento dell’autobiografia di Stephanie Land Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre

6 Ottobre 2021 17:00

In questi giorni tutta l’attenzione mediatica e popolare è rivolta al fenomeno Squid Game, serie tv coreana diventata un vero e proprio prodotto cult ai primi posti delle Top Ten di Netflix in tutto il mondo e pronta a diventare la serie tv più vista sulla piattaforma di streaming (qui il nostro Paolo Sutera ne ha parlato abbondantemente). Ma mentre tutti sono presi da questo gioco infernale, c’è una miniserie che pian piano sta scalando posizioni e stuzzicato l’attenzione dei più curiosi. Si tratta di Maid, creata da Molly Smith Metzler, prodotta da Warner e John Wells (anche regista di alcuni episodi) e adattamento dell’autobiografia di Stephanie Land. E anche questa miniserie in 10 episodi merita la nostra attenzione, vediamo perchè.

Maid, la trama

Maid è l’adattamento dell’autobiografia di Stephanie Land Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre, racconta la storia di Alex, una mamma single che tenta di sopravvivere e soprattutto di mantenere la figlia dopo esser scappata da una relazione violenta con Sean, il padre del bambino. Alex vuole dare alla figlia Maddy un futuro migliore, ma si scontra con le difficoltà di una vita povera, di una burocrazia che non aiuta i più deboli, di una società che tenta di soffocare i sogni degli ultimi. Attraverso la voce tanto commovente quanto divertente di una donna disperata ma determinata, questa serie è un’esplorazione cruda e motivante della forza di una madre.

Maid, il libro

La storia di Alex e di sua figlia raccontata da Maid è quella di Stephanie Land, autrice del romanzo Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre, titolo italiano di Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother’s Will to Survive da cui, come è facile intuire, arriva il titolo della miniserie.

L’autobiografia non si discosta molto dalla trama della miniserie ma si sofferma di più sull’aspetto legato al lavoro di cameriera nelle case degli altri “un’esistenza nascosta mentre pulivo quella degli altri perché la loro apparisse perfetta”. 

Maid, il trailer

Questo il trailer della miniserie per avere una prima impressione su quello che stiamo per vedere:

https://www.youtube.com/watch?v=ZO4dyMGD7QU

Maid, il commento

Se dovessimo cercare la ragione principale per vedere Maid, sicuramente sarebbe l’interpretazione di Margaret Qualley. L’attrice ha sulle spalle tutto il peso della miniserie, è praticamente sempre presente in scena, e ha la capacità di riempire con il suo sguardo sofferente ma non sofferto, triste ma non abbattuto, lo schermo. Potremmo scommettere sul fatto che il nome di Margaret Qualley entrerà nel giro delle nomination dei vari premi televisivi americani nell’ambito delle miniserie e decisamente sentiremo ancora parlare di lei. Ruoli tra cinema e serialità non mancheranno per un’attrice che però ha il piccolo difetto di sembrare ancora molto giovane.

Maid sceglie di affrontare tanti temi importanti e molto attuali, cercando di alleggerire il dramma con una colonna sonora ritmata, attraverso alcune scene e situazioni che sfociano quasi nella commedia amara, un po’ come una mamma che prova a difendere la propria figlia dalle situazioni più brutte della vita. La miniserie getta in faccia al pubblico le difficoltà di una donna che non ha una casa, non ha un lavoro e si ritrova a dover lottare per mantenere la custodia della figlia dopo esser scappata da un compagno violento. La scelta della violenza non è banale, non si tratta mai di una violenza fisica. Sean non picchia Alex ma la sua violenza è psicologica, una forma di controllo dell’altro che ha rotto l’equilibrio di una coppia solo all’apparenza perfetta. Sean non viene dipinto come un mostro asociale come spesso capita, al contrario lavora, è integrato nella società eppure ha questi scatti incontrollati di rabbia repressa legati all’insoddisfazione di una vita che non è stata come avrebbe voluto.

Alex scappa di casa con pochi dollari in tasca e il conto dei soldi a disposizione sarà fondamentale per poter ottenere la custodia della figlia e per questo il contatore ogni tanto appare sullo schermo per far capire anche allo spettatore quanti soldi ha ancora a disposizione. Il ginepraio burocratico in cui finisce Alex ci mostra l’altra faccia dell’America, oltre quella delle case di lusso che popolano le serie (e che Alex pulisce), dando ulteriore spessore alla miniserie.

Maid, il cast

La protagonista assoluta di Maid è Margaret Qualley, una ragazza di 27 anni che gli appassionati di serie tv hanno già visto in Fosse/Verdon  e The Leftovers, mentre quelli di cinema in C’era Una volta a Hollywood di Quentin Tarantino. Il ruolo della madre della protagonista è invece interpretato da una veterana del cinema e della tv come Andie MacDowell.

Nel cast troviamo anche Aimee Carrero, Nick Robinson nei panni del fidanzato Sean, Billy Burke in quelli del padre di Alex, Anika Noni Rose è invece Regina una delle proprietarie di case in cui Alex finisce a lavorare.

Maid, ci sarà una seconda stagione?

Adattamento dell’autobiografia di Stephanie Land Donna delle pulizie. Lavoro duro, paga bassa e la volontà di sopravvivere di una madre, la serie è stata presentata da Netflix come una limited series, quindi come una miniserie. Al momento non è prevista una seconda stagione

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