Home Notizie Lokillo: Nada es igual, ovvero come i latinoamericani ridono della pandemia

Lokillo: Nada es igual, ovvero come i latinoamericani ridono della pandemia

Il popolare presentatore e stand up comedian colombiano Lokillo Florez intrattiene con uno show incentrato su come siamo cambiati con l’avvento del Covid.

20 Agosto 2021 11:13

Lokillo: Nada es igual è uno speciale comico del popolare presentatore e stand up comedian colombiano Lokillo Florez disponibile dallo scorso 12 agosto su Netflix. Lo show è incentrato su come sia cambiata la società, in questo caso quella della nazionalità del protagonista, con l’avvento della pandemia.

Il tema è già stato sviscerato con notevole maestria da Bo Burnham in Inside (se non lo avete ancora visto, dategli una possibilità) e con il comico statunitense classe 1990 lo spettacolo condivide l’espediente musicale: anche Florez fa un largo uso di canzoni come strumento di raffinata satira sociale, seppur con esiti diversi.

A differenza di Inside, tuttavia, che è stato interamente realizzato in casa di Burnham, Lokillo: Nada es igual è ambientato in un magazzino abbandonato ed è soprattutto alla presenza di un pubblico. Inutile sottolineare ancora una volta quanto sia fondamentale l’uditorio per un comico per capire se una battuta abbia funzionato o meno. Lo stesso Maurizio Crozza senza i suoi “fratelli” in sala sembrava molto limitato.

La presenza di questo tipo di spettacoli su una piattaforma di streaming è uno strumento molto utile per analizzare la comicità in culture nelle quali non ci imbattiamo nella vita di tutti i giorni. Lo si può fare per uno spettacolo di stand up comedy, ma lo stesso discorso si può applicare alla galassia ben più vasta delle serie tv, che constano di puntate più numerose nel mondo arabo e di otto solitamente in Occidente per motivi di marketing.

Nel caso della comicità sudamericana e di Lokillo Florez in particolare, la scrittura è molto meno elaborata rispetto agli standard statunitensi ed europei. Il comico colombiano si concede spesso al politicamente scorretto, ma la sensazione è in questo terreno non sia perfettamente a suo agio e che si tratti di un’audacia motivata dal vedersi caricare lo spettacolo su Netflix. Il linguaggio è poco tendente al turpiloquio.