Home Distretto di Polizia L’ira di Luca Zaia su Distretto di polizia 10 e gli stereotipi dei settentrionali in Tv

L’ira di Luca Zaia su Distretto di polizia 10 e gli stereotipi dei settentrionali in Tv

Luca Zaia oltre ad essere Governatore del Veneto è un uomo che guarda molta televisione. E’ un telespettatore attento e se qualcosa non gli piace scrive mail e post dal suo blog. Questa volta sotto accusa è la fiction Distretto di Polizia giunta alla sua decima edizione. Non cala al buon Zaia sopratutto un personaggio,

di marina
pubblicato 22 Settembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 12:35


Luca Zaia oltre ad essere Governatore del Veneto è un uomo che guarda molta televisione. E’ un telespettatore attento e se qualcosa non gli piace scrive mail e post dal suo blog. Questa volta sotto accusa è la fiction Distretto di Polizia giunta alla sua decima edizione. Non cala al buon Zaia sopratutto un personaggio, anzi un carattere, cioè Giovanni Brenta interpretato da Gianluca Bazzoli.

Sul sito dedicato alla serie gli autori della fiction descrivono così Brenta:

Alto e prestante non brilla però né per sensibilità né per intelligenza. E’ quello che in Lombardia e Piemonte chiamano grand e gross ciula e baloss.

Ecco a Luca Zaia questa caratterizzazione non è piaciuta per niente e ha scritto una veemente lettera di protesta a Fedele Confalonieri presidente di Mediaset Spa:

Mi riferisco, caro Presidente, all’ultima trovata del personaggio dell’agente scelto Giovanni Brenta entrato di recente a far parte della decima serie della fiction ‘Distretto di Polizia’ in onda su Canale 5 che sfodera un indubitabile accento del Nord, per la precisione bergamasco, e mostra un carattere che la stessa presentazione fatta dagli autori spiega che “non brilla né per sensibilità né per intelligenza”. Siamo alle solite. Il nordista, veneto o lombardo o piemontese che sia, è raffigurato nelle serie televisive pensate prodotte e realizzate a Roma, come terragno, servile, interessato, poco perspicace. Stereotipi che rifiuto, caratterizzazioni inaccettabili al di fuori di qualsiasi verosimiglianza.


L’acredine di Zaia ha una motivazione profonda e scrive infatti:

So che non ho il potere di cambiare le produzioni né i palinsesti televisivi, ma almeno voglio farti sentire la forte incazzatura mia personale e di milioni di miei concittadini veneti a est e a ovest del Tagliamento e dell’Adda. Posto poi che i tuoi autori sappiano andare oltre il Tevere e l’Aniene.

Alt! Non tirate fuori la storia del cinema e della televisione a proposito della presenza sul grande e piccolo schermo di personaggi settentrionali e tontoloni. Lo stesso Zaia riconosce nella lettera inviata a Confalonieri:

E non credere che ci manchi il senso dell’umorismo. Ricordo che anche il grande regista Luigi Comencini in “Pane Amore e Fantasia” aveva caratterizzato un suo personaggio, un carabiniere del nordest di buon carattere e serio che corteggiava la Bersagliera Gina Lollobrigida; con una differenza essenziale: lì si trattava di arte cinematografica questa è invece tv spazzatura che non ha neanche il merito di far nascere una bella risata autoironica.

Ma che Zaia in una prossima vita, volesse rubare il mestiere a Aldo Grasso?

Distretto di Polizia