Home Distretto di Polizia Marco Marzocca: “A Distretto di Polizia grazie a Guzzanti. All’inizio avrei dovuto interpretare Ingargiola”

Marco Marzocca: “A Distretto di Polizia grazie a Guzzanti. All’inizio avrei dovuto interpretare Ingargiola”

Marco Marzocca a Tintoria: “Accompagnai Guzzanti a una cena con Valsecchi. Feci il provino per Distretto e mi presero. Ottenni la parte di Ingargiola, poi mi dissero che sarei stato Ugo Lombardi”

17 Marzo 2023 02:19

Il suo personaggio ha preso parte a tutte le puntate delle undici stagioni andate in onda, ma per Marco Marzocca l’approdo a Distretto di Polizia fu tutt’altro che studiato e previsto.

E’ stata la prima volta che ho recitato da attore”, ha rivelato Marzocca al podcast Tintoria. “Non avevo mai fatto neanche la comparsa in un film”.

Ad avvicinarlo a quella fiction fu l’amico Corrado Guzzanti, che una sera gli chiese di accompagnarlo ad una cena. L’invito era giunto da Pietro Valsecchi, che voleva illustrare al comico il progetto di un film che non sarebbe mai stato girato: “Io avrei dovuto fare suo fratello e Corrado mi imbucò – ha raccontato Marzocca – durante la serata, parlando del più e del meno, Valsecchi comunicò che stava anche preparando una serie tutta nuova, intitolata Turno di notte. Era la storia di un commissariato e informò che erano in corso i provini. A quel punto chiesi se avrei potuto partecipare. Lo feci e lo vinsi”.

Ed è qui che scattò il secondo colpo di scena. Marzocca, infatti, ottenne inizialmente la parte di Giuseppe Ingargiola, ruolo che poi sarebbe stato assegnato a Gianni Ferreri. “Ero contento, ma anche spaventatissimo. Non sapevo nulla di cinema, dovetti simulare. Alla fine, la settimana prima dell’avvio delle riprese mi cambiarono la parte e mi dissero che sarei stato Ugo Lombardi. Ingargiola aveva sei battute, Lombardi addirittura una o due. All’inizio eravamo personaggi di contorno. Lo feci e cambiò tutto. Quel ruolo mi ha dato la notorietà”.

Non sono mancati aneddoti e retroscena divertenti relativi ai ciak: “Ricky Memphis era l’ispettore Belli. Giravamo quasi tutte le scene in commissariato, però ci capitò una puntata di appostamento in macchina dove dovevamo far finta di essere clienti delle prostitute. Cominciò la scena e un trans si avvicinò all’auto e ci salutò: ‘ciao belli’. Memphis reagì: ‘ma chi te conosce!’. Quella scena l’hanno tenuta. Una cosa nata così, per caso”.

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