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La strada dritta, conferenza stampa della miniserie di Rai1

La conferenza stampa di presentazione della nuova miniserie di Rai1

pubblicato 15 Ottobre 2014 aggiornato 2 Settembre 2020 23:20

13.20 Finisce la conferenza.
13.17 Elia: “Tutti i personaggi camminano, non solo l’autostrada è costruita, anche le storie d’amore”. Interviene Sperandeo: “La fatica che abbiamo fatto!. Abbiamo faticato. Elia ci ha fatto lavorare di notte, sotto l’acqua. Mi è venuta la febbre”.
13.16 Parla anche Carmine Recano, interprete di Gaetano De Angelis: “È un uomo forte, determinato, che mette in discussione le certezze, anche famigliari, per questo grande sogno dell’autostrada”.
13.13 Marchesi: “Già alla prima lettura del soggetto mi ha colpito il fatto che non ci fossero scelte scontate”. Poi racconta il suo personaggio Giovanni Nigro.
13.08 Bilello: “Interpreto Maria, che fa un mestiere comune all’epoca. Ma anticipa l’emancipazione della donna”. Rea che interpreta Angela: “È il personaggio più rivoluzionario di tutti; lei è una mamma, una moglie, apparentemente è una spalla del marito. Lei si prepara a seguirlo, ma lei fa una rivoluzione unendo la cultura del Sud e quella del Nord. E poi di fronte al tradimento del marito lei compie un passo coraggioso”.
13.04 Caprioli interpreta una architetto e mamma single: “Di solito nelle storie legate all’epoca i personaggi femminili sono sempre ridimensionati, scollate dall’esperienza reale.
13.02 Fantastichini sul messaggio della fiction: “Una riflessione per un popolo che sente depressione, un senso di abbandono. Una riflessione sul passato può essere motore di un presente e di un futuro migliori”.
12.59 Fantastichini sul suo personaggio: “La passione si trasforma in ossessione. È determinato. Fedele Cova in realtà ebbe molte denunce. Aveva una visione fortemente europeista. In questo personaggio c’è una visione italiana, nel talento e nella creatività”.
12.54 Il regista Elia: “Il rischio di pensare di raccontare l’autostrada come documentario c’era. L’autostrada però è diventato un personaggio”. Poi aggiunge: “Io Fedele Covo, il protagonista, me lo sono immaginato come Ulisse che voleva arrivare a Itaca”.
strong>12.50 Tini: “Abbiamo dovuto ricostruire scenografie non più esistenti, ma abbiamo anche ambientato sequenze complesse (il Po in piena o la costruzione di una grande ponteggio, per esempio); in totale abbiamo avuto 400 inquadrature manipolate con effetti visivi, mentre di solito nei prodotti televisivi sono 40”.
12.47 Nardella scherza su Pinto: “Ha protestato per i nostri tradimenti rispetto al libro, ma ha dovuto sopportarli”. Parla anche Tini di Cattleya.
12.45 Nardella spiega che La strada dritta completa la trilogia di serie Rai dedicate ai talenti italiani, insieme a quelle su Manzi e Olivetti.
12.43 Leone: “Vedere questa miniserie dà la sensazione di vedere un bellissimo cinema in televisione”. Francesco Pinto, autore del libro da cui è ispirata la fiction, è presente in sala.
12.38 Leone: “La Rai sta viaggiando su ascolti in prima serata vicini al 41%; è il frutto di un lavoro di squadra. Rai1 è al 20%, Anche in un momento di crisi il gruppo Rai ha deciso di investire sul prodotto e sulla qualità. La fiction e l’intrattenimento sono le architravi di Rai1”.

12.37 Inizia la conferenza. Oltre al cast completo (la Bilello, inizialmente relegato all’angolo del tavolo, anche grazie al suo ufficio stampa, trova una seduta più centrale), ci sono il vice direttore di Rai Fiction Francello Nardella e il direttore di Rai1 Giancarlo Leone. C’è ovviamente anche il regista Carmine Elia. Per Cattleya Maurizio Tini.

Sta per cominciare presso la sede romana della Rai in viale Mazzini la conferenza stampa di presentazione de La strada dritta, la fiction in onda su Rai1 lunedì 20 e martedì 21 ottobre alle ore 21.10, in concomitanza con il cinquantenario dell’inaugurazione dell’Autostrada del Sole. Blogo la seguirà in tempo reale.

A prenderne parte gli attori Ennio Fantastichini, Giorgio Marchesi, Anita Caprioli, Carmine Recano, Valeria Bilello, Raffaella Rea, Thomas Trabacchi e Tony Sperandeo.

Il soggetto e la sceneggiatura sono firmati da Sandro Petraglia, Fidel Signorile, Dario Aita, Simone Gandolfo e Nunzia Schiano. La strada dritta è una coproduzione Rai Fiction – Cattleya. La regia è di Carmine Elia, mentre la produzione è di Maurizio Tini. Di seguito trovate la sinossi della fiction ambientata nel 1956.

Tre uomini e tre donne sono i protagonisti della storia: Fedele Cova (Fantastichini), capo della società Autostrade; Giovanni Nigro (Marchesi), brillante progettista; Pietro, giovane operaio salito al nord in cerca di fortuna.
Accanto a loro ci sono Bruna (Anita Caprioli), architetto, legata da un intenso rapporto a Giovanni; Angela, la moglie di Pietro; Maria, sarta. Durante quegli otto anni un esercito di manovali, carpentieri, tecnici, progettisti combatte senza sosta nell’alto dei viadotti e nel buio delle gallerie, nel fango degli inverni e nell’afa delle estati per rispettare la promessa della sua costruzione. E su quella strada trova il suo destino.
Lì va a cercarlo Cova, l’amministratore delegato della Società Autostrade, una società dell’Iri creata apposta per realizzare quell’impresa impossibile. Lì va a cercarlo Gaetano De Angelis, operaio emigrato al Nord che con Cova fa un giuramento: lo finiranno insieme quell’abbozzo di strada, e lui potrà ritornare a casa, come ha promesso a Maria. Lì troveranno il loro destino Giovanni Nigro, un ingegnere che nel gelo della campagna di Russia aveva perduto il suo onore, e Bruna, una dei progettisti, che ha bisogno di quella strada per continuare a correre. Ma è una sfida fatidica per tutti coloro che vi partecipano, dal gruppo dirigente della società di Cova, che comincia l’impresa con un furto in America e la fiducia di un banchiere ebreo, al costruttore Rizzani e all’ingegner Zorzi che, per superare il grande fiume, progettano un ponte che nessuno prima di loro aveva avuto il coraggio di immaginare.
E mentre Modugno canta Volare e Berruti diventa l’uomo più veloce del mondo, si spostano, senza avere il tempo di smontarle, centine alte 80 metri e lunghe più di 200, si scava nel ventre aspro delle montagne, si sfidano terreni ostili e impetuosi corsi d’acqua. Senza fermarsi mai, anche a costo di lasciare lì, su quel tracciato, la propria vita.
All’interno di una rigorosa ricostruzione storica, mescolando personaggi di invenzione e protagonisti reali, La strada dritta è il romanzo epico e corale di quell’esercito e della sua strada. Ufficiali e soldati, uomini e donne, ognuno con un sogno da rendere vero e una promessa a cui tenere fede. Tutti italiani, tutti con la schiena dritta, come la strada che devono costruire.

Foto Emanuela Scarpa