Josè Mourinho a Chiambretti Night: “Ho vinto in Inghilterra, spero di vincere in Italia e poi vado in Spagna”
Entra senza esitazione e senza rilasciare dichiarazioni camminando sul red carpet steso per l’occasione all’entrata degli studi di Chiambretti Night. E’ Josè Mourinho, il polemico allenatore dell’Inter ospite oggi pomeriggio di Piero Chiambretti e in onda poco fa su Italia 1. Presentatosi in polo e giacca (di Armani dice) ha risposto alle domande di Pierino
Entra senza esitazione e senza rilasciare dichiarazioni camminando sul red carpet steso per l’occasione all’entrata degli studi di Chiambretti Night. E’ Josè Mourinho, il polemico allenatore dell’Inter ospite oggi pomeriggio di Piero Chiambretti e in onda poco fa su Italia 1. Presentatosi in polo e giacca (di Armani dice) ha risposto alle domande di Pierino con il consueto appeal che tanto piace alle donne, in brodo di giuggiole per lui.
Il tecnico portoghese ha confermato tra le altre cose che resterà all’Inter e che l’anno prossimo ci sarà ancora Ibrahimovic, nonostante le voci che davano in partenza allenatore e giocatore per altri lidi e si è professato come un novello Robin Hood nei confronti dei ricchi Juventus (“Hanno i giornali“) e Milan (“Possiedono 3 tv e giornali“). Tra il pubblico del locale più cool della televisione ci sono giornalisti e addetti ai lavori e soprattutto Tiziano Crudeli, legato e imbavagliato per l’occasione.
Ma vieniamo alle dichiarazioni di Mou, incalzato dalle domande del Pierino nazionale. Innanzitutto una buona notizia per Maicon “Giocherà l’ultima partita per festeggiare…” e una constatazione: “Non è vero che sono antipatico...”. Subito l’affondo nei confronti del Milan: “Noi abbiamo Inter Channel con 45.000 abbonati, voi (riferito a Chiambretti ndr) avete 3 tv, giornali...” E Pierino risponde: “Io sono del Torino, al massimo ho una radiolina, abbiamo la bacheca vuota…”.
L’allenatore portoghese parla di sè, di quello che ha fatto prima al Chelsea, poi all’Inter e da’ per quasi scontato lo scudetto quest’anno. “Non sono un mago“, ha dichiarato, “sono uno che lavora tanto. Ho portato il successo al Chelsea e ora sto da dieci mesi a Milano cercando di portare i risultati“. E smentisce che abbia giocato nella squadra del padre che faceva l’allenatore, nonostante la domanda specifica.
Chiambretti lo provoca: Lei è interista o juventino? “Sono interista, nessuno lo è più di me…” E quando sta per partire il primo dei 4 break pubblicitari previsti dal programma, la chiosa è una figura di Obama che parla dal banchetto dell’Inter con tanto di sponsor dietro e con la voce di Mourinho. Esilarante. E intanto nel retro i fotografi si spintonano per cercare di immortalare ogni gesto, ogni smorfia dello Special One e i giornalisti scrivono a spron battuto sui loro taccuini ogni singola risposta che si rivela come una vera e propria dichiarazione.
Mourinho conferma che resterà in Italia: “Ho un contratto qui, è il primo anno e voglio continuare“. Conosce poco i giornalisti italiani: gli mostrano Varriale o Galeazzi ma dice di non sapere chi siano (“Ho un monitor piccolino...”) ma invece riconosce quelli che frequentano la Pinetina ad Appiano Gentile. “Non leggo giornali e non guardo la tv, ho il mio ufficio stampa“, rivela il tecnico e spiega cosa sia la famosa prostituzione intellettuale: “Qual è la differenza tra quello che la stampa ha detto riguardo alla squalifica di Adriano e quello che ha fatto Del Piero la settimana scorsa contro la Roma? O quello che ha fatto Adriano o Pippo Inzaghi contro il Cagliari? Questa è la prostituzione intellettuale!” Fa i complimenti alla Juve ma il suo sogno non è quello di allenarla: “Il mio sogno è vincere i campionati più importanti al mondo. Ho vinto quello inglese, farò il possibile per vincere quello italiano e un giorno vorrei vincere quello spagnolo“.
Giorgio Mulè, direttore di Studio Aperto chiede al tecnico se vada al cinema “Non vado, sono andato una volta a Milano con la squadra quando eravamo in ritiro ma poi viaggio tanto e preferisco un dvd” e poi se ama canticchiare una canzone preferita… “Ho il mio ipod e il mio impianto HI-FI che porto sempre con me, mi piace la musica ma non canto“.
L’intervista prosegue e Mourinho non smentisce la sua fama di duro e poco propenso alle risate. Chiambretti gli chiede quali siano i giocatori da non comprare: “Buffon, è uno dei portieri migliori al mondo ma l’Inter non ne ha bisogno…” e su Shevchenko “E’ ancora un giocatore del Chelsea” e al posto di Moratti spenderebbe gli stessi soldi investiti dalla famiglia perchè ha cuore e passione. Il tecnico non andrà a Roma a vedere la finale di Champions e alla domanda di Pierino… Sei stato preso per vincere la Coppa dei Campioni: se non dovessi rivincerla che fai? Vai in miniera?, lui risponde simpaticamente: “Quello che hai fatto tu quando il tuo film non ha incassato!“.
Ce n’è anche inevitabilmente per Ancelotti: “Carlo ha vinto tanto con il Milan, è un grande allenatore, io ho vinto tanto con Porto e Chelsea…“. E anche Crudeli, imbavagliato per tutto il tempo conferma che Carletto stima il tecnico dell’Inter, ma lo stuzzica sul risultato dell’ultimo derby deciso secondo lui a causa di tre decisioni arbitrali sfavorevoli ai rossoneri: “La mia risposta è che la sua è metà della verità“, ribatte Mourinho, “Ambrosini doveva essere espulso sul 2-0 e sarebbe finita anche 3-0 o 4-0.”.
Nel finale tocca al tecnico il balletto sexy di Danah Matthews che aveva già scosso l’imperturbabile Fabio Capello e anche in questo caso Mou non si smentisce restando impassibile, ridacchiando sotto i baffi e girandosi dalla parte opposta forse per non guardare troppo. La chiusura è significativa…”Non sono antipatico. Neppure Gesù piaceva a tutti...”
Mourinho saluta, si allontana sempre col “non sorriso” sulle labbra e la trasmissione volge al termine.
José Mourinho ospite al Chiambretti Night