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Happy Endings, il cast riunito per un “episodio perduto”

Il cast di Happy Endings si è riunito per leggere la sceneggiatura di un episodio perduto della serie tv, in cui si scopre che fine hanno fatto i protagonisti

pubblicato 31 Ottobre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 18:00

Li avevamo salutati su una pista da ballo durante un matrimonio: tre anni fa, la Abc cancellò Happy Endings, suscitando il malcontento dei numerosi (ma evidentemente non abbastanza) fan della serie tv comedy, tanto surreale quanto divertente e, per questo, originale nel panorama delle comedy delle tv generaliste.

Per qualche minuto, però, sabato scorso i fan dello show hanno potuto rivedere il cast riunito, durante un evento dell’Ew Pop Fest in cui è stata letta la sceneggiatura di un “episodio perduto” del telefilm, scritto per l’occasione dal creatore della serie tv David Caspe e dagli altri autori. L’occasione è servita anche a ricordare il supervisore degli autori Tracy Scott, scomparsa di recente: il cast ha così deciso di donare il proprio compenso per la sua partecipazione all’evento al Susan G. Komen Breast Cancer Foundation.

Tornando all’episodio, intitolato “Happy to be here”, ha rivelato alcuni colpi di scena seguiti alla conclusione della terza stagione. I sei amici protagonisti, ovvero Jane (Eliza Coupe), Alex (Elisha Cuthbert), Dave (Zachary Knighton), Max (Adam Pally), Brad (Damon Wayans, Jr.) e Penny (Casey Wilson), non si vedono infatti da quella sera, quindi da 939 giorni.

A causare la rottura del gruppo è stata una lite tra Jane e Brad, che ha portato alla loro separazione. L’episodio, però, si apre con Penny arrestata in un centro commerciale per aver costretto un bambino a fingere di essere suo figlio in una ricostruzione di una cucina in vendita.

Arrivato per pagare la sua cauzione, Max -che si è trasferito a Washington, anche se non svela a fare cosa- scopre così che Jane si è trasferita in Giappone, dove lavora per la divisione bambole gonfiabili della Toyota; Alex ha fatto entrare la sua attività tra le 500 più redditizie secondo Fortune; Penny si è sposata tre volte con altrettanti uomini conosciuti nelle crociere di Kid Rock; Brad si è dato alla vita selvaggia, vivendo tra i boschi del Wisconsin e Dave ha portato la sua attività di street food in giro per l’America, senza successo.

Max scopre anche che uno dei personaggi secondari dello show è morto, ovvero Scotty (Seth Morris): Alex gli aveva chiesto di fingere la sua morte per riunire il gruppo, ma alla fine è scomparso davvero. Il vero colpo di scena dell’episodio, però, arriva alla fine, quando Max si sveglia a fianco di Alex il giorno del loro matrimonio, scoprendo così che tutto quanto era successo era solo frutto di un sogno:

“Mio padre (Michael McKean) era il fratello di Better Call Saul e l’assistente di Penny era Jane the virgin (Gina Rodriguez). Brad era in New Girl, Max si è fatto Schmidt (Max Greenfield) di New Girl… Cavoli, devo proprio smettere di addormentarmi guardando New Girl”.

Non solo: anche il tormentone di Derrick (Stephen Guaruni) “Draaaaaama!” ottiene una spiegazione, prendendo spunto da Game of Thrones. Si tratta, infatti, della crasi tra “draw” (“disegna”) e “Ma” (“madre”), dovuta al fatto che in passato era costretto a disegnare ripetutamente il volto della madre, aspirante attrice.

La lettura dell’episodio è servita anche a fare il punto della situazione su una possibile reunion televisiva del telefilm: dopo il no di Usa Network, non ci sono state novità. “Tutti noi adoriamo la serie e vorremmo farla. Ma sfortunatamente nessuno si è fatto avanti”, ha spiegato Caspe. “Ora c’è anche un altro problema, perchè Elisha è in una serie tv (The Ranch, ndr), ed anche Adam (Making History, ndr). Ma non si sa mai. Arrested Development non stato trasmesso per tanto tempo ed il cast ha fatto altro. Ma sfortunatamente la serratura dentro cui la nostra chiave non entra è quella dei soldi e della disponibilità di qualche network a mandarci in onda.”

L’autore (che ora sta lavorando a Manhunt per Showtime), però, ha voluto chiudere con una speranza che, un giorno, anche i posti più improbabili possano trasmettere serie tv:

“Probabilmente ci saranno delle produzioni originali anche nei distributori di benzina. Quindi non mi stupirei se ci chiedessero di fare nuovi episodi nelle loro stazioni, tipo ‘Venite da noi. Mentre pagate, potrete vedere un episodio di 90 secondi di Happy Endings”.

[Via EntertainmentWeekly]