Home Rai 1 Gigi Marzullo non può andare in video: gli ospiti rispondono a domande che i telespettatori non ascoltano

Gigi Marzullo non può andare in video: gli ospiti rispondono a domande che i telespettatori non ascoltano

Singolare quanto avviene negli ultimi tempi a Sottovoce e a Il Cinematografo: gli ospiti rispondono a domande che chi guarda la tv non conosce.

pubblicato 30 Giugno 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:58

Da qualche giorno a questa parte la notte di Rai1 è semplicemente strana. Gli ospiti, attori, registi, scrittori e artisti in genere, rispondono a domande che nessun telespettatore può ascoltare perché chi le rivolge (il padrone di casa) è oscurato, nel senso di tagliato completamente dal montaggio della trasmissione. Non appare mai, né mai si sente la sua voce. È il nuovo confine della televisione, evidentemente: programmi senza conduttore e, soprattutto, interviste senza le domande.
Quello che accade a Sottovoce e a Il cinematografo è quantomeno paradossale sebbene il motivo che sta alla base è noto da tempo: secondo la nuova policy interna della Rai, che ha detto stop ai doppi incarichi, Gigi Marzullo, diventato vicedirettore della struttura notte di Rai1, non può più andare in video.

E così, visto che il palinsesto prevede ancora altre puntate dello storico programma in onda tutte le notti dei giorni feriali, i telespettatori di Rai1 si ritrovano di fronte a un lungo monologo degli ospiti che rispondono a domande che nessuno ascolta.

‘Si faccia una domanda e si dia un risposta’ si trasforma in ‘immagini una domanda, non la riveli a nessuno e dia una risposta’. In attesa che i politici scoprano questo vantaggioso format (non che lo storico ‘pastone’ si differenzia molto).
Lo stesso scenario paradossale si presenta a Cinematografo, l’appuntamento del week-end con Marzullo.
Il quale dopo una vita di occupazione del palinsesto notturno di Rai1 si allontana in maniera quantomeno bizzarra dalle telecamere.
Ovviamente immaginiamo che il curioso inconveniente sia dovuto al fatto che molte delle puntate in onda in questi giorni erano state già registrate e che deroghe al buon Marzullo non ne siano state concesse (il quotidiano Libero, invece, ipotizza che possa trattarsi di una singolare protesta del conduttore). Certo, un lavoro di post-produzione avrebbe certamente aiutato i telespettatori a comprendere quantomeno per quale domanda l’ospite stesse formulando una risposta. Così, per seguire più facilmente la trasmissione.

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