Geppi Cucciari ha “salvato” il Festival di Sanremo 2025. Non ci sono più scuse, è ora che la tv investa seriamente su di lei
Dalla conferenza stampa alla quarta serata, l’uragano Geppi si è abbattuto su Sanremo tra echi di Victor Victoria e il ritorno della satira politica.

A vincere la 75esima edizione del Festival di Sanremo è Geppi Cucciari. Al di là di chi trionferà stasera, la conduttrice di Splendida Cornice ha annientato il pesantissimo torpore che avvolgeva da tre sere la kermesse canora.
Ma il Geppi Cucciari Show aveva preso avvio già dalla conferenza stampa di venerdì mattina. Davanti all’incomprensibile battuta del sindaco di Sanremo Alessandro Mager che aveva voluto regalarle dei fiori “perché è raccomandata“, la diretta interessata ha risposto: “Ma raccomandata da chi? Dal buonsenso, forse“. Virale invece la replica su un bacio a Giorgia Meloni: “Glielo mando con il braccio di Elodie“. Due battute di una precisione chirurgica senza pari.
Ed è proprio sulla falsariga del suo eccellente programma di Rai 3 che si apre il quarto appuntamento con il Festival. Geppi appare in bianco e nero e lancia il seguente questo messaggio:
“Signore e signori buonasera, tra poco a colori per le zone già raggiunte da questo segnale andrà in onda dal teatro Ariston in Sanremo la IV serata del LXXV Festival della canzone italiana. Purtroppo, nonostante le indicazioni del ministero del Made in Italy, nel corso della serata saranno eseguiti anche brani stranieri. Ce ne scusiamo con i telespettatori. Per i temi trattati, la visione è sconsigliata a un pubblico già assonnato. Buona Naz… volevo dire, buona visione!“.
Basta questo pseudoannuncio per sancire con Geppi finalmente il ritorno della satira politica all’Ariston, Benigni a parte. Non appena Cucciari si materializza sul palco, lancia frecciatine a Conti (“Te lo buco quell’orologio! Dimmelo subito se c’è un bambino prodigio anche stasera, uno che ci fa sentire tutti scemi di nuovo. Il figlio di Elon Musk aveva judo?“).
Ma è soprattutto con lo sketch del sondaggio, stilema proveniente dalla sua partecipazione al glorioso Victor Victoria, che conquista tutti. Epica la conclusione:
“Chi vorrebbe come superospite femminile della serata finale del Festival? Lady Gaga, per come canta: 23%. Meryl Streep, per come recita: 33%. Augusta Montaruli, per come abbaia, 45%”.
Non elencheremo qui tutte le battute di Geppi, ma consideriamo ancora un esempio. Ecco cosa dice rivolgendosi a Conti: “Sei un grande conduttore, un artista, ma soprattutto sei un padre“. Una frase che conferma la grandissima abilità di Cucciari di ribaltare e ridicolizzare gli stereotipi, dopo che Conti aveva sottolineato la genitorialità di chicchessia, da Ermal Meta a Bianca Balti, come se questo qualificasse davvero una persona.
Per i “geppologi” della prima ora la gag ricorda il siparietto tra Gianni Morandi e la stessa Geppi al Festival di Sanremo 2012. Quell’anno aveva fatto scalpore una gag a tinte omofobe de I Soliti Idioti e l’eterno ragazzo di Monghidoro si sentì in diritto di dichiarare in mondovisione: “Io adoro i gay“. Ospite della serata finale, Geppi colse la palla al balzo: “Adoro Gianni Morandi, ho tanti amici Gianni Morandi, non ho nulla contro Gianni Morandi”.
Geppi tornò poi al Festival di Carlo Conti nel 2017 per una breve gag con lui e Maria De Filippi, ma fu proprio nel 2012 a lasciare il segno. Cucciari era al timone di quel gioiello mai pienamente capito come G’Day, purtroppo chiuso per bassi ascolti nel dicembre dello stesso anno. In alcune interviste aveva dichiarato che all’indomani dell’esperienza trionfale all’Ariston si sarebbe aspettata ascolti più alti per il suo programma di La7, ma questo non avvenne.
Geppi Cucciari tra il gioiello G’Day e il rischio Emma Bonino
Ecco, a 13 anni di distanza da quella chiusura vergognosa, sarebbe ora di non ripetere gli stessi errori. Splendida Cornice su Rai 3 ogni giovedì è un successo, ma non vi è dubbio che Geppi sia ampiamente sottoutilizzata dall’evacuata per amianto Viale Mazzini. Non è pensabile che il talento più cristallino della televisione di Stato sia confinata ad un programma sulla terza rete o sia parcheggiata da dieci anni (!) a Un giorno da pecora, trasmissione radiofonica che non la valorizza pienamente. Geppi Cucciari in questo modo rischia di diventare l’Emma Bonino della televisione italiana: amata da tutti, ma scelta seriamente da pochi.
Non si possono più tollerare ritardi: è ora che la tv italiana investa seriamente su di lei affidandole un progetto di più ampio respiro. Magari una Domenica In, in modo tale che il pubblico almeno il dì di festa possa fare a meno di cronaca nera e interviste egoriferite ai componenti del solito circoletto (cit. della mitica Giuliana De Sio).
Un monito al conduttore Carlo Conti per Sanremo 2026
Per quanto riguarda la kermesse canora, ci sembra addirittura sovrabbondante far presente a Carlo Conti che per il prossimo anno Geppi Cucciari debba svolgere il ruolo di co-conduttrice di tutte le serate del Festival di Sanremo 2026. La conduttrice sarebbe capacissima anche come donna sola al comando, ma la sua capacità di destrutturare e ridicolizzare l’esistente resta la sua arma più potente. E noi ne abbiamo un bisogno vitale.