Home Notizie Elisabetta Gregoraci a Blogo: “A Made in Sud mi prendo in giro, ora penso al cinema. E al Festival di Sanremo con Conti”

Elisabetta Gregoraci a Blogo: “A Made in Sud mi prendo in giro, ora penso al cinema. E al Festival di Sanremo con Conti”

“Io ho sempre fatto televisione, il cinema è tutt’altra cosa. Pensavo di non poter iniziare con un film così importante e particolare, temevo di fare brutta figura, credevo potesse essere un ruolo azzardato. Anche Flavio Briatore mi ha detto “Ma è difficile, come fai?”

pubblicato 31 Luglio 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:56

Elisabetta Gregoraci debutta sul grande schermo ma non abbandona la televisione. La showgirl, infatti, tornerà alla conduzione di Made in Sud su Rai2 al fianco di Gigi e Ross e Fatima Trotta. E in autunno sarà protagonista nei cinema con il film Processo a Mata Hari, diretto da Rossana Patrizia Siclari.

Blogo ha incontrato la Gregoraci a Maratea dove ha ricevuto il Premio Basilisco 2016 e il Premio speciale Eilat Diamonds Cinema&Tv in occasione delle Giornate del Cinema in Basilicata.

Sei reduce da una fortunata stagione alla conduzione di Made in Sud. Qual è il tuo bilancio?

Assolutamente positivo. Per Made in Sud è la quarta stagione in prima serata. Dovevamo fare 2 puntate, ne abbiamo fatto 160-170, non lo so, ho perso il conto. È un programma fortunato, che mi ha dato tanto. Mi piace poter far ridere e dare spensieratezza alle persone. E poi interpreto una Elisabetta diversa, mi prendo in giro e mi metto in gioco. Una parte di me che forse nessuno conosceva.

Pensi di essere migliorata nel corso della puntate in questo senso?

Sì, all’inizio ero un po’… ’oddio cosa faccio’. Col passare delle puntate ho preso spazio, mi hanno dato dei ruoli e la gente ha apprezzato.

Tuo figlio Nathan Falco ti guarda in tv?

Gli faccio vedere la prima mezz’ora di programma, perché finisce tardi. Ogni tanto lo porto con me in Rai, conosce tanti personaggi, parla con loro e li imita. Ma alla fine mi dice sempre: ‘Mamma, torna a casa perché se sei in televisione non puoi stare con me’.

La bellissima @eligreg1980 come prossima Valetta a Sanremo 2017? Cosa ne pensate? #sondaggio staff

Una foto pubblicata da Carlo Conti (@carloconti.it) in data:

Recentemente Carlo Conti su Instagram ha chiesto ai suoi follower cosa ne pensassero di Elisabetta Gregoraci conduttrice del Festival di Sanremo 2017 con lui. Elisabetta Gregoraci che ne pensa?

Mi ha fatto piacere vedere la mia foto pubblicata da Carlo Conti. E ancora di più che la gente abbia risposto positivamente. Spero che lui ne tenga conto e che non sia stato solo un gioco.

Ti ha telefonato?

(ride, Ndr) Mi piacerebbe.

Come è stata l’esperienza di attrice in Processo a Mata Hari?

Non vedo l’ora di farvelo vedere, è un film meraviglioso. Mata è un personaggio storico stupendo, un personaggio molto forte che ha dimostrato di non avere mai paura, una donna che ha fatto sempre parlare di sé. Sono felice e onorata di interpretare un personaggio speciale. Quando mi è stato chiesto all’inizio avevo paura: io ho sempre fatto televisione, il cinema è tutt’altra cosa. Pensavo di non poter iniziare con un film così importante e particolare, pensavo al rischio di fare brutta figura, credevo potesse essere un ruolo azzardato. Poi la regista mi ha detto ‘ce la puoi fare, devi solo studiare’, ha creduto in me, la ringrazio fortemente. È venuta fuori una cosa meravigliosa. Quando riguardo alcune scene quasi non mi riconosco, sono sorpresa anche io di me stessa e di aver interpretato un ruolo così particolare.

Quando all’inizio avevi paura con chi ti sei confidata?

In realtà non ne ho parlato con nessuno, per scaramanzia. Ho confidato le mie paure solo alla regista.

Con tuo marito Flavio Briatore ti sei confrontata?

No, Flavio però ha letto la sceneggiatura e ha detto: “Ma è difficilissimo, come fai?”. In effetti sono dialoghi della prima guerra mondiale, molto difficili. È stata una bella sfida.

Nel tuo futuro c’è ancora il cinema?

Sì, voglio continuare su questa scia, lasciare da parte le commedie e cimentarmi in ruoli più difficili ché danno più soddisfazioni.

Foto | Bruno Bellini