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Don’t Forget the Lyrics! – Stai sul Pezzo: un varietà che utilizza il game-show come espediente

La recensione della prima puntata della seconda stagione di Don’t Forget the Lyrics! – Stai sul Pezzo, tornato in onda stasera sul NOVE.

5 Settembre 2022 22:59

La recensione di Don’t Forget the Lyrics! – Stai sul Pezzo pubblicata in occasione della prima puntata in assoluto, andata in onda lo scorso febbraio, sostanzialmente è ancora valida, soprattutto per quanto concerne il rituale del game show condotto da Gabriele Corsi, tornato stasera in onda nell’access prime time di NOVE.

Nulla è cambiato per quanto concerne il gioco, fatta eccezione per una leggera modifica inerente alla seconda manche, al fine di dare un po’ più di brio, ecco, al gioco che decide il campione di puntata, che affronterà la scalata finale.

Le migliorie ci sono, sarebbe poco corretto negarlo: c’è differenza tra le primissime puntate e quella di stasera, ad esempio. Se si provasse ad analizzare Don’t Forget the Lyrics! da un differente punto di vista che non sia quello del game show, l’esito sarebbe anche diverso.

Se Don’t Forget the Lyrics!, infatti, venisse visto come un game show in senso stretto, rimarrebbe ferma l’opinione che tre manche, con tre concorrenti, spalmate su un’ora di trasmissione rende il programma di NOVE, effettivamente, poco scorrevole.

Nel programma, tra l’altro, si registra anche un paradosso “temporale”: soffermandoci sui giochi, il programma non scorre fluido ma, al contempo, si avverte anche una certa fretta, da parte di Gabriele Corsi, per rispettare i tempi stretti che, tra l’altro, non gli permettono di divagare, di uscire più spesso dal rigido ruolo del conduttore. Da questo punto di vista, ad esempio, la categoria “Gabriele Corsi” utilizzata nella prima manche (contenente la canzone Cervo a Primavera…) è risultata una trovata divertente che, però, è rimasta una parentesi.

Se Don’t Forget the Lyrics!, invece, venisse visto come un varietà, dove il game show diventa un appiglio, quasi un espediente, per permettere al telespettatore di cantare da casa e, solo in un secondo momento, di giocare, il programma, così come viene proposto, non sarebbe neanche male.

C’è tutto per pensare che il programma condotto da Gabriele Corsi, in effetti, sia più varietà che game show: dal premio in denaro esiguo, che potrebbe diventare interessante solo in caso di campioni che restano in carica per un ampio intervallo di tempo, al minutaggio dedicato alle performance dei concorrenti-cantanti. Si canta molto e si gioca poco, in breve.

Quei momenti tensivi tipici da game show, si contano veramente sulle dita di una mano.

Don’t Forget the Lyrics! – Stai sul Pezzo, quindi, è uno show fatto più per cantare, dove il game, in pratica, si mette al servizio delle canzoni e non viceversa.

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