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Costantino Della Gherardesca a TvBlog: “Differenze tra Italia 1 e La 7? Nessuna, le truccatrici sono le stesse”

TvBlog ha intervistato Costantino Della Gherardesca che ieri ha terminato con successo il ciclo di trasmissioni per questa stagione di Chiambretti Night (una media di oltre il 13% di share e punte del 18) e già sta lavorando sulla tv Bonsai nel programma Wholphin. Costantino sarà regolarmente presente alla ripresa autunnale del nite-show di Piero

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22 Maggio 2009 09:28

Costantino Della GherardescaTvBlog ha intervistato Costantino Della Gherardesca che ieri ha terminato con successo il ciclo di trasmissioni per questa stagione di Chiambretti Night (una media di oltre il 13% di share e punte del 18) e già sta lavorando sulla tv Bonsai nel programma Wholphin. Costantino sarà regolarmente presente alla ripresa autunnale del nite-show di Piero Chiambretti.

Il suo cognome rivela l’appartenenza ad una nota famiglia aristocratica italiana. Come nasce il Costantino Della Gherardesca showman?

“La mia leggera eccentricità mi ha allontanato da qualsiasi ambiente troppo conservatore fin dalla gioventù. E’ dai tempi di Rosencranz e Guildenstern che i freak trovano la loro dimensione nell intrattenimento”.

Da La7 ad Italia 1: quali differenze ha trovato nel lavorare in una rete come quella del Gruppo Telecom con obiettivi inferiori e l’approdo alla rete giovane di Mediaset che di fatto inagurava per la prima volta un programma di questo genere per più volte alla settimana?

“Nessuna differenza. Le truccatrici sono le stesse. Scherzi a parte il gruppo di autori, montatori e tecnici è rimasto inalterato, e siccome sono meno influente di Antonio Zequila non ho molta interazione con i rappresentanti di rete. Una volta ogni tre mesi intravedo un dirigente diverso, gli dico “buongiorno” sperando in un tornaconto e se tutto va bene ricambia il mio saluto”.


Molti temevano che lavorando nella tv di Berlusconi, lei e Chiambretti poteste essere più “controllati” politicamente. E’ avvenuto?

“Ho avuto il privilegio di un’educazione umanista. Quindi la religione ed il proibizionismo, ad esempio, non saranno mai nelle mie corde. Neanche se me lo chiede Rupert Murdoch da Los Angeles”.

Costantino Della Gherardesca

Che bilancio traccia di questa esperienza lavorativa?

“Sicuramente positivo. Il programma è passato da momenti Almodovariani come quando Maurizia Paradiso ha offerto il suo abito in dono alle vittime del terremoto, ad interviste di Piero a Mourinho o Abel Ferrara. C’è di peggio in TV. Sono fiero di aver partecipato. Poi, cosa fondamentale, è andato bene con gli ascolti”.

In Chiambretti Night il suo ruolo è quello della persona costretta a rimanere a La7 con la gag del collegamento e del “credito esaurito”. A chi è venuta in mente questa idea sicuramente originale?

“Questa idea, come quasi tutte le idee nel programma, è di Piero”.

Come si è trovato con i suoi colleghi al Chiambretti Night?

“Benissimo, ci sono molte persone a cui voglio bene. Lavoro con un autore in particolare, Alessandro Mannucci, da un paio di anni. Con lui ho stretto una forte amicizia. Poi ho parlato a lungo di Phil Spector con Maurizio Arceri, che adoro e trovo molto spiritoso”.

Sarà presente nella prossima stagione di Chiambretti Night?

“Sì”.

Costantino Della GherardescaRecentemente ha iniziato il programma “Wholphin” sulla webtv Bonsai del gruppo Telecom, confermandosi di fatto in una tv di nicchia. Pensa di non sentirsi pronto per le grandi platee televisive?

“Sono onorato che mi hanno chiamato a presentare un magazine di corti cinematografici d’avanguardia. Portare avanti delle nuove idee, in particolar modo con la musica come faccio in altri luoghi, non è sintomo di timore verso la televisione generalista”.

Tra i filmati che propone in questo programma dissacrante, quali preferisce?

“A mio avviso non è dissacrante, è curioso. C’è il corto di un regista se non mi sbaglio svedese, Jonas Odell, sulle “prime esperienze sessuali” che ha vinto l’Orso D’Oro al Festival di Berlino. Ed anche “The Disciple Of DE”, l’adattamento di una storia di William Burroughs ad opera di Gus Van Sant”.

Per concludere, un pensiero per Piero Chiambretti che l’ha voluta fortemente a Mediaset…

“Gli sono molto riconoscente perchè crede in me. Questo, a sua volta, comporta il mio appoggio incondizionale”.

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