Home Alessia Marcuzzi Coca Cola Summer Festival 2014, De Filippi: “Bella commistione tra radio e tv, Marcuzzi più coinvolta dell’anno scorso”

Coca Cola Summer Festival 2014, De Filippi: “Bella commistione tra radio e tv, Marcuzzi più coinvolta dell’anno scorso”

Il bilancio della De Filippi, a poche ore dalla fine delle registrazioni del Coca Cola Music Festival

pubblicato 30 Giugno 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 02:53

Si concludono oggi a Roma in Piazza del Popolo le registrazioni del Coca Cola Summer Festival 2014, l’evento musicale alla seconda edizione (l’anno scorso il nome era Music Summer Festival) prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi e in onda dal 7 luglio in prima serata su Canale 5 con la conduzione di Alessia Marcuzzi, Rudy Zerbi e la partecipazione di Angelo Baiguini. Ed è proprio la Sanguinaria ad aver fatto il bilancio della manifestazione ai microfoni di Rtl 102,5, radio partner dell’evento. La De Filippi ha voluto sottolineare il coraggio degli artisti che hanno accettato di partecipare ad una sorta di gara; infatti con l’hashtag #dilloconunacanzone il pubblico può indicare la colonna sonora dell’estate tra i pezzi proposti dagli artisti sul palco (a parte, c’è la gara tra i giovani, come lo scorso anno).

Secondo me la cosa più bella di quest’anno rispetto alla scorsa edizione è stato che in tanti noti hanno accettato di mettersi in gioco, si sono dati, hanno portato il loro pezzo per questa gara di gradimento del pezzo più amato dell’estate e questa è una bellissima novità perché li ho visti contenti di farlo, non con l’ansia di guardare la classifica con patema d’animo. Secondo me erano contenti, ed è una cosa bella per la musica, perché in realtà questi pezzi sono uno più bello dell’altro, poi il gradimento e chi vincerà è questione di gusto personale. C’è il pezzo di Renga che secondo me è bellissimo, quello di Dolcenera anche è molto bello, non parlo di Emma, Alessandra, Dear Jack, Moreno, perché sarebbe inelegante, anche Grignani è tornato forte, quello di un tempo, e anche Alessia quest’anno è molto più coinvolta dell’anno scorso. Mi sembra una cosa bella che ci sia finalmente una commistione tra radio e televisione, una commistione che abbia un grande senso, perché si aiutano a vicenda. Se non ci fosse RTL 102.5 con questa gara di gradimento e le radio che ti danno anche la classifica dei pezzi più ascoltati, questa sorta di gara non si sarebbe potuta fare.

Secondo la De Filippi gli artisti che hanno composto il cast (pur impreziosito dalle ospitate di Biagio Antonacci e Laura Pausini, a nostro giudizio è leggermente meno clamoroso rispetto a quello dell’anno scorso, quando c’erano anche Eros Ramazzotti, Antonello Venditti, Francesco De Gregori e Gianna Nannini, giusto per fare qualche esempio) hanno accettato lo pseudo-contest perché a fare da intermediario c’è la radio e non la tv.

E proprio perché sono le radio i cantanti hanno un atteggiamento diverso perché non si sentono, cantando i loro pezzi, magari ‘usati’ dalla televisione per fare ‘il sangue’ o l’auditel televisivo. Mi è sembrato che i cantanti avessero il piacere di capire quale era il gusto del radioascoltatore. Spesso a Sanremo non vedi grandi nomi in gara perché alla fine c’è una classifica e per un cantante Sanremo è sostanzialmente una vetrina da cui poi partono il disco e i passaggi radiofonici, e questo è il motivo per cui secondo me hanno accettato di buon grado e si sono divertiti a portare quello che è il loro pezzo dell’estate, ed è molto bello.

A proposito di Festival di Sanremo e di televoto, l’ideatrice e conduttrice di Amici ha notato che “quando fai una trasmissione televisiva non è facile accontentare tutti”:

Anche io quando usavo il televoto avevo chi diceva che il televoto poi non sarebbe corrisposto ad una realtà, da quando ho messo una giuria c’è chi dice che la giuria non è giusta ed era meglio il televoto, quindi è un macello da quel lato lì. In questo caso c’è un’oggettività di dato che è data dalle radio e che nessuno può confutare o su cui può intervenire. Diciamo che, al di là di tutto, i passaggi radiofonici sono scelti da addetti ai lavori che a volte non coincidono nei gusti con quelli degli autori televisivi.

Infine, sulla possibilità che l’evento musicale possa chiudersi all’Arena di Verona, come accadeva con il Festivalbar, Maria ha spiegato che le piacerebbe ma che per il momento non è fattibile, per questioni legate ai budget:

Ho visto Verona con i miei occhi piena e l’impatto è bellissimo, mi piacerebbe. Purtroppo non dipende neanche necessariamente dal dato Auditel, ma da un periodo dell’Italia un po’ in difficoltà in generale, quindi dobbiamo sperare che tutto si riprenda e che si possa andare a Verona.

Alessia MarcuzziMaria De Filippi