Ciao Darwin 7 è il ritorno di un bullismo impunito. Solo Bonolis può permetterselo
Neanche noi possiamo permetterci di stroncare Ciao Darwin. La recensione della prima puntata vinta dai Diversi
L’importanza di chiamarsi Paolo Bonolis. Poter riportare impunemente tette e culi in tv. Poter degradare la figura femminile a colpi di bava maschilista. Poter svilire la guerra sul Ddl Cirinnà in Parlamento a gioco delle parti tra Normali e Diversi, svilendo questi ultimi a fenomeni di baraccone e istigandone la ghettizzazione (o trasformando la presunta normalità in gratuito perbenismo ammantato di ipocrisia). Poter fare la settima edizione di un programma senza cambiare una virgola, mentre la De Filippi si dispera a innovare nel solco della tradizione tutti i suoi marchi. Tanto “lo decido io perché sono il conduttore, cazzarola” (cit.).
Ciao Darwin è tornato come fosse una replica di Mediaset Extra e anche questo è accaduto perché “Paolo Bonolis se lo può permettere”. Paolo Bonolis non è trash, né pecoreccio né volgare, non sia mai detto perché è superiore. Lui sì che si può permettere di dire che “gli altri programmi della tv mica sono vivi” oppure che “questo è peggio di una soap di Rete4”.
Poi c’è l’altra faccia della medaglia. Quando riesci a nobilitare un programma di miserie umane, istinti primordiali e bullismi fomentati ti costringono a rifarlo con la pistola alla tempia. E così Bonolis si conferma un talento talmente indiscusso anche nel ruolo più ingrato: quello di replicante del suo lato peggiore.
Ciao Darwin, in fondo, è tornato con l’impudenza del bullo impunito di sempre della tv commerciale. Domani scopriremo che il lato B di Madre Natura e delle ballerine è stato visto da più di 6 milioni di Italiani e Bonolis avrà ritrovato il suo stadio antropologico di legittimazione contrattuale. Il Direttor Scheri ha già pronto il comunicato trionfalistico.
Ciao Darwin è tornato. Da venerdì 18 marzo arriva su Canale 5 Ciao Darwin 7 – La Resurrezione condotto da Paolo Bonolis con Luca Laurenti.
Il più divertente e scanzonato show-antropologico della televisione italiana, ricomincia, da dove si era interrotto, il suo studio parascientifico alla ricerca delle caratteristiche dell’uomo e della donna del Terzo Millennio.
La selezione, come di consueto, avviene attraverso una sfida semiseria tra due categorie di persone antitetiche l’una all’altra, per fisionomia, stile di vita, usi e costumi, ideologie e professione. Nella prima puntata, a scontrarsi, saranno le categorie dei normali capitanata da Orietta Berti, e dei diversi rappresentata dall’ex gieffina Rebecca De Pasquale.
Tra le prove, atte a definire il carattere dominante di una o dell’altra categoria, ci saranno: “a spasso nel tempo”, (in cui i concorrenti sono magicamente proiettati in diverse epoche storiche), la “prova di coraggio”, il “faccia a faccia”, fino al gran finale, con i quiz all’ultimo respiro dei “cilindroni”.
In questa nuova edizione di “Ciao Darwin” l’iconica “Madre Natura”, depositaria del meccanismo della casualità, si moltiplicherà per 8: ne troveremo una diversa per ogni puntata del programma.
A decretare la squadra vincente saranno, attraverso un telecomando, le 200 persone del pubblico in studio.
In questa edizione di Ciao Darwin saranno presenti i personaggi di “Pupazzo Criminale”, la serie web di Lillo &Greg.
La sigla del programma sarà la storica Matti. Sulle note della canzone, composta e cantata da Renato Zero per Ciao Darwin, il corpo di ballo diretto da Marco Garofalo, danzerà una coinvolgente coreografia.
La regia della trasmissione è affidata a Roberto Cenci.
Ciao Darwin, dove vederlo in tv e in streaming
Ciao Darwin è in onda, oltre che su Canale5, in diretta streaming su www.mediaset.it.
Ciao Darwin | Second screen
Ciao Darwin, in questa sua settima attesa edizione, sbarca anche su web e social con Facebook www.facebook.com/CiaoDarwinOfficial, Instagram @ciaodarwinreal e Twitter @CiaoDarwinReal. L’hasthag ufficiale è #siamotuttimatti.
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