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Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Temi e documentari (della ‘lecture’ di Mercalli)

Luca Mercalli ci racconta lo stato della Terra, tra l’attualità dei cambiamenti climatici e la gestione delle risorse per il futuro del Pianeta.

pubblicato 28 Febbraio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 17:58

Scala Mercalli ha appena chiuso la sua prima, sulle sei previste, puntata ed è tempo di un primo bilancio.

Parto subito col dire che il tema è interessante e gli argomenti di grande attualità: il cambiamento climatico e la gestione delle risorse del Pianeta sono affrontati da diverse prospettive grazie soprattutto ai documentari e all’intervento degli ospiti in studio. Attraverso storie particolari, come quella dei minatori ‘informal’ o le esperienze delle transition town (che meriterebbero una puntata dedicata), si entra nel dettaglio di questioni solitamente trattate con superficialità, ma qui diventano fatti e vite vissute.
Interessante anche l’evocazione del Rapporto sui Limiti dello Sviluppo di Aurelio Peccei, anno di grazia 1975, di cui personalmente non ero a conoscenza.

Significativa poi la scala Mercalli dei danni ambientali, sviluppata su quella ‘omonima’ dei terremoti.

Sembrerebbe tutto perfetto, e invece no. Quella di Luca Mercalli è un’unica grande lezione, con annessa pesantezza da lectio e inevitabile sensazione di maestrino dalla penna rossa (o papillon variopinto). Manca il racconto. C’è solo una lunga lettura (nel senso anche di lecture, all’inglese) da parte del conduttore che deve evidentemente ancora prendere le misure del mezzo tv.

La sensazione è quella di trovarsi in una conferenza monocorde, in cui si cerca di dare ritmo con la costruzione del testo, tra link e citazioni, argomentazioni e collegamenti perfetti in un saggio ma pesanti – e distraenti – in tv. In tv,soprattutto nella divulgazione, pagano la chiarezza e la sintesi: Piero e Alberto Angela docent, sia per costruzione dei programmi che per capacità affabulatoria.

A differenza degli illustri modelli, che riescono a creare attesa stando fermi e modulando con attenzione la prosodia narrativa, Luca Mercalli finisce col parlare tanto, troppo, senza riuscire a conquistare l’attenzione. O meglio ci riesce, ma solo grazie alla decisa collaborazione dell’audience. La motivazione a seguire quindi è determinante: temo che difficilmente qualche ‘studente’ possa fermarsi a sentire la lezione passando distrattamente davanti all’aula. E probabilmente in aula si fermeranno solo i veri appassionati.

In sintesi, e con un pizzico di ripetitiva ridondanza, penso che il programma soffra le conseguenze della conduzione Mercalli e della strutturazione saggistica e non narrativa. Se a Che Tempo Che Fa Mercalli aveva solo 3 minuti probabilmente una ragione c’era. La stessa per la quale a Caroli, lo storico dell’arte della squadra di Fazio, si possono dare otto ore senza temere la noia.

Ma per Mercalli questo è solo l’inizio: per migliorare la sua tecnica c’è qualche settimana. Sarà bene che il prof. segua la lezione di Piero e Alberto Angela per dare un po’ di brio alla sua ‘conduzione’ e per emendarla dalla costante sensazione di trovarsi di fronte a un professorino che fa la ‘morale’ agli studenti.
Non dimentichiamo che il problema però è anche nella strutturazione degli argomenti e nella costruzione della puntata: manca il racconto, la narrazione, il coinvolgimento. Sono argomenti giustapposti, come slide di una lezione. E torniamo sempre lì. L’effetto ‘lecture’ è dominante; se poi ci si aggiunge la ‘sensazione’ che Mercalli si affidi totalmente al gobbo il quadro è completo. E non ci sono lezioni più noiose di quelle in cui il professore legge.

Gli argomenti però ci sono, l’idea è interessante, le cose da raccontare infinite, i consigli pratici altrettanto inesauribili: può essere un’ottima occasione per seminare un pizzico di coscienza eco-sostenibile nei telespettatori. Ma bisogna conquistarli e coinvolgerli. Confidiamo nella seconda puntata, in onda sabato prossimo alle 21.40 sempre su Rai 3.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Diretta

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23.44 E si chiude qui la prima puntata di Scala Mercalli. Si tornerà a parlare di case sostenibili, si andrà in Cina per parlare di emissioni inquinanti e negli USA per il fracking.

23.41 La Transizione cresce intorno al concetto di Resilienza, ovvero un’evoluzione in senso ecosostenibile del principio che indica “la velocità con cui una comunità (o un sistema ecologico) ritorna al suo stato iniziale, dopo essere stata sottoposta a una perturbazione che l’ha allontanata da quello stato” (definizione Treccani).

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23.37 Anche in Italia ci sono Transition Town: la prima è Monteveglio, in provincia di Bologna, dovo si sta costruendo una scuola georiscaldata quindi a consumo energetico Zero. Si sfrutta anche il calore prodotto dalle persone, dai bambini e dagli adulti. La transizione è iniziata sei anni fa.

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23.35 Esiste anche un Brixton Pound, da usare per pagare nei negozi convenzionati, che ha un cambio alla pari con la Sterlina. E’ anche un modo per fare in modo che i soldi restino nel quartiere.

23.30 Tutto diventa risorsa, tutti danno una mano, tutti contribuiscono a ridare vita a rifiuti che hanno nuova vita. E nulla si butta.

23.25 Londra, in pratica, si prepara a vivere come se fosse una grande fattoria. Transition sta proprio per il passaggio dall’energia fossile ad altre forme di produzione e consumo.

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23.23 E conosciamo con le Transition Town come il quartiere Brixton, di Londra. Ad esempio, qui ci sono strade che producono energia e che se la condividono, riducendo consumi e costi.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Tim Jackson e l’economia sostenibile

23.22 “Quando guardiamo al futuro dobbiamo renderci conto che dobbiamo investire nel capitale umano, nelle risorse della manura. Ma ci vogliono governi coraggiosi”.

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23.16 “La crescita è un mantra per la politica. Ma il PIL non è un indicatore di crescita, di felicità, di ecosostenibilità…”

23.14 Per la politica, però, la parola d’ordine è la crescita. Bisogna capire come però… Mercalli l’impressione è che sia quella di aumentare i consumi e riempire le discariche. E via altra citazione per introdurre un economista, Tim Jackson, dell’Università del Surrey dove insegna economia sostenibile.

23.13 Riuso, Riciclo, Ridurre: sono queste le tre R per salvaguardare le risorse e per un futuro sostenibile del nostro Paese. Ma non tutti la pensano così.

23.12 L’Isola di Nahuru, nella Micronesia, aveva degli imponenti giacimenti di fasfati, che servono per produrre concimi. Scoperti, viene svuotata in una 60ina di anni. E ora la popolazione è alla fame.

23.11 Mercalli riesce a citare anche Neruda.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Oro Rosso in Cile

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23.04 In venti anni la quantità di rame estratto è diminuita di più della metà. Non è una questione di esaurimento delle risorse, ma di maggiore difficoltà nell’estrazione. Le vene superficiali sono ormai esaurite. I costi poi sono esorbitanti.

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23.02 E ci spostiamo in Cile per visitare la miniera di rame a cielo aperto più grande del mondo. E siamo nel deserto di Atacama.

23.01 Per una fede di 4 grammi di oro bisogna scavare almeno 2 tonnellate di roccia.

22.57 5.000 Euro alla tonnellata: tanto costa il rame al mercato. Ma ce ne sono anche altri ancor più rari, come il Gallio. Ma prima di tornare a occuparci dell’estrazione del Rame si va in pubblicità.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Bardi e i minerali

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22.53 No, la citazione di Seneca e il modello matematico sulla rovina rapida elaborata da Bardi anche no…

22.52 Si torna in studio con Bardi: “Il problema non è quando finiscono le risorse, è che sono sempre più care… L’Italia spende al netto 100 mln di euro l’anno per importare risorse minerarie”. E quindi sarebbe ora di darsi seriamente alle energie alternative.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Profondo Perù, alla ricerca del rame

22.47 Altri minatori, invece, cercano di risanare i luoghi devastati dai minatori che hanno contaminato l’ambiente. E ripulendo, magari trovano qualche altro minerale prezioso.

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22.43 E a proposito di risorse si va in Perù per seguire i minatori ‘informal’, abusivi, che scavano le rocce alla ricerca del rame, l’oro rosso, sempre più raro.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Effetto Serra e Limiti dello Sviluppo

22.40 In studio Ugo Bardi, del Gruppo di Roma, fondato da Peccei che commissionò al MIT la ricerca sui limiti dello sviluppo. Conclusioni che a 40 anni di distanza si sono rivelate valide, mostrando proprio oggi come la logica del BAU (Business as Usual) ci stia portando a un punto di non ritorno sulla quantità di risorse disponibili.

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22.39 E fino ai primi anni ’70 sembrava che sviluppo e risorse fossero ancora in equilibrio.

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22.36 Già nel 1975 Aurelio Peccei metteva in guardia sull’emissione di gas serra con un rapporto sui limiti dello sviluppo che è stato progressivamente ignorato e screditato.

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22.34 I combustibili fossili sono alla base dei gas serra. Se consumassimo meno energia elettrica ad esempio faremmo già una gran cosa.

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22.32 L’ozono ci protegge come una coperta chimica Se non ci fosse, la Terra avrebbe una temperatura di -18°. E invece riusciamo ad avere una temperatura media di +14°. Non possiamo permetterci di immettere nell’atmosfera più gas serra altrimenti la temperatura media sale e la vita diventa difficile.

22.31 Mercalli cerca di spiegare a noi poveri comuni mortali cosa sia l’effetto serra. Se non prendesse sempre la complanare sarebbe più semplice seguirlo, anche se il tono monocorde è micidiale.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Osservatorio di Jungfraujoch

22.28 Il giorno più caldo all’Osservatorio ha visto la temperatura salire a quasi 13°. Anche lì è arrivato il riscaldamento globale: anche lì si registrano i Gas serra.

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22.25 E’stata costruita nel 1940, in un anno, a quota 3850 mt. Se prima la ricerca era incentrata soprattutto la glaceologia, oggi si studia più la climatologia e la meteorologia.

22.21 E dopo la pubblicità si va all’Osservatorio di Jungfraujoch, in Svizzera. Tutti i rilevamenti sono fatti da strumenti elettronici e si trova nel cuore delle Alpi Svizzere.

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22.18 Dopo un excursus sugli strumenti necessari per misurare i fenomeni climatici, tutti o quasi inventati da italiani, si fa un confronto tra i dati dell’Osservatorio di Moncalieri, di decine di anni fa.

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22.15 Ma vediamo come si è alzata la temperatura media della Terra.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Australia, un continente a 50°

22.12 Con il caldo le alghe si allontanano e i coralli diventano bianchi. Servono leggi. Ma anche controlli. E un pizzico di buonsenso.

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22.10 A rischio la barriera corallina che dal 1981, anno in cui è entrata nel patrimonio dell’umanità, ha perso oltre la metà dei suoi coralli. Vogliamo dire che i fondali vengono dragati per permettere alle navi destinate all’industria del carbone e che i residui vengono sversati sulla barriera?

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22.07 Nel 2014 si è segnato un nuovo record sulle temperature. Siamo arrivati alle città sotterranee, come Coober Pedy, che si sviluppa in caverne sotterranee, con bar, locali negozi, case e anche una chiesa.

22.05 L’inquinamento da Gas Serra ha provocato l’innalzamento delle temperature in Australia, cosa che sta mettendo a rischio la ricca biodiversità del continente. Tempeste, cicloni, incendi… tutto contribuisce a rendere sempre più difficile la sopravvivenza di animali e specie vegetali.

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22.00 Partiamo col Cambiamento Climatico, 10° della scala Mercalli. E andiao in Australia, continente che più di altri sta soffrendo l’innalzamento delle temperature medie causata dal surriscaldamento della Terra.

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | La scala dei pericoli

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21.59 Però per esempio sul Buco nell’Ozono dopo gli accordi di Montreal dei risultati si sono ottenuti. Sulla biodiversità, invece, non c’è niente da fare: una volte estinta una specie è persa per sempre.

21.57 Consapevolezza e azione le parole d’ordine per il futuro. E la Scala Mercalli del titolo è una sorta di adattamento della celebre scala per i terremoti ai problemi ambientali. Anche qui ci sono 12 gradi: i più bassi sono quelli che possiamo attivamente controllare e combattere, altri invece riguardano problemi e dinamiche che si sono attivate e che è difficile fermare.

21.57 Per ora scenografia molto Che Tempo, grafica idem e primi piani insistiti su Luca Mercalli…. che parla, parla, parla…

21.55 Buone notizie: in Danimarca il futuro è già arrivato, visto che ci dà con le energie rinnovabili; è arrivato con le Transition Town, in Africa con le piantagioni che battono la siccità. Insomma, ci viene lasciata un po’ di speranza.

21.53 Una prima clip riassume i temi che saranno trattati nelle sei puntate: in breve l’uomo non rispetta la Terra. La cosa migliore? La voce fuori campo di Giuppy Izzo.

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21.51 Mercalli spiega che il programma va in onda dalla Fao e lascia per un momento la parola a Papa Francesco che alla Fao ricordò come la Terra non perdona. E che stiamo facendo di tutto per distruggerla.

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21.48 Si inizia subito con una nuova notizia: il 2014 è stato uno degli anni più caldi della nostra storia. E oggi termina l’inverno metereologico. Non lo sapevo.

21.48 Ci siamo. Dopo la pubblicità spazio alla prima puntata di Scala Mercalli.

21.35 Ancora Che Fuori Tempo Che Fa….

Scala Mercalli | Puntata 28 febbraio 2015 | Anticipazioni

Debutta questa sera, sabato 28 febbraio 2015, Scala Mercalli, il nuovo programma di divulgazione scientifica di Rai 3 in onda nella prima serata del sabato, subito dopo Che Fuori Tempo Che Fa. Il traino non è causale. Da una parte, infatti, Scala Mercalli torna a occuparsi di ciò che caratterizzò le prime stagioni del programma di Fazio, ovvero l’attenzione al clima come cartina al tornasole delle mutate condizioni del nostro Pianeta; dall’altra recupera proprio uno dei principali collaboratori del Fazio della prima ora, quel Luca Mercalli che nei primi anni fu una presenza fissa accanto a Fazio e che ora conquista un programma tutto suo.

Sei puntate in tutto, realizzate nel Centro Multimediale “Sheikh Zayed” della FAO, per affrontare diversi temi legati alla salvaguardia della Terra e i vari segnali di allarme che la Terra ci sta lanciando. Un modo per conoscere meglio la nostra ‘casa’ e per sgombrare il campo da luoghi comuni, focalizzandosi, senza pregiudizi, su come sta cambiando la nostra vita insieme alle condizioni del pianeta che ci ospita.

Ma vediamo i temi di questa prima puntata.

Scala Mercalli | 28 febbraio 2015 | Temi e ospiti

Scala Mercalli - Prima puntata - 28 febbraio 2015

Che clima ci aspetta domani? E quanto ancora potremo sfruttare le risorse del pianeta che ci ospita?

Questo il tema centrale della prima puntata, intorno a cui si svilupperà il dibattito in studio con gli ospiti e che fungerà da fil-rouge per i vari documentari e servizi trasmessi nel corso della puntata.

In studio Ugo Bardi, docente di chimica all’Università di Firenze, esperto in esaurimento delle risorse, e Tim Jackson, docente di economia sostenibile all’Università del Surrey, in Inghilterra.

Tra i servizi della serata, le conseguenze del riscaldamento della Terra, che vedono molte aree dell’Australia ormai raggiungere i 50 gradi centigradi di temperatura; la carenza di oro rosso, ovvero di rame, con la miniera a cielo aperto più grande del mondo, in Cile, ormai incapace di soddisfare le richieste e il tentativo di un’azienda italiana di scavare un tunnel profondissimo alla ricerca di nuovi filoni da estrarre.

Quindi si va in Svizzera, dove Luca Mercalli ci mostrerà l’Osservatorio di Jungfraujoch, a quasi 3.500 metri di altezza. Infine, ci si sposta a Londra e in provincia di Bologna, aree accomunate dal movimento delle Transition Towns, cui aderiscono cittadini consapevoli impegnati in un futuro più eco-sostenibile.

Scala Mercalli | Come vederlo in tv e in streaming

Scala-Mercalli-logo

Come detto in apertura, Scala Mercalli va in onda ogni sabato intorno alle 21.30 su Rai 3, al termine di Che Fuori Tempo Che Fa. E’ possibile seguire la puntata in live streaming su Rai.tv o recuperarla on demand sullo stesso portale. Si può, inoltre, rivederla grazie al servizio Rai Replay entro sette giorni dalla prima tv.

Scala Mercalli | Second Screen

Scala Mercalli ha una propria pagina ufficiale Facebook su cui raccogliere foto dal backstage, info sulla registrazione del programma e sui temi trattati nelle varie puntate. L’account Twitter è @ScalaMercalli l’hashag, altrettanto semplice, è #ScalaMercalli. Un modo per seguire la prima puntata in tempo reale e commentare in diretta servizi e temi c’è, ovviamente, ed è seguire il liveblogging di Blogo, dalle 21.30 su TvBlog.

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Scala Mercalli – Prima puntata – 28 febbraio 2015