Home Ballarò Maurizio Crozza a Ballarò dell’11 marzo 2014 (VIDEO)

Maurizio Crozza a Ballarò dell’11 marzo 2014 (VIDEO)

Il comico genovese è tornato protagonista nella copertina del talk show di Rai3

pubblicato 11 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:02

La nuova puntata – in diretta su PolisBlog di Ballarò, il talk show di Rai 3 condotto da Giovanni Floris, si è aperta come con la copertina satirica affidata nuovamente a Maurizio Crozza, dopo le due incursioni di Virginia Raffaele che ha vestito i panni della compagna di Silvio Berlusconi Francesca Pascale e del ministro Maria Elena Boschi (con polemiche a seguito).

Il comico ha finto di essere “passato solo per prendere la mia roba”, ma poi si è accorto che la lucina della telecamera era accesa. Da qui è nato lo stupore:

Giova, ma sei ancora lì? C’è ancora Ballarò? Cosa avete ancora da discutere? Pensavo che con Renzi l’ufficio di Ballarò chiudesse. Renzi fa tutto lui, entro sabato finisce la Tav, la scava lui a mani nude mentre i bambini cantano la canzone dei sette nani, domenica fa la quarta corsia della Salerno-Reggio Calabria.

Crozza ha ironizzato su Gianni Alemanno, ospite in studio, chiedendosi cosa rappresenti l’ex sindaco di Roma:

Sì, Alemanno rappresenta Fratelli d’Italia, sempre a pensare ai parenti, eh.

Dopo aver riportato le parole della deputata Giuditta Pini del Pd che ha auspicato che “lo spirito di Lorena Bobbit accompagni chi vota no alle quote rosa” e si è chiesto:

Non si può fare come Grillo, che espelle soltanto?

Crozza ha racconta spontanea di Pierluigi Bersani alla vista delle parlamentari vestite di bianco per la battaglia sulle quota rosa nell’Italicum:

Bersani ha pensato: ‘Porco boia, ragazzi, son di nuovo in ospedale’.

Dopo aver citato la metafora usata dall’ex segretario del Pd, “c’è chi fa il latte e chi fa le uova” che non sembra un attacco a Renzi ma piuttosto “la ricetta del budino”. Infine l’immancabile imitazione di Renzi con citazione di Walt Disney per rispondere alle critiche dopo il no alla parità di genere nella legge elettorale.

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