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Virus, Porro contro le ospitate ‘condizionate”: “Il M5S non vuole Facci? Basta con la censura preventiva da Soviet”

A poche ore dalla nuova puntata del suo talk, Nicola Porro sbotta su FB contro la logica dei ‘veti incrociati’ dei politici sulla composizione dei parterre. 

pubblicato 7 Marzo 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 07:13

“Adesso cari amici di Virus, basta. Con gli stalinisti dell’informazione non si parla e non si concede più nulla. Se vogliono farsi contagiare da Virus lo devono fare alle condizioni di tutti gli altri politici. Nè più nè meno”.

Nicola Porro si serve di Facebook per spiegare agli “amici della rete” cosa sta succedendo dietro le quinte della puntata di Virus di questa sera (che seguiremo live su Polisblog). Se trasparenza dev’essere, che trasparenza sia. E così Porro racconta delle defezioni subite nelle ultime ore dagli invitati della puntata di questa sera. Al centro della vicenda, in un modo o in un altro, ci sono sempre gli esponenti del Movimento 5 Stelle, protagonisti del resto anche ieri sera di un ‘tira e molla’ con Servizio Pubblico.

Stasera, invece, a essere in mezzo all’eterna lotta tra il mondo e il M5S c’è il programma di Rai 2. E vediamo, con le parole di Porro, chi si oppone a chi e perché.

“Scaletta del 7 marzo
Con gli amici della rete non si scherza. E dunque partiamo dalla questione ospiti. Quando giovedì abbiamo fatto il comunicato stampa erano previsti Nunzia De Girolamo di Ncd e Danilo Toninelli del M5s. Entrambi in studio. Accanto a loro Filippo Facci di Libero e il dg di Mac Donald’s Italia, Masi.
Ve la faccio breve.
Giovedì sera si sfila Nunzietta: scusatemi, dice, ma con un grillino non mi confronto.
Lo sapeva da tempo, ma insomma avrà cambiato idea. D’altronde non ho avuto un secondo di esitazione nel rifiutarmi di far fuori, come si dice in gergo, il pentastellato. Primo si rispettano i patti e gli inviti e secondo Toninelli è vice-presidente della Commissione Bilancio e dunque perfetto per commentare insieme a noi le prime mosse di Renzi. Che poi era e sarà il tema della puntata. Insieme alla De Girolamo avevamo peraltro invitato Irene Tinagli di Scelta Civica, super esperta di temi del lavoro che sono poi la ciccia vera della nostra sofferenza sociale.
Insomma il mix era, secondo noi ben confezionato: governo e opposizione, ma sui temi concreti. Non sul bla bla della politica. De Girolamo scortese e insicura, ma tutto sommato eravamo ancora in tempo per rimediare”.

Ricapitolando, la prima scortesia, quindi, arriva ieri da Nunzia De Girolamo, che pur conoscendo bene il parterre prima ha detto sì e poi ha fatto marcia indietro per la presenza di un grillino. Giustamente Porro ha difeso le sue scelte e i suoi ospiti: si sarebbe fatto a meno di ‘Nunzietta’, come la chiama ironicamente. Già questo basterebbe: come dice Porro, gli inviti e gli impegni si rispettano.

Ma non è finita.

“Il colpo di scena arriva a poche ore dalla messa in onda di stasera. Rocco Casalino, il pr del movimento, ci dice che i suoi (sic) non vogliono Facci. Ovviamente sapevano che c’era il giornalista in studio. E ovviamente così come ho difeso il pentastellato dalla De Girolamo, a maggior ragione ho difeso un giornalista indipendente da questa censura preventiva da soviet stalinista”.

Per Porro la misura è dunque colma e si rivolge direttamente al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, del M5S.

“Mi rivolgo al presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, proprio del Movimento Cinque Stelle: ma si rende conto che Virus ha sempre rispettato il pluralismo della politica, ha sempre ospitato i rappresentanti del 5 stelle, anche alle loro eccessive condizioni di ingaggio, non ha mai alzato i toni con nessuno e che deve subire una censura sugli ospiti giornalistici da tenere nel parterre di studio in funzione degli ultimi umori dei suoi rappresentanti? Che cosa avrebbe detto il medesimo Fico se Virus avesse accettato la censura sugli ospiti imposta, che so, da un deputato di FI o del Pd?”

E aggiunge:

“Chieda, il medesimo Fico, come e quanto hanno potuto dire liberamente (come tutti peraltro) i suoi compagni di partito nelle ultime tre trasmissioni? Senza parlare delle due interviste in solitaria che sono state recentemente fatte”.

A questo punto Porro dice basta a questo andazzo: fine della disponibilità, “Basta. Con gli stalinisti dell’informazione non si parla e non si concede più nulla”.

Immaginiamo che ritroveremo a breve Porro sulla lista dei proscritti del blog di Grillo. Ma almeno ha preso pubblicamente una posizione su una situazione che sta diventando, a mio avviso, irritante e a tratti ridicola. Fatto sta che eliminati ‘i dissidenti’ Porro si prepara a una nuova puntata. Di che parlerà? Eccola la scaletta di stasera:

“Passiamo alle cose serie. E dunque delle speranze alimentate dal governo Renzi. Sono ben riposte? Abbiamo uno bellissimo e crudo reportage sulle scuole italiane, quelle che meriterebbero secondo il governo una maggiore attenzione. In effetti vederete che quadro ne esce. E poi sempre sulle scuole un fact cherking un po’ particolare con gli amici di pagella politica: cecheremo di valutare quattro luoghi comuhni sull’insegnamnento in Italia.
E poi un viaggio disincanatato nella calabria dell’ex sottosegretario Gentile e dele famnilgie che contano. A cosenza la ASL vale un miliardo di fatturato e seimila dipendenti, più della Fiat Mirafiori a Torino. E ci stupiamo che lì la politica abbia messo le mani?
Nel pubblico un gruppo di imprenditori, commercianti e artigiani che aspetta da anni di essere pagato dalla pubblica amministrazione. E poi un irriverente approfondimento sui nostri nove diversi sisrtemi elettorali. Chi ci capisce qualcosa è bravo o è D’Alimonte.
Ritorna come promesso il generale Pollari e oggi ci racconta come i servizi abbiano salavato l’Italia dal crescendo di rapimenti e attentati del post 11 settembre. Sgarbi e il suo quadro. E infine l’intervista all’uomo che vende il riso ai cinesi. Il dottor Scotti, che non è Jerry.
A più tardi.”