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Glee 5, Ryan Murphy: “In onda a settembre per volere di Lea Michele”

Ryan Muphy ha parlato di come sarà affrontata in Glee la scomparsa di Cory Monteith e che il telefilm tornerà a settembre perchè è stata Lea Michele a volerlo

pubblicato 20 Luglio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:20

A quasi una settimana dalla scomparsa di Cory Monteith, parla Ryan Murphy, il creatore di “Glee”, la serie tv in cui l’attore ha recitato fin dalla prima stagione. Murphy ha ammesso di non avere ancora le idee molto chiare su come gestire la scomparsa di Monteith all’interno dello show, e che la decisione di posticipare la premiere di una settimana, invece che aspettare qualche mese, è stata presa dopo aver parlato con Lea Michele, interprete di Rachel e fidanzata di Monteith nella vita reale:

“Sono acque sconosciute per me. Avevamo opinioni diverse. Potevamo rimandare le riprese fino a novembre, gennaio. Ma alla fine abbiamo deciso di iniziare a girare con qualcosa che avevamo appena scritto. Avevamo scritto due episodi sui Beatles a maggio, avevamo lavorato a quel tributo per quattro anni. Abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per tutti tornare a lavorare ed avere due consulenti del lutto per due settimane sul set. Ma non abbiamo preso nessuna decisione senza consultare Lea. Io e Brad Falchuk abbiamo parlato con lei e le abbiamo chiesto cosa volesse fare. Abbiamo pensato a diverse opinioni. E’ stata così insistente sul fatto che il cast e la troupe iniziasse a lavorare prima possibile così che i conti fossero saldati e la gente si preoccupasse delle proprie famiglie. Cory era molto amato e lei sente che la gente ha bisogno di stare unita in questo momento. Quindi abbiamo seguito la sua decisione”.

La Michele sarà presente fin dalla premiere:

“Sì. Vuole tornare tra la gente. La famiglia di Glee è la sua famiglia. Vuole essere col cast e con la troupe.”

L’autore spiega che anche Finn dovrebbe morire, e quell’episodio sarà un tributo a Monteith. Per farlo, però, ci sarà bisogno di tempo per lavorare al meglio alla sceneggiatura:

“In autunno avremmo dovuto avere quattro episodi, ma non sarà così. I primi due li abbiamo scritti, il terzo parlerà della morte di Finn, ed è un episodio molto difficile da scrivere. Dev’essere fatto con cura e dev’essere veramente un tributo a Cory. Quindi, chi lo sa? Forse aspetteremo a girarlo. Dobbiamo capire come si sentono tutti… Dovremo prendere una pausa dopo l’episodio per riconfigurare la stagione e prenderci cura del cast e della troupe in onore di Cory. E’ semplicemente una fase folle, difficile ed emozionante. Credo che ciò che stiamo facendo sia affrontarla come una famiglia, cosa che questo gruppo è. Lea ovviamente è colpita dal lutto ma è anche una delle persone più forti che conosca. Vuole che la gente stia meglio e torni a lavoro. E’ ciò che faremo”.

L’episodio non aprirà quindi la stagione, non avendo il tempo per scriverlo e realizzarlo, ma Murphy è già al lavoro:

“Sono appena tornato in città dopo le riprese di The Normal Hearth (fil-tv per la Hbo, ndr), ed immediatamente ho avuto a che fare con questa vicenda. Non ho tutte le risposte. Ma voglio che la gente sappia che qualsiasi decisione non è stata presa alla leggera ed è stata una settimana nella quale tutti ci hanno pensato ed hanno voluto prendere la migliore decisione per il cast e la troupe”.

Murphy ha poi parlato della situazione che si era creata sul set (dove i temi forti come il bullismo e la violenza nelle scuole sono sempre stati affrontati con delicatezza) quando la dipendenza di Monteith era diventata molto più grave:

“E’ difficile per tutti, anche per Lea, amare una persona che è dipendente dalle droghe. E’ una cosa con cui abbiamo avuto a che fare per diversi mesi. E’ una malattia e, purtroppo, ha avuto la meglio. Quando abbiamo saputo del suo problema, abbiamo preparato un gruppo d’intervento per lui e Lea si è data da fare al 100% per aiutarlo, dicendogli ‘Guarda, non preoccuparti per il lavoro, ne avrai sempre uno. Non preoccuparti della paura. Non preoccuparti della vergogna. Pensa a stare meglio’. Era come un figlio per me. Era adorabile e dolce ma anche testardo. Mi aspettavo che avremmo litigato. Voleva finire gli ultimi due episodi della quarta stagione, e quando abbiamo scoperto che la dipendenza stava peggiorando ho detto ‘Cxxxo no. Ti mandiamo via per tre episodi. La tua vita è più importante di uno stupido show. Non girerai più. Prenderai un’auto ed andrai a ricevere aiuto ed io, Brad e Lea ce la caveremo’. Pensavo che avremmo litigato. Invece mi ha detto ‘Ok, sono contento che sia finita’. L’ha accettato ed è andato in riabilitazione.

Tutte le notizie dicevano che se la stava cavando. Gli ho parlato, ed era molto grato. Lea è stata importante nel cercare di salvargli la vita e ricevere l’aiuto di cui aveva bisogno e penso che per chiunque sia stato scioccante. Non ho mai incontrato un ragazzo o una ragazza di ventisei anni che ha affrontato così una settimana come quella che è finita. Sono meraviglia. Abbiamo davvero preso le mie decisioni seguendo Lea. Non faremo niente che lei voglia che non si faccia. Organizzeremo un memoriale per la Fox questa settimana, sta organizzando lei”.

Infine, Murphy ha voluto ricordare Monteith come il ragazzo a cui ha dato una delle parti più importanti in “Glee”, con cui ha iniziato questo show ora diventato fenomeno:

“La cosa che mi fa soffrire è l’oscurità con cui ha avuto a che fare, era l’opposto della persona che conoscevo e che ho provato a salvare. La parte di Finn è stata molto difficile da assegnare. La prima volta che ho visto Cory era in un video in cui suonava la batteria con i Tupperware. Ma era nella prima scena di Glee che ho girato. Era nell’ufficio del signor Schue (Matthew Morrison) e lui lo stava incastrando (per convincerlo a far parte del Glee Club, ndr). Era un pilot strano ed era un musical, e nessuno pensava potesse avere successo. Quindi la gente era nervosa, io era nervoso. Mi ricordo alla fine del primo ciak mi ha detto ‘Sarà divertente’ “.

[Via TvLine]