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Olimpiadi 2016: la Rai trasmetterà i giochi di Rio, Sky quelle di Sochi. Mistero sulle Paralimpiadi

I giochi olimpici di Rio dovrebbero andare in onda in esclusiva sulla Rai. La rete di stato, però, non acquista le Olimpiadi invernali e le Paralimpiadi 2016

pubblicato 12 Luglio 2013 aggiornato 3 Settembre 2020 16:37

Come ci ha fatto giustamente notare Carotelevip l’auspicio del presidente del Coni Giovanni Malagò non era rivolto alle Olimpiadi di Rio, bensì a quelle invernali di Sochi. La Rai, dunque, non è riuscita ad accontentare il CONI. Rimane ancora in sospeso la situazione Paralimpiadi.

La notizia dell’ANSA del 3 giugno:

‘Non posso immaginare che l’evento sportivo piu’ importante non venga trasmesso dal servizio pubblico”. Giovanni Malago’, presidente del Coni, commenta l’ipotesi della trasmissione sul canale ‘Cielo’ dei Giochi invernali a Sochi nel 2014. Malago’ esprime ”grande preoccupazione”. ”Spero che i vertici della Rai rivedano la decisione – ammesso sia stata gia’ presa – che rappresenterebbe un clamoroso precedente”, aggiunge. ”Sono sicuro che si trovera’ una soluzione positiva”, conclude

Olimpiadi 2016 alla Rai: è ufficiale

L’accordo Rai-Sky è stato ratificato dal CdA. Confermati i giochi di Rio a Rai, e Sochi a Sky. Non si parla di Paralimpiadi. Non si danno cifre (fonte Ufficio Stampa Rai).

Il Consiglio di Amministrazione della Rai presieduto da Anna Maria Tarantola, riunito questa mattina in Viale Mazzini, ha conferito il mandato all’unanimità al DG, Luigi Gubitosi, di sottoscrivere un accordo, soggetto all’approvazione del CIO, per l’acquisizione da Sky dei diritti degli highlights relativi alle Olimpiadi invernali di Soci 2014 e dell’esclusiva dei diritti delle Olimpiadi di Rio 2016.

Olimpiadi 2016 alla Rai: l’accordo

La notizia. La Rai dal 5 al 21 agosto 2016 trasmetterà in chiaro le Olimpiadi 2016 di Rio come aveva auspicato il presidente del Coni Giovanni Malagò (“Non voglio pensare che il più grande evento del Pianeta non venga trasmesso dal servizio pubblico” via: Il corriere della sera), grazie all’intervento del direttore generale della Rai Luigi Gubitosi che ha concluso nei giorni scorsi un accordo con Sky che deteneva i diritti dal lontano 2008. Oggi il Consiglio di amministrazione dovrà ratificare l’intesa.

I termini dell’accordo. La Rai pagherebbe a Sky 60-65 milioni di euro (anche se La Repubblica parla di 60-80 milioni di euro e Il Corriere dello sport di 50-100 milioni, con la cifra reale più vicina ai cento) per avere l’esclusiva di Rio 2016; Sky, che dopo il dispendioso sforzo di Londra 2012 cambierebbe decisamente rotta, si terrebbe solo l’esclusiva delle Olimpiadi invernali di Sochi (dal 7 al 23 febbraio 2014), che trasmetterebbe in chiaro su Cielo, lasciando alla televisione di stato gli highlight degli avvenimenti principali; la Rai darebbe a Sky numerosi spazi pubblicitari e non cripterebbe il segnale, lasciando anche agli utenti del gruppo satellitare di gustarsi i giochi.

La copertura dell’evento. La Rai trasmetterebbe su Rai 2 (canale ufficiale delle Olimpiadi), RaiSport 1 e RaiSport 2, quattrocento ore di gare (la maggior parte in Alta Definizione) e creerebbe delle serate speciali su Rai 1.

Il dubbio. Secondo il condivisibile ragionamento del presidente del CONI i giochi olimpici devono essere proposti dalla reti dello stato. Mi chiedo: i giochi invernali sono Olimpiadi di Serie B che possono rimanere in mano a Sky? Leggo su Il Messaggero:

A Sky restano anche i diritti dell’Olimpiade di Sochi, che la Rai non ha voluto.

Il secondo dubbio. Le Paralimpiadi 2016 chi le trasmetterà? Leggo sempre su Il Messaggero:

Da capire, dopo questo accordo, che fine faranno i diritti per le Paralimpiadi, un evento che dal 2016 sarà a pagamento e sul quale nessuno vuole investire. Né Sky (che le aveva trasmesse da Londra, ma erano gratis), né la Rai, che non ha abbastanza soldi e quei pochi soldi che ha sono stati investiti tutti sul Brasile per garantire il servizio pubblico in occasione di grandi appuntamenti sportivi mondiali, com’è nei suoi obblighi.

Viva lo spirito sportivo. Viva la televisione di stato…