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Fattore C

Un clone dei pacchi diluito per endovena. Il debutto del Fattore C a cui abbiamo assistito ieri sera non rientra di sicuro tra le performance migliori del Paolino nazionale. Un guru (per quanto valido) reduce dall’esistenzialismo della seconda serata non rinuncia alla sua ampollosa magniloquenza anche di fronte alla vecchia-macchietta, assumendo dei toni troppo altisonanti

11 Settembre 2006 08:47

bonolis fattore c Un clone dei pacchi diluito per endovena. Il debutto del Fattore C a cui abbiamo assistito ieri sera non rientra di sicuro tra le performance migliori del Paolino nazionale. Un guru (per quanto valido) reduce dall’esistenzialismo della seconda serata non rinuncia alla sua ampollosa magniloquenza anche di fronte alla vecchia-macchietta, assumendo dei toni troppo altisonanti e affettati per un game show da sciorinare al popolo. Risultato? Un ibrido a metà tra filosofia spicciola e demagogia retorica – con la solita manfrina dei soldi che possono cambiare la vita di alcuni esponenti della razza umana – che non convince il pubblico alto e annoia le nonne. Bonolis non rinuncia al dileggio del concorrente e allo sfottò alla romana, ma lo fa con un’aria di superiorità, non priva di una velata spocchia, alquanto stridente rispetto allo stile senza fronzoli di una volta. E’ come se Il Senso della vita e il suo percorso morbido gli avessero sottratto quella verve piena di ritmo che faceva dei suoi spettacoli in prima serata dei grandi fenomeni di massa.
Ma, quel che manca più di tutto a Fattore C, è soprattutto il format, derivato da una ruffiana contraffazione dell’Affari tuoi targato Bonolis, a cui l’abbandono dell’esclusiva non era mai andato giù. A confermarlo, con una certa sorpresa, lo stesso Bassetti della Endemol…

“Il programma lo abbiamo venduto alla Rai e sono rimasto sorpreso di vederlo in onda su Canale 5. Se anche il diritto d’autore, il copyright di un format non viene rispettato, la tv diventa una giungla. Almeno avrebbero dovuto cambiare la scenografia, non basta una biblioteca in stile Harry Potter a farci dimenticare Affari tuoi se si lasciano evidenti richiami durante tutta la trasmissione come il tavolo rotondo al centro dello studio, persino il cambio dei busti così come avveniva con il cambio dei pacchi”.

Un programma lento, che non si fa seguire volentieri per la mancanza di un filo conduttore che esuli dalla verbosità del conduttore.
Un non classificato Laurenti. Una trasmissione che sa di C… astroneria.