Home Canale 5 Sabrina Ferilli a TvBlog: “Anna e i Cinque mette in risalto gli affetti. E’ un film delizioso e unico, quasi vintage”

Sabrina Ferilli a TvBlog: “Anna e i Cinque mette in risalto gli affetti. E’ un film delizioso e unico, quasi vintage”

Sabrina Ferilli, a margine della conferenza stampa di Anna e i Cinque intervistata

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pubblicato 6 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:53


A margine della presentazione di Anna e i Cinque – La Nuova serie, la seconda stagione della fiction prodotta da Magnolia in cui Sabrina Ferilli interpreta la tata Anna, TvBlog ha rivolto alcune domande all’attrice. Ci ha raccontato le novità di questa serie e annunciato che a breve sarà di nuovo sul set per il cinepanettone di Natale. Durante la conferenza, il direttore della fiction Mediaset Giancarlo Scheri (protagonista di una nostra intervista domani) ha rivelato che la Ferilli sarà protagonista di un nuovo progetto di lunga serialità realizzato dalla Ares in 6 serate che si inizierà a girare nel 2012.

Seconda stagione di Anna e Cinque. Nella prima interpretava una tata di giorno e una spogliarellista di notte. Quali saranno le novità?

“La prima stagione si chiudeva con il mio personaggio che, su volere dei ragazzi, rientrava nella famiglia Ferrari formata da un papà vedovo e 5 ragazzini e ripartiremo proprio da qui…”

Avrà ancora a che fare con nemiche e nemici? Ricordiamo che nella prima stagione c’era Jane Alexander che ora conduce Mistero.

“Sì, lei è bravissima. Ci tengo a salutarla, quest’anno ha avuto altri impegni e non ha potuto far parte di questa serie ma d’altra parte si era reso necessario raccontare dell’altro. Se vi ricordate mi era stata fatta una guerra incredibile per non farmi entrare nella famiglia Ferrari perchè non mi si riteneva all’altezza di fare ingresso in un clan aristocratico come quello. Ecco, questa seconda stagione parte proprio da qui”.

Cosa succederà?

“I ragazzi arriveranno a Roma ma inaspettatamente. Anna verrà raggiunta da una telefonata sconvolgente, e sarà la madre che ha sempre creduto morta. Per tale motivo partirà per Roma facendo credere ai ragazzi, che lei pensa siano a Milano, che sta per girare una fiction. I suoi figli adottivi si sentiranno spaesati e la raggiungeranno nella capitale con grande sorpresa di tutti dando vita ad una serie di avvenimenti e colpi di scena”.

Sabrina Ferilli Sarà meno commedia e più drammatica questa serie?

“No, ci saranno anche parti comiche. Nello specifico accadranno però a questa famiglia tante cose: momenti difficili che la famiglia vivrà, cattiverie fatte al personaggio interpretato da Pierre Cosso e alcune donne che si metteranno in mezzo cercando di minare l’armonia di questa famiglia”.

Intanto vediamo un cast di ragazzi completamente rinnovato.

“Sono passati tre anni dalla prima stagione ed era necessario avere ragazzi più cresciuti. Questi sono molto ben inseriti perchè, essendo questa una famiglia che parte da Milano, i giovani attori come Alberto Galetti, Aurora sono proprio del nord e hanno quell’accento. Insomma con i bambini è sempre una passeggiata”.

Come si è trovata con loro?

“Benissimo! Poi il regista Franco Amurri, con il quale ho lavorato a Due Imbroglioni e Mezzo, ha sempre lavorato con i bambini e ha fatto una selezione accuratissima”.

Che cosa ha di particolare Anna e i Cinque?

“E’ una storia d’amore, un progetto un po’ vintage che non si trovano più. Mi piacque proprio perchè senza parolacce, senza sesso, con una storia un po’ fannee ma anche di sentimenti. Anna e i Cinque è un film molto prezioso anche per questo aspetto”.

Accennava prima ad una parte comica in questa seconda stagione, un po’ come avveniva con Raoul Cremona nella prima.

“In realtà è un po’ più piccola. Ad un certo momento, nell’arco delle 6 puntate, verrà fuori una soap opera che interpreteremo io e Paolo Conticini e sarà davvero esilarante! Io mi sono davvero divertita a fare quegli spezzoni in cui fingiamo di essere due attori di telenovele sudamericane”.

Ci può raccontare un aneddoto accaduto con questi ragazzi?

“Ma tutti i giorni perchè poi i ragazzini non sono attori quindi effettivamente il nostro diventa un rapporto personale che devi prima gestire e poi portarlo sulla sfera professionale”.

Sono ragazzini da Buona la prima?

“Oddio, ho sempre un po’ paura di quei fenomeni da buona la prima. Loro sono indisciplinati esattamente come tutti e come voglio che siano, così come sono pieni di umanità e sensibilità. Questi sono sempre elementi di sorpresa quando giri. Non sono dei professionisti, sono straordinariamente dei ragazzini”.

anna e i cinque
Questa è una fiction che mette in risalto la famiglia. Qual è la sua opinione sulla famigla in generale viste le molte polemiche sul caso?

“Più che la famiglia mette in risalto gli affetti, i componenti, gli amori, affetto tra fratelli o tra padri e figli. Io credo che la famiglia sia interna. Sarebbe troppo facile pensare che per esserlo basti il riconoscimento ufficiale dell’istituzionalità come papà e mamma. Si è visto che non è così. Famiglia è quella cosa delle persone che portano nel cuore che decidono di farlo, è indissolubile e garanzia di significato nel termine. Che sia di razze diverse, di sessi uguali o diversi o di differenze di età per me non ha nessuna importanza. Ho visto figli venir fuori da famiglie istituzionali mostruosi e figli di famiglie sicuramente fuori da determinate strutture che vorrei fossero i miei figli”.

Per chiudere, per quale motivo bisogna guardare Anna e i Cinque?

“Non bisogna guardarlo per forza, è sicuramente un film delizioso. Particolare e unico”.

E nel prossimo futuro?

“Il film di Natale a Cortina con sceneggiatura di Vanzina, una fiction per la Rai e poi spero presto di poter tornare a teatro”.

mb

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