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Amici 10 e la lezione del duo Maionchi-Platinette

Maionchi e Platinette ad Amici 10 Era in canna ieri, il commento ad Amici 10, ma poi alcuni eventi hanno dirottato l’attenzione del sottoscritto, e così ne parliamo questa mattina.Dunque, sostanzialmente ad Amici accade quel che ci si poteva aspettare: il meccanismo dell’eliminazione cambia – clamorosamente? No, ovviamente, direi – e acquista, tutto sommato, più

pubblicato 19 Gennaio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 09:24


Maionchi e Platinette ad Amici 10
Maionchi e Platinette ad Amici 10
Maionchi e Platinette ad Amici 10
Maionchi e Platinette ad Amici 10
Maionchi e Platinette ad Amici 10

Era in canna ieri, il commento ad Amici 10, ma poi alcuni eventi hanno dirottato l’attenzione del sottoscritto, e così ne parliamo questa mattina.

Dunque, sostanzialmente ad Amici accade quel che ci si poteva aspettare: il meccanismo dell’eliminazione cambia – clamorosamente? No, ovviamente, direi – e acquista, tutto sommato, più senso: i televotanti votano la squadra vincitrice, i vincitori nominano, i perdenti si esibiscono, la commissione decide. Poi, se passano tutti il primo vaglio, la commissione ne butta fuori uno. Funziona, mi pare. Quel che ancora non funziona è il concorrente della squadra vincitrice che si esibisce anche quando tutta l’attenzione è concentrata sul concorrente a rischio eliminazione. E infatti, il “senso” dell’esibizione doppia in questa fase viene spiegato più volte, con una ridondanza che ha dell’assurdo: da Maria a voce, per iscritto sul ledwall, con un crawl. E va be’, è una cosa da mettere a posto.

Per il resto, poche esibizioni nella prima parte del programma, e, globalmente, tanto, tantissimo talk. Tante discussioni. Tanti RVM con studenti contro. Live con docenti contro. Con argomentazioni stucchevoli e rivalità personali e spunti di discussione spesso ai limiti del tedio. Insomma, la componente talk che peggiora, dilaga, si ingigantisce e annoia mortalmente.

Però. C’è un però. Il però è rappresentato dal duo Maionchi-Platinette, che quando possono riemergere dal magma della monotonia degli scontri in studio o registrati, si rivelano una perfetta accoppiata da talent che spezza la monotonia imperante. E non hanno nemmeno bisogno di scritte che spieghino le loro battute.

La Maionchi con le sue sferzate e parolacce, Platinette con quel moralismo malizioso. La coppia può essere dura e tranchant, consolatoria e comprensiva, comica e divertente. Quando la palla passa a loro – troppo tardi – la sensazione è che Maria De Filippi rischi di perdere un po’ il controllo dello schema precostituito. Ma non è un male. Anzi. Funzionano. Danno una sveglia a un mortorio imperante. In un siparietto con una concorrente (Diana) le due “vecchie zie” che parlano anche di menopausa riescono addirittura a tirarle fuori quella voce che non c’era.

Sono fuori dalle dinamiche; ma soprattutto, non si prendono troppo sul serio. Ecco perché funzionano. E, davvero, a parte rarissime perle fra le esibizioni – alla fine uno degli RVM-scontro funziona e fa esibire Francesca in un modo che è, se non altro, rock; poi c’è la solita Giulia – tutto il resto è noia. E allora, spazio a Platinette-Maionchi, e gli altri, che ci credono così tanto, in panca per un turno.

Un po’ di ironia – e di autoironia – non ha mai ucciso nessuno. Nemmeno in un talent. Qualcuno potrà obiettare che c’è il rischio che diventi un altro programma. Rischio? Dopo dieci anni, sarebbe una benedizione.

Amici di Maria De Filippi