Ciao Darwin 6 – La regressione – Puntata del 19 marzo 2010 – Reality contro lavoratori

Mentre scrivo, è in onda la prima puntata di Ciao Darwin 6 – La regressione. Scontro fra titani, visto che in ballo c’è la diatriba, la contesa, la querelle che ormai ci assilla da dieci anni – tanto è passato dalla nascita ufficiale del primo reality show.

Ovvero: Reality contro Lavoratori, come dire: chi ha raggiunto il successo senza saper fare niente e chi invece si fa in quattro per mettere insieme il pranzo con la cena.

Paola Perego è la capitana della squadra di uomini e donne da reality. Claudio Brachino, invece – nonostante la sospensione dall’ordine – è a capo dei lavoratori. Una splendida – come al solito – madre natura di nome Keyla allieta le fantasie degli spettatori che apprezzano il gentil sesso nelle sue manifestazioni più inaudite.

Bonolis è sempre il solito, il che fa del programma un dejavu da un lato – del resto, siamo alla sesta edizione -; dall’altro, regala momenti godibili di televisione e citazioni. Si permette, il Paolino nazionale, di citare Kurt Vonnegut per annunciare la tradizionale prova de La macchina del tempo. Probabilmente, lo fa per un pubblico che – ahinoi – penserà che Vonnegut sia un calciatore del Bayern di Monaco. Ma che importa. Bonolis è Bonolis. E’ una specie di marchio, ovunque vada.

Il momento del confronto fra le motivazioni per cui dovrebbero vincere i lavoratori o i reduci da reality è degno di uno dei peggiori momenti televisivi, se non altro per la qualità delle argomentazioni che vengono proposte: una banalità sconcertante.
Forse l’unica perla la regala – sic – Raffaello Tonon che definisce, in maniera assolutamente condivisibile, la querelle una Guerra fra poveri, visto che la maggior parte dei concorrenti da reality tornerà ben presto nell’anonimato dei lavoratori. Già. E’ esattamente quello, una guerra fra malati di fama.