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Kaiba: l’anime onirico di Masaaki Yuasa

La produzione in corso del nuovo anime diretto da Masaaki Yuasa dal titolo Yojohan Shinwa Taikei mi ha portato alla mente la meravigliosa serie intitolata Kaiba, sempre diretta dallo stesso genio visionario di Yuasa. E’ una storia sci-fi animata da Madhouse nel 2008.Kaiba é affascinante. I personaggi e lo stile ricordano quelli di Osamu Tezuka

pubblicato 2 Marzo 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 18:00


La produzione in corso del nuovo anime diretto da Masaaki Yuasa dal titolo Yojohan Shinwa Taikei mi ha portato alla mente la meravigliosa serie intitolata Kaiba, sempre diretta dallo stesso genio visionario di Yuasa. E’ una storia sci-fi animata da Madhouse nel 2008.

Kaiba é affascinante. I personaggi e lo stile ricordano quelli di Osamu Tezuka e un po’ i tratti di Rintaro, nel film Metropolis (il protagonista ricorda le fattezze della piccola robot Tima), anche se forse i protagonisti dell’opera fantascientifica di Rintaro sono più crudelmente realistici. Narra di un ragazzino che si risveglia senza memoria con un foro che attraversa la sua cassa toracica e un medaglione con una figura di donna all’interno, che non ricordava di possedere. Il ragazzino non parla molto, e ha un tatuaggio formato da tre cerchi che formano un triangolo sulla sua pancia. Il protagonista ha un grande potere. Pian piano si renderà conto che é immortale e ha la capacità fermare o distruggere grandi oggetti con la forza della sua mente. Tuttavia, non é capace di controllare chiaramente queste abilità. Kaiba vuole ritrovarsi, per questo intraprende un viaggio nei meandri di questo futuristico universo entrando nei corpi di svariati soggetti come un cavallo dalla faccia fissa e senza espressione.

Nel corso della storia capiamo di trovarci di fronte ad un mondo in decadenza che, per il benessere di pochi soggetti, sfrutta una particolare risorsa umana, la memoria. Sì, perchè dal corpo degli esseri viventi si può separare la mente e i ricordi possono essere raccolti in una scheda. Per questo i più abbienti, che vivono in eleganti palazzi divisi dai bassifondi dei poveri grazie ad una coltre di nuvole, sono alla spasmodica e continua ricerca di corpi nuovi, corpi belli, mentre i poveri sono anche costretti a vendere i propri corpi e quelli dei propri familiari per riuscire a sopravvivere.

Si tratta di un anime onirico, dalle immagini psichedeliche, dai significati profondi nonostante i disegni abbiano dei tratti infantili, delicatissimo ma dalle tematiche cupe come la sofferenza, la solitudine, il senso della vita. Godetevi uno stralcio del primo episodio. Seguite tutti i video che hanno caricato su you tube. Ne vale la pena.