Home Notizie Marco Marzocca a Blogo: “Se potessi farei solo la radio per tutta la vita”

Marco Marzocca a Blogo: “Se potessi farei solo la radio per tutta la vita”

L’attore e speaker radiofonico tutte le mattine è in onda su Rai Radio 2 con Francesco Vercillo con Soggetti Smarriti, giunto alla seconda edizione.

pubblicato 17 Giugno 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 00:38

Da lunedì 15 giugno i Soggetti Smarriti sono tornati in onda sulle frequenze di Rai Radio 2 per la seconda stagione che andrà in onda durante i prossimi mesi estivi. Il buongiorno si ascolta dalle voci di Francesco Vercillo e Marco Marzocca.

L’attore famoso per i suoi ruoli in numerose pellicole, in serie come Distretto di Polizia, spettacoli teatrali e i suoi irriverenti personaggi portati nello storico Pippo Chennedy Show di Rai 2, passando per L’ottavo nano, Zelig ed altre trasmissioni, ri-presta la sua voce alla radio in un connubio di musica e intrattenimento leggero per iniziare la giornata con una risata.

Da due giorni siete tornati in onda con la nuova edizione. Ascoltando il programma si coglie subito un particolare: in radio ti diverti come un diciottenne.

Io mi diverto come un bambino con i compagni di scuola alle elementari! La radio credo che sia un mezzo eterno perché, a differenza di come stai vedendo col trend della televisione che si sta fondendo con i social e internet, la radio ha una caratteristica unica ed è per questo che sono a favore della radio senza immagini (anche se pure la radio sta strizzando l’occhio ai social perché è il trend del momento, giustamente), ma la radio la si può utilizzare anche facendo altre cose ed è questo quello che la renderà eterna, non tramonterà mai! Fare la radio per me è una cosa bellissima perché arrivi direttamente alle persone senza filtri, lo fa anche la tv, ma fare la radio è come se tu stessi parlando all’orecchio di una persona, quindi c’è più intimità. E per chi fa il mio lavoro, quello dell’attore, è una palestra meravigliosa che ti permette di improvvisare, di giocare.

Una fra le caratteristiche primarie dell’artista è proprio l’improvvisazione, ti sei pure divertito a stravolgere la scaletta del programma. 

Ma sì! Rende bello anche il mezzo, non si butta niente! Ad esempio, tutte le cose pensate per la scaletta di oggi (17 giugno, ndr) non sono riuscite ad andare in onda perché l’ho stravolta veramente. In apertura abbiamo omaggiato i cinema e i teatri che finalmente hanno riaperto (io sono uno che ci vive con il teatro, quindi sono ben felice) e abbiamo aperto in modo divertente e fantasioso poi mi è venuta in mente questa mia polemica sulle parole straniere partendo dalla parola “spoilerare” e l’ho esternata. Da lì sono arrivate una valanga di messaggi e telefonate. Ti dico solo che abbiamo fatto una piccola diretta sulla nostra pagina facebook e ci sono state circa 90.000 visualizzazioni, sono numeri importanti. Quindi vuol dire che quando tu riesci a parlare all’orecchio dell’ascoltatore (quello è lo scopo della radio) puoi sentirti anche libero di interagire con le persone e di far partire degli argomenti che sì, non era previsto, ma magari può interessare sia te che che lo hai tirato fuori, sia al pubblico che ti ascolta.

Un po’ scuola Arbore, insomma. Ma perché avete scelto di intitolare il programma Soggetti Smarriti?

Ci abbiamo pensato tanto. Noi arriviamo da un’altra trasmissione ‘pioniera’ perché è stata una mia idea e che si chiamava Italiani in Continenti (andato in onda dal 2014 al 2018, ndr) e veniva condotto da Francesco Vercillo e Stefano Sarcinelli. Trasmettevamo da 3 posti diversi: io dagli Stati Uniti, Sarcinelli da Roma, e Vercillo da Buenos Aires. Avevo inventato un programma parlando del rapporto degli Italiani con il resto del Mondo. Poi quando si è esaurito il filone di questo programma e ci è stato chiesto di farne un altro che avesse velocità, snellezza e praticità (che è quello che ora si chiede a tutte le trasmissioni radiofoniche) ci è venuta in mente una cosa semplice: partendo dal presupposto che noi ogni tanto ci vogliamo lasciar andare con il pubblico senza prenderci troppo sul serio, a volte ci smarriamo, ci perdiamo come nella vita. Vedi gli ultimi eventi che sono accaduti, avresti mai immaginato di trovarti in un mondo bloccato…?

No, no assolutamente!

Ecco, è una cosa da film di fantascienza, se me l’avessero raccontato 3 anni fa avrei pensato “che serie televisiva è? Così me la vado a vedere!“. Quindi è vero che c’è uno smarrimento generale, quello che viviamo noi e gli eventi che accadono in continuazione e che ci sconvolgono, ci smarriscono. Poi è un grande pretesto, ad esempio se parte il trend dell’improvvisazione e qualcosa non va come tu te l’aspetti, noi facciamo gli smarriti, i finti tonti! Quindi siamo giustificati!

Hai anche una spalla destra, l’abbiamo nominato, Francesco Vercillo. In due avete un compito arduo, quello di mettere il primo sorriso della giornata a chi vi ascolta. Mica roba da poco no?

Esatto! Svegliare gli italiani che vanno a lavorare è un compito che da 20 anni porta al termine egregiamente Il ruggito del coniglio. Quando ci proposero di sostituire anche solo per l’estate questo programma storico ed epico di Rai Radio 2, pensi che ti scontri con un pubblico che è abituato dallo zoccolo duro e che sono abituati a seguire Antonello Dose e Marco Presta e tutti i bravissimi artisti che fanno parte del loro gruppo. Noi siamo solo in tre, abbiamo Simona Banchi che è la grande Raimonda (l’assistente vocale che interviene durante la trasmissione, ndr) ci aiuta tantissimo e ci spezza gli argomenti che si fanno troppo lunghi, quindi con lei mettiamo in piedi un programma che ha l’ardire di competere con Il ruggito del coniglio ma… devo dirti la verità: io prendo le cose della vita sempre con grande entusiasmo, non mi sono lasciato intimorire da questa cosa.

Quindi nessuna paura della troppa responsabilità…

Esatto! E il pubblico ha risposto alla stragrande perché ci adorano! Ci aspettavano! La prova è quanti messaggi e quante telefonate arrivano. L’unico problema che mi dispiace molto è che tante sono le persone che scrivono, ci vorrebbe un programma di 12 ore per nominarli tutti. Me ne rammarico, vorrei dare più voce a tutti, almeno citare. Cerco di fare il possibile però il tempo è quello che è. Ma la soddisfazione che ci dà il pubblico di Rai Radio 2 è veramente unica.

Però 2 ore e tre quarti non sono neppure poche…

All’inizio ho pensato “Mamma mia”, poi ci siamo resi conto che se il programma viene preso con serietà, ti affidi al tuo bagaglio culturale, la tua gavetta e tutto quello che ti permette di saper improvvisare poi ti ritrovi sul campo e la meraviglia è che, dopo aver preso le misure capendo come funzionava il pubblico di Radio 2 ti dico la verità, arrivo alla fine che mi sembra siano passati solo 10 minuti. Gli aspetti che ti posso dire di questa trasmissione sono solo positivi.

Marzocca parla soddisfatto della sua esperienza radiofonica e si lancia in una confessione:

E’ veramente bello, guarda ti faccio questa dichiarazione: se potessi farei solo la radio. Io faccio teatro, televisione, cinema, fiction però se venisse uno che mi garantisse la possibilità di mantenermi facendo solo la radio, io farei solo la radio perché mi piace da morire!

Chissà, il direttore di Rai Radio 2 (Paola Marchesini) potrebbe anche leggerti e chissà, da cosa nasce cosa.

Ecco, magari un giorno saremo promossi anche noi e faremo un programma tutto l’anno, si vedrà…

Soggetti Smarriti usa l’arma della spontaneità, Marzocca ci spiega qual è la ricetta che fa funzionare la macchina del programma:

Abbiamo fatto una cosa semplicissima, la trasposizione di quello che accade nella vita normale. Quando noi ci incontriamo per preparare la puntata avvengono gli stessi battibecchi e le stesse battute che avvengono in diretta, quindi quando riesci a portare un pezzo di vita attraverso le onde radio e nelle case della gente, le persone non possono fare altro che identificarsi. Non parliamo nemmeno di calcio e di politica perché non se ne può più.

E se arriva la telefonata dell’ascoltatore che entra in un argomento scomodo? 

Quando prendiamo le telefonate non sono mai filtrate, arrivano così come vengono. La tua capacità sta nel saper guidare l’ascoltatore che chiama verso l’argomento di cui stiamo parlando. Capità però che ci siano quelli che chiamano e ti dicono cose non hanno niente a che fare con il tema o ti dicono riflessioni. Noi possiamo affrontare i problemi della vita di tutti i giorni, e certamente la politica è una grande fetta importante dell’attualità, ma la nostra attualità è altro: sono gli amici, i parenti, il problema col figlio, l’adolescenza, l’anzianità che arriva. Se noi cogliamo questi aspetti rispettando il buon gusto e l’educazione hai fatto bingo!

Marzocca apre una parentesi per il potere della parola in radio è sempre più importante e, quanto mai, moderno:

La musica per la radio è importante, ma non è più importante come prima perché prima la musica la sentivi prevalentemente alla radio. Oggi quando ascolto io la radio, l’ascolto per sentire un programma che mi fa compagnia ed è molto moderno. La cosa più moderna di questo momento è che la musica è diventata un contorno al programma. E’ molto più importante quello che dici che la musica che mandi.

A Soggetti Smarriti ci sono anche due giochi, uno in particolare si rilega anche alla storia della Rai, ce li vuoi descrivere?

Intanto è un modo in più per interagire con il pubblico. Un gioco è una mia idea, quella del concorso fotografico alla radio, quando l’ho proposto mi hanno detto “ma tu sei scemo?” invece funziona tantissimo perché ci sono i social, sennò non avrebbe motivo di esserci. Quindi, visto che dobbiamo comunque coinvolgere i social cosa si fa? Ne abbiamo approfittato e non poteva non funzionare. Rispondono tutti benissimo. L’altro gioco (RicordeRai) prende spunto da un mio programma televisivo che ho ideato e che sto realizzando anche quest’anno per Rai Premium che si intitola Allora in onda (trasmissione che riscopre i grandi sceneggiati Rai e che – ci annuncia – tornerà a fine ottobre per una seconda edizione di 6 puntate, ndr). Prendiamo ognuno dei programmi storici Rai, li andiamo a riscoprire con una scheda ma è comunque sempre un pretesto per giocare con gli amici che stanno a casa.

E poi ci sono i tuoi cavalli di battaglia, i tuoi personaggi. Quest’anno sei sul pezzo con il notaio Marzocca che stavolta si occuperà di regolare il distanziamento sociale.

Il notaio è nato nel 1997 al Pippo Chennedy Show, quindi torna a seconda dell’uso. Incarna quelli che sono preposti a far rispettare le regole quindi torniamo al discorso dell’attualità, ovvero di come un personaggio datato può tornare moderno. I miei personaggi li porto sempre dietro, perché per ogni occasione possono sempre servire per movimentare l’ambiente.

Hai detto che il tuo programma Allora in onda sta per tornare. Ma ci sono anche altri progetti in vista?

Ce ne sono tantissimi ma c’è un mondo che è strapieno di concorrenza, quindi io propongo sempre. Ho un film nel cassetto da anni, il film di “Ariel”, una commedia per famiglie. Ho una fiction grossa di lunga durata, quelle da 12/13 puntate. La propongo ovunque, per scaramanzia non dico nulla. Speriamo chissà. L’anno scorso ho messo in scena con Leonardo Fiaschi uno spettacolo teatrale negli Stati Uniti perché io vivo là, ma lavoro in Italia. Ora sto cercando di distribuirlo. Avevamo una tournée teatrale con Stefano Sarcinelli e Leonardo Fiaschi per una commedia che si intitola Due botte a settimana, abbiamo fatto alcune date ma poi ci hanno chiuso i teatri, quindi il nostro augurio è quello di tornare a teatro. Poi mi piacerebbe fare cinema…

…La radio!

Sì! Al miglior offerente (ride, ndr). La radio sta in pole position! Se mi vogliono io la farò ancora con grande gioia e grande piacere. Ho iniziato a fare radio proprio a Radio 2.

E ti trovi bene?

Sì, ormai sono passati 20 anni da quando ho fatto la prima esperienza in radio con Fiorello. Il funzionario di allora mi chiese “Ma ti andrebbe di fare qualcosa?” e iniziai a fare piccoli passi fino ad arrivare a fare l’autore di un programma come Pic Nic con Max Tortora e Vercillo dove l’ho conosciuto e abbiamo cominciato a prendere confidenza artisticamente.

In conclusione, vuoi dare appuntamento a modo tuo l’appuntamento ai lettori di TvBlog per Soggetti smarriti?

Ai lettori di TvBlog ricordo che mentre si sfoglia un blog o qualsiasi altra pagina virtuale, il modo migliore per condire questo momento di relax è ascoltare un po’ di radio e nello specifico se lo fate la mattina, in questo periodo estivo: Soggetti smarriti, Radio 2, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 7:45 alle 10:30.

Grazie mille!