Home Nove Coronavirus, Valentina Petrini conduce Fake da casa sua: “Cerchiamo di tenervi compagnia” (Video)

Coronavirus, Valentina Petrini conduce Fake da casa sua: “Cerchiamo di tenervi compagnia” (Video)

Il coronavirus non ferma Fake. Valentina Petrini conduce il programma dal salotto di casa: “Vivo a Roma e sono incinta alla trentaquattresima settimana”. Bertolino in studio a Milano lancia una frecciata a Fiorello e Amadeus: “Restano a casa, ma col bonifico di Sanremo”

pubblicato 12 Marzo 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 04:57

In onda da casa sua. E’ accaduto a Valentina Petrini che mercoledì ha condotto Fake-La Fabbrica delle notizie dal salotto della propria abitazione romana.

Se L’Assedio aveva in precedenza alzato bandiera bianca, così non è stato per il programma ‘anti-bufale’ di Nove, capace di far convivere cinque persone in contemporanea. Oltre alla Petrini c’erano infatti Luca Sofri (pure lui a domicilio), Paolo Attivissimo (da Lugano) e, negli studi di Milano, Enrico Bertolino e Matteo Flora.

In apertura di trasmissione, è stata la stessa giornalista a raccontare “l’ansia ed il panico” che hanno attraversato la redazione negli ultimi giorni: “Siamo una piccola squadra che cerca di tenervi compagnia. Quando sabato la situazione è precipitata è stato complicato decidere cosa fare. Se andare in onda o no  e come andare in onda. Io vivo a Roma, sono incinta alla trentaquattresima settimana. E’ importante ascoltare la voce di chi ci dice di restare a casa e ci è sembrato un messaggio importante quello di andare in onda da casa: continuiamo la nostra vita ma nel rispetto delle regole”.


Nel corso del programma c’è stato anche spazio per una frecciata ironica di Enrico Bertolino rivolta ai vip protagonisti della campagna social #restiamoacasa:

“Mi associo, va bene. Ma quando l’ho vista fare ai miei amici, Fiorello e Amadeus, il primo pensiero è stato: sì, resto a casa, però mi è arrivato già il bonifico di Sanremo. Posso stare qua bello seduto, in una casa dove sento la voce della moglie che fa ‘vieni ad apparecchiare’ e sembrano a Versailles. Io invece mi metto nei panni di uno che non sa se gli arriva il prossimo stipendio e vive nel bilocale con l’angolo cottura dove mentre sta parlando gli bruciano le chiappe perché sta bollendo l’acqua o ha il figlio sotto la scrivania che gli stacca la connessione”.

Al di là di qualche inconveniente tecnico, la puntata ha superato brillantemente l’esame a dimostrazione di come la televisione possa comunque ingegnarsi di fronte ad uno scenario inimmaginabile fino a tre settimane fa.

Nove