Home Rai e Fazio, guadagni e polemiche: l’AD Salini risponde sui costi di Che Tempo Che Fa

Rai e Fazio, guadagni e polemiche: l’AD Salini risponde sui costi di Che Tempo Che Fa

Fabio Fazio preannuncia una risposta ufficiale sua e della Rai all’inchiesta realizzata dal Sole 24 Ore sui bilanci della produzione di Che Tempo Che Fa.

pubblicato 2 Dicembre 2019 aggiornato 30 Agosto 2020 10:34

 

UPDATE: come annunciato da Fazio, è arrivata una nota dall’AD Fabrizio Salini.

“L’articolo di sabato 29 novembre del Sole 24 Ore su “Che tempo che fa” riporta i dati economici relativi alla scorsa stagione  nella quale, il programma di Fabio  Fazio  si è aggiudicato nella fascia di prime time  ben 31 serate su un totale di 32 andate in onda. Sia nella scorsa stagione che in quella attuale su Rai2, il programma ha sempre illuminato e rafforzato il canale che lo ha ospitato.  “Che tempo che fa” per la Rai  rappresenta un asset strategico  di primaria importanza, sia riguardo al suo contenuto editoriale, sia rispetto all’eccellente rapporto tra risultati conseguiti e costi sostenuti per la sua realizzazione”.

Una risposta che non entra però nel merito dei costi, dei contratti e degli accordi economici tra Rai e L’Officina. Nessuna specifica sugli introiti pubblicitari, che più volte si è dichiarato coprono i costi di produzione, nessun dettaglio sui costi di produzione. Non proprio una risposta ‘a tono’ con i contenuti dell’articolo del Sole e delle successive polemiche.

Rai e Fazio, guadagni e polemiche: “Spiegheremo bene tutto”

“Non bisogna credere a tutto quello che scrivono i giornali… Quello che guadagno non è quanto costa l’intero programma, è un’altra storia. Domani la spieghiamo bene… Stasera è venuto qui anche il Direttore Generale Rai e mi ha detto ‘Domani ci penso io a spiegare tutto'”

Così Fabio Fazio entra, tangenzialmente, nella ‘nuova’ polemica sui suoi guadagni e sui costi di Che Tempo Che Fa, tornata in auge in queste ultime ore a seguito di un articolo de Il Sole 24 ore sui bilanci de L’Officina srl, che produce il programma (ora) di Rai 2. Stando ai dati pubblicati da Gianni Dragoni, la società – nata nel 2017 e compartecipata al 50% da Fazio e da Magnolia – avrebbe “triplicato il suo fatturato, passato da 3,83 milioni a 11,05 milioni di euro nel 2018”, ma ad aver attirato l’attenzione è stata la cifra indicata come costo complessivo della scorsa stagione del programma.

“Da quanto ha reso noto la Rai o è trapelato sulla stampa – si legge nell’articolo – oltre al compenso di 2,24 milioni annui pagato a Fazio, la Rai versa a L’Officina per l’appalto di produzione altri 10,64 milioni all’anno […] cifra della prima stagione 2017-2018; per il 2018-2019 si è parlato di 9,6 milioni […] somma che include 704.000 euro annui per i diritti del format che spettano a Fazio. Il costo totale per la Rai però […] arriva a oltre 18,3 milioni l’anno (dunque 73 milioni per quattro anni). Perché comprende ancora i costi di rete a carico della Rai per 5,4 milioni all’anno: 2,8 milioni per scenografia, regia, redazione, acquisto diritti di filmati e foto; più 2,6 milioni per costumi, trucco, riprese, servizi in esterna e simili. Nel complesso è stato calcolato che, fino alla stagione 2018-2019, il programma di Fazio è costato alla Rai circa 410mila euro per ciascuna delle 32 puntate in prima serata e poco più di 160mila per ciascuna delle 32 in seconda serata”.

Il primo a commentare, come spesso accade per i fatti Rai, è stato il segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi (Italia Viva)  con un post pubblicato su FB nel quale si augura una reazione della Corte dei Conti.

Da qui la decisione della Rai di reagire: immaginiamo che arrivi un comunicato da parte dell’Azienda per chiarire costi, voci di bilancio, accordi e contratti.

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