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La Repubblica delle Donne con Chiambretti: conferenza stampa in diretta

La Repubblica delle Donne, la nuova edizione con Piero Chiambretti. Tutte le novità.

pubblicato 25 Novembre 2019 aggiornato 9 Novembre 2020 14:43

Riecco La Repubblica delle Donne, su Rete 4. Da mercoledì 27 novembre Piero Chiambretti tornerà a raccontare l’attualità con l’ironia che lo contraddistingue. Alla corte di Pierino la Peste tornerà Cristiano Malgioglio, ma anche Iva Zanicchi e Lory Del Santo. Previste anche delle novità: i rumors hanno parlato di Antonella Elia e Valeria Marini. Oggi, durante la conferenza stampa di presentazione, scopriremo tutta la verità.

  • Sta per iniziare la conferenza stampa.

  • Chiambretti: “Mi avrete riconosciuto, sono Vincent Bollorè, ma sono in silenzio stampa. Questa non è la Presentazione dei Palinsesti, che conduco ogni anno, ma la conferenza de La Repubblica dellae Donne. Torniamo a Milano. Il nostro programma è leggero ma non stupido. Un programma che vuole parlare di donne, il motore trainante del nostro pianeta. Abbiamo fatto bene a puntare sulle donne perché lo scorso anno il programma è andato bene”.

  • “Squadra che vince non va cambiata. Lavoreremo nel segno della continuità, con qualche variazione che abbiamo deciso in questi mesi tra uno slittamento e l’altro. Queste variazioni serviranno per rafforzare la squadra. Non parlo di novità altrimenti scrivete: ‘Tutto qua?'”.

  • Tiziana Catalano, la “signorina buonasera”. Valeria Marini: “Interpreta il ruolo dell’ultima diva. Non c’è nello showbiz italiano una donna delle sue misure. Sarà la nostra soubrette”. Iva Zanicchi: “Lei è molto ambita da tutti i programmi di Rete 4. Allora l’abbiamo presa in esclusiva e cercheremo di vederla solo qua”. Antonella Elia: “Qui a Mediaset ha lavorato con il grande Mike. Ritorna alla ruota della Fortuna: speriamo che sia la sua e la nostra”. Francesca Barra: “L’altra metà del marito. Qui la vediamo sola, perché su Instagram la vediamo . Farà una rassegna stampa, ovviamente a modo suo”. Lory Del Santo: “L’abbiamo riscoperta come regista. Quest’anno compie 5 anni dalla prima edizione. Ripercorreremo i pregi e difetti di The Lady, una serie così iconica”. Arcidiacona Longhitano: “Non parteciperà a tutte le puntate perché la Chiesa non glielo permette. E’ un prete ortodosso, sposata e con un figlio”. Malgioglio: “E’ mia sorella”.

  • Un ragazzo del Bangladesh: “L’ho conosciuto in un ristorante di Torino. Dovrò tenere d’occhio Malgioglio. Ti giri ed è dalla Berlinguer, ti giri ed è su Canale 5, ti giri ed è al supermercato”.

  • Massimo Lopez sarà il presidente della Repubblica delle Donne, interpretando la Monaca di Monza con i baffi. Lidia farà delle installazioni e interpeterà la bellezza in modo sempre diverse. Le Apassionante, tre soprano che reinterpreteranno le canzoni degli ospiti (“Che cercheremo di ridurre al minimo, perché non se ne può più degli ospiti”). Anche Ubaldo nel cast, è un cromatologo, che cercherà un compromesso tra energia e pittura. Trilly è una ballerina.

  • “Cercheremo di fare un programma artigianale”.

  • Vittorio Feltri entra nel cast del programma: “Questa è l’unica trasmissione dove è fisso, perché è un po’ ovunque. Il gioco è vedere quanti minuti resterà seduto nella sua poltrona. La rubrica avrà una rubrica: la posta del cuore. Credo sia la persona più adatta per parlare d’amore”. Alfonso Signorini nel cast: “Cercheremo nel corso delle tante puntate che, speriamo, Piersilvio ci sarà fare. Quando inizierà il Grande Fratello noi faremo una seconda lettura e cercheremo di fargli dire tutto quello che non può dire di là e che cerchiamo di fargli dire per fargli andare via da là”. Nel cast anche Drusilla Foir, Katia Follesa, Rosalia Porcaro.

  • “Se faccio un calco di quanto ci costano… però li abbiamo presi a poco, perché lavoriamo per le news. Siamo riusciti ad averli tutti a prezzi stracciati”.

  • Il cinghiale sarà un mascotte del programma: “E’ Ale, il cinghiale che si è perso tornando a Roma”.

  • “Il mondo salverà la bellezza? La bellezza è una cosa meravigliosa e la si può considerare in molti modi diversi. Sulla Treccani vuol dire ‘qualità di cuò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito’. Ci sono tanti modo per sentirsi belli. Io preferisco la bruttezza, perché non svanisce nel tempo”.

  • “La nostra sarà una compagnia stabile. Gli ospiti sono decisivi per lo sviluppo della puntata”.

  • Le Gemelle Kessler saranno le ospiti della prima puntata. Ci sarà un cameo di Pippo Baudo in collegamento da Roma, che interagirà con le Gemelle.

  • “I telemorenti si sono ridotti. La scelta è diventata vasta. I social, a partire da Facebook a TikTok, hanno catalizzato l’interessei dei giovani che diventano protagonisti, loro malgrado, che li fanno diventare noti e ricchi. Senza passare da capostruttura o altri problemi che noi dobbiamo subire ogni giorno. Noi seguiremo la vita degli altri attraverso i social: i ragazzi non guardano al futuro, guardano solo a Instagram. Cerchiamo di incarnarci nella vita degli altri, che sono più fortunati di noi, spesso senza motivo”.

  • Ci sarà una rubrica dedicata a Instagram con protagoniste le donne più seguite su Instagram, intitolata La Vita degli Altri: “Noi seguiremo la vita di alcune di queste, come la Leotta o Giulia De Lellis. Ma seguiremo anche la vita dei nostri personaggi del cast, come la Barra e Malgioglio. Guarderemo dal buco della serratura. Ma ci sarà anche un borsino settimanale con quelli che salgono e quelli che scendono, con i motivi per cui salgono e per cui scendono”.

  • “Una missione la televisione ce l’ha sempre. Noi vogliamo aiutare un teatro che nel 2020 potrebbe chiudere: il Teatro Margherita, quello che tutti conosciamo come il Bagaglino. Sapete che è di proprietà della Banca d’Italia. Ecco, la Banca d’Italia si è stancata e vuole vendere all’asta il teatro. E’ chiaro che potrebbe diventare una salumeria. Noi ogni settimana cercheremo di sensibilizzare la vendita o la difesa di questo teatro”. Valeria Marini sarà la madrina di questa campagna.

  • Sebastiano Lombardi, direttore di Rete 4: “Ricordo l’ansia e l’allegria prima di dare il via alla nuova Rete 4. Era il punto di arrivo di un processo durato un anno e mezzo, iniziato quando Persilvio aveva deciso che il tasto 4 doveva tornare a essere importante. Non si poteva più tornare indietro. Nel 2010, quando è partito Quarto Grado, avevamo 0 ore di produzione. Nel 2020 ne avremo 200. Siamo passati da una rete famosa per i film e le soap, a tutt’altra cosa. Questo passaggio è stato un segno di maturità editoriale. Non è mai accaduto nella storia a passare da una rete con poco prodotto a una rete accesa sette giorni su sette. Noi sapevamo di esporci a delle critiche, sapevamo che non sarebbe stato facile. Noi abbiamo detto sin da subito che non avevamo come competitor La7. Noi volevamo tutti i colori della generalista, come la soap e la divulgazione, volevamo essere popolari e autorevoli”.

  • Il trend di Rete 4 è in costante crescita, anche in prime time. Lombardi: “Il futuro della tv generalista è l’autoprodotto, Piersilvio l’aveva già capito. La critica non è stata tutta positiva con noi: hanno scritto ‘esperimento fallito’, ‘Rete 4 ci prova ma non ci riesce’. Nella primavera del 2019 siamo arrivati al 4,4%, per noi era già un grande successo. Ora siamo arrivati al 5% di media. Quel tasto 4 non diventa un tasto che si può saltare, ma diventa una rete accesa con cui fare i conti. C’è stato un 30% in più sugli individui, ottenuti su tutti i pubblici. Ci siamo aperti ad altri pubblici, con una crescita nel pubblico con la media superiore e sui laureati. Significa che Rete 4 ha continuato a fare il proprio mestiere, e finalmente si è accorto di noi anche chi fingeva di non conoscerci”.

  • “Rete 4 è in crescita, La7 no. Ci dispiace. Il lavoro che abbiamo fatto non è stato soltanto di programmazione strategica, ma è stata una cura ossessiva e maniacale su tutto. Dalla linea editoriale al quadro luci che si vedeva in un’inquadratura alle spalle di un conduttore”. Nell’access Stasera Italia ha preso lo 0,7% in più di share. “Rete 4 supera La7 54 volte su 77. Porro batte 12 volte su 12. Del Debbbio 10 volte su 11. Quarto Grado 10 volte su 10. Giordano 9 volte su 11”.

  • Chiambretti: “Adesso tocca a me fare questi dati, sono spaventato. Cito Woody Allen, che diceva: ‘Quando i miei film non incassano, vuol dire che ho fatto un buon lavoro'”.

  • Chiambretti su Greta: “Fino a prova contraria, è una donna. Che piaccia o non piaccia è al centro della discussione globale. Credo che debba essere annoverata tra le donne delle Repubblica. Non abbiamo una posizione politica, ma semplicemente una posizione”.

  • “Valeria Marini sarà una cavia. La televisione è fatta di memoria: non c’è programma che non attinga alla memoria per creare un effetto nostalgia in chi guarda. Io stesso preferisco i miei programmi del passato, perché eravamo più giovani e belli. Lei sarà qui, ma contemporaneamente nel Bagaglino degli anni Novanta. Ripercorrerà i successi delle sue performance al Bagaglino, dove è stata star”.

  • La bellezza ha la pelle nera? “Anche senza fare della politica, si fa della politica. La prima puntata l’ho voluta dedicare alle pelle, che è una forma di bellezza. Vorrei fare un programma di assoluta evasione. Ma nella leggerezza ci può essere la profondità. La seconda puntata sarà dedicata a un abbraccio, la terza a Dalidà. Le forme di bellezza sono innumerevoli. Non c’è l’intento di fare politica, ma non si può non farla”.

  • Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne. “La data di partenza di programma non credo che abbia tenuto conto di questa data importante. Certamente la violenza sulle donne è un tema affrontato, e lo affronteremo con le Kessler. Si può essere tromboni, disincantati… ma non si può non parlarne”.

  • Il pubblico in studio sarà composto da sole donne.

  • Che fine ha fatto Alda D’Eusanio? “Noi apriamo la porta a tutti, ma ha scelto Barbara d’Urso. E’ nel cast di Barbara”.

  • Carlo Freccero ti ha corteggiato? “Non c’è mai stato un vero e proprio rapporto professionale. Io sono sotto contratto con Mediaset ma sono anche una persona con stile. Non prenderei contatti con un’altra realtà. Mi definisco, senza falsa modestia, un brand che non poteva andare d’accordo con questa logica commerciale. Il tipo di televisione che faccio è sempre la stessa: infatti vi chiederei di non scrivere ‘ah ma è il programma dell’anno scorso’, perché è quello dell’anno scorso. Mi ritengo fortunato di poter lavorare qui, perché riesco a fare programmi che non seguono il corso della linea che una rete commerciale deve avere. Non credevo, nonostante tutto, di rimanere qui 10 anni”.

  • “La televisione è cambiata tutta e bisogna stare attenti a non perdere le proprie caratteristiche. Ma neanche si può essere ottusi: bisogna scrivere e disegnare delle cose che non siano utili solo al tuo egocentrismo. E’ cambiata la televisione, ma sono cambiato anche io. La televisione tra 10 anni fa e oggi, è che prima si sperimentava in toto un programma. Invece oggi si cerca di mantenere una posizione con un programma già conosciuto andando a cambiare i dettagli. Io vorrei non cambiare nulla per cambiare tutto. Ho preferito non cambiare l’impianto perché sono convinto che rassicurare il pubblico, soprattutto in prima serata, è fondamentale. La sperimentazione si può fare in seconda serata. Infatti se notate tutti i programmi propongono una versione edulcorata nella prima parte, per poi spingere tantissimo nell’ultima parte, manco fossero Rocco Siffredi”.

  • Ci sarà una prima parte fino al 2019, poi ripartenza a gennaio con una pausa per Sanremo, in onda fino ad aprile.

  • “Le nuove leve? La maggior parte nascono sul web. Sono influencer, sono blogger, che hanno grandissimo seguito nei loro profili. Ma mettere in scena dei giovani non significa fare una televisione giovane. Prima o poi, le persone che abbasseranno l’età media delle persone ci saranno per forza. Nella seconda puntata sarà Rima, una 19enne che fa la modella senza gamba. Non faremo un programma strappalacrime con lei, semplicemente verrà a dirci che da quando è senza gamba lavora più di prima. Ma non guardiamo la carta d’identità di chi viene, l’importante è che abbiano una storia”.