Home Grey's Anatomy Grey’s Anatomy batte E.R. e il cast di Medici in Prima Linea commenta: “Dobbiamo fare nuove puntate e superarli!”

Grey’s Anatomy batte E.R. e il cast di Medici in Prima Linea commenta: “Dobbiamo fare nuove puntate e superarli!”

E.R. non è più il medical drama più longevo della tv USA e il cast storico commenta, ironicamente, il sorpasso di Grey’s Anatomy.

pubblicato 28 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 00:01

Grey’s Anatomy batte E.R. nella classifica dei medical drama di prime time più longevo della storia della tv USA e The Hollywood Reporter è andato a stuzzicare lo storico cast di Medici in Prima Linea per chiedere un commento sul record ormai perduto. Inutile dire che si è puntato ai personaggi, e soprattutto agli interpreti, più iconici.

“Non esiste! Dobbiamo tornare indietro e fare altre puntate!”

scherza George Clooney, che proprio tra le corsie del County General Hospital di Chicago mosse i suoi primi passi di successo in tv, ormai 25 anni fa.

Non è stato da meno Noah Wyle, che interpretava il vero personaggio portante della serie ovvero il Dr. John Carter, che ha confessato di sentirsi improvvisamente vecchio:

“”Oh mio Dio, non mi sono mai sentito tanto vecchio! Mi sento Alan Alda quando ci faceva i complimenti per aver superato ogni record e ci ripeteva ‘Buono per voi ragazzi! Bravi! Non pensavate sareste riusciti a superare il vostro record’. Ecco, buon per loro “.

Un doppio riferimento quello di Wyle, perché non solo Alan Alda partecipò a cinque puntate di E.R. nel 1999, ma anche perché era tra i protagonisti di una serie cult come M*A*S*H, anche questo a tema ‘medico’ – per quanto ambientato in un campo militare USA in Vietnam, di cui furono realizzati ben 251 episodi tra il 1972 e il 1983. Destino peraltro ha voluto che mai come in quest’ultimo periodo Wyle abbia pensato a ER, non solo sull’onda el grande successo per la riproposizione su Hulu, ma anche perché ha girato a Chicago la miniserie The Red Line e perché ha avuto modo di ritrovare l’e collega Eriq La Salle, ora produttore esecutivo di Dick Wolf.

Julianna Margulies non si sbilancia più di tanto, quasi a confermare l’aplomb che ha incarnato per tante stagioni in The Good Wife, ma che stona un po’ con la più passionale infermiera Carol Hathaway, che ha interpretato per 6 stagioni di ER. Di fatto ha confessato di non conoscere molto Grey’s Anatomy, perché “dopo aver fatto ER non riesco più a guardare una serie medical“, ma sportivamente augura ai ‘colleghi’ del Seattle Grace Mercy West Grey+Sloan Memorial “ogni bene” per il futuro. Da navigatrice di lungo corso del mondo fictional USA aggiunge che il cambiamento del panorama produttivo seriale – con stagioni sempre più brevi, sempre maggior ricorso a collection e serie antologiche o serie evento – possa di fatto fare di Grey’s Anatooy l’ultimo titolo capace di raggiungere una tale longevità. “Ho davvero amato fare ER e The Good Wife, ma riuscire a trovare sempre nuove idee per lo stesso personaggio, anno dopo anno, può essere davvero difficile. Ormai amo il formato in sei puntate: non solo permette di esplorare il tuo personaggio, ma ti permette poi di metterlo a riposo e fare altro“.

Ufficialmente il sorpasso di Grey’s Anatomy su ER avverrà questa sera, giovedì 28 febbraio 2019, con la messa in onda della 332 puntata in 15 stagioni (tante quanto quelle di ER che si è ‘fermato’ a 331 puntate, realizzate tra il 1994 e 2009), ma ormai Shonda Rhimes, creatrice di Grey’s Anatomy può dirsi soddisfatta per aver raggiunto l’obiettivo di una vita. E magari passare ad altro.

PS. E comunque “Lo stiamo perdendo”, nell’immaginario collettivo, lo hanno inventato loro…

 

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