Home Notizie Mino Taveri allontanato dalla tribuna stampa dello stadio Bernabeu, il giornalista si scusa (Video)

Mino Taveri allontanato dalla tribuna stampa dello stadio Bernabeu, il giornalista si scusa (Video)

Dopo il gesto provocatorio, le scuse: “Ho sbagliato io, ha vinto l’impulsività ma volevo essere ironico”

pubblicato 12 Aprile 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:27

 

Ieri, mezza Italia è stata coinvolta nelle varie tifoserie per la partita di Champions League, Real Madrid – Juventus, risultata fatale per la squadra bianco-nera che si è vista sottrarsi la possibilità di andare avanti nella competizione calcistica per un calcio di rigore subìto negli ultimi minuti della partita.
Il team di Sport Mediaset si è trasferito in parte allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, fra cui anche il giornalista Mino Taveri, conduttore di Sport Mediaset XXL, reo di un episodio spiacevole nei confronti del Real Madrid.

In un video pubblicato in rete dal sito Olée, si vede Taveri che viene cacciato dalla tribuna stampa da due addetti della sicurezza dello stadio. Il giornalista infatti avrebbe provocatoriamente mostrato e sventolato ai tifosi del Real Madrid una banconota da 50 euro. Il fatto sarebbe avvenuto nel momento in cui l’arbitro della partita aveva assegnato il rigore della discordia per la Juventus al 93esimo minuto. Un gesto che fa il paio al You Pay” del calciatore Giorgio Chiellini, ormai così virale da fare il giro del Mondo.

Durante il pomeriggio di oggi, Taveri in un comunicato stampa, spiega la motivazione del suo gesto, allegato alle scuse:

Dico subito che ho sbagliato io: non do colpe a nessuno, così evitiamo ogni malinteso. Ho perso la calma e non dovevo. Soprattutto perché ero in tribuna stampa, in trasferta di lavoro e rappresentavo la mia azienda e la mia testata giornalistica. Capite quindi come sia dispiaciuto per l’episodio che mi ha visto protagonista. E proprio sull’episodio in questione vorrei solo precisare due cose.
La prima: il gruppetto di tifosi che si vede nelle immagini mi aveva preso di mira già da un po’ e fino a un certo punto sono riuscito, come mio dovere, a ignorarli.
La seconda: nella concitazione dei minuti finali del match ha vinto l’impulsività e ho cercato un gesto che voleva essere ironico ma, lo capisco benissimo, pur non essendo violento è risultato molto antipatico. Ma era rivolto solo ai quel gruppetto di tifosi, né all’arbitro, né alla società madrilena, né ai colleghi spagnoli.
Questi i fatti. Di cui mi scuso con i telespettatori e con i tifosi spagnoli

Senza ombra di dubbio la serata di ieri per il calcio è stata abbastanza triste, ma anche il giornalismo, quello che dovrebbe essere sportivo, non è stato da meno.