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Silvio Berlusconi al Tg1: salta l’intervista

Il giornalista di Rai 1 commenta l’intervista realizzata al leader del Pdl.

pubblicato 29 Dicembre 2012 aggiornato 3 Settembre 2020 22:59

UPDATE 29 DICEMBRE: Ieri sera l’intervista di Berlusconi al Tg1, annunciata anche in questo post, è saltata. Probabilmente a causa della mutata situazione politica dopo la conferenza stampa di Mario Monti.

Silvio Berlusconi a Uno Mattina, Franco Di Mare: “Tende allo sproloquio”

Ormai è prassi. Il giorno dopo l’immancabile intervista televisiva concessa da Silvio Berlusconi (stasera è previsto un suo intervento al Tg1), il giornalista che l’ha realizzata la commenta sui quotidiani. Oggi tocca a Franco Di Mare, conduttore di Uno Mattina che ieri mattina in diretta ha interrogato l’ex Presidente del Consiglio. Ed è chiaro che dopo le prestazioni a dir poco ridicole di Barbara D’Urso, Claudio Brachino e Paolo Del Debbio, l’attenzione mediatica sia rivolta non soltanto alle dichiarazioni di Berlusconi (peraltro ridondanti e ripetitive), ma anche all’atteggiamento dell’intervistatore. In questo caso Di Mare, che alle spalle ha una carriera di tutto rispetto. E che ha tenuto a rivendicare il fatto di esser stato incalzante:

Ho cercato di interromperlo, basta vedere le registrazioni. Ero convinto che non avrebbe ripetuto la scena di Domenica In. Se ci avesse provato ero pronto ad andarmene per lasciargli spazio. Per sfortuna non è andata così.

Il giornalista, che ha dichiarato che la risposta più lunga del Cavaliere è stata “all’interno di due minuti” (in realtà per la prima domanda siamo intorno a tre minuti), ha ammesso la difficoltà di affrontare il match con un uomo che di tv ne capisce e che negli ultimi tempi ha finto di aver dimenticato la necessità della sintesi televisiva:

Contenere Berlusconi è un’impresa. Ti inserisci nella pause, io evito di spezzare il ragionamento, non l’ho fatto nemmeno con Monti. Però ci sono persone che quando dici “Mi scusi”, si fermano e altre no. E’ una questione di weltanschauung, una visione del mondo.

Quindi il giudizio, esplicito, sulla tendenza berlusconiana allo sproloquio:

L’ho interrotto quando ha tirato fuori i comunisti e non poteva, visto che voleva Renzi in squadra. Mi saliva sopra con la voce, tende allo sproloquio. Ma se avesse fatto un soliloquio mi sarei alzato: un’intervista non è un programma dell’accesso.