Home Flavio Insinna Cucina, stacchetti musicali, quiz, interviste strappalacrime. Il Grande match si dimentica il calcio parlato

Cucina, stacchetti musicali, quiz, interviste strappalacrime. Il Grande match si dimentica il calcio parlato

Unire calcio e intrattenimento non è semplice. E il programma di Flavio Insinna lo conferma

pubblicato 11 Giugno 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 23:47

Che Il Grande match al suo debutto su Rai1, venerdì 10 giugno, non abbia convinto è una certezza. Che l’intenzione di unire calcio e intrattenimento sia assai complicata lo è altrettanto. Soprattutto se ti puoi permettere come guest star della prima puntata al massimo Paola Minaccioni.

Come se non bastasse l’infinita e superflua passerella iniziale (oltre 8 minuti netti), con la presentazione e l’ingresso in studio dei vari componenti del cast fisso, ad allontanare il più possibile il pubblico generalista dalla tv ci pensa la noiosa lezione tattica di Federico Balzaretti su Francia-Romania con tanto di schermo calato dall’alto e scrivania/cattedra.

Flavio Insinna sin dal monologo di apertura mantiene il suo stile enfatico e retorico ma si dimostra incapace di interagire con gli esperti presenti in studio. E così i loro interventi finiscono per comporre una rassegna di pareri più o meno prestigiosi tutti slegati uno dall’altro. Zazzaroni prova a imbastire un minimo di talk, ma poi scivola sulla gaffe “il problema è che è africano” a proposito di Yaya Touré e della scarsa affidabilità della sua parola (secondo mister Mancini). Il limite più evidente resta comunque l’incapacità di parlare di calcio in modo brillante e divertito senza comporre una confusa accozzaglia di formati e generi televisivi.

La componente entertainment è giustificata con la presenza della piccola orchestra – con Serena Rossi in stato interessante – in studio (ma gli stacchi musicali appesantiscono la diretta), con l’intervista all’attrice (ed è subito emotainment con le lacrime della Minaccioni), con la gag della carpa, con l’immotivato quiz e con l’immancabile (ma evitabilissimo) angolo cucina.

P.s. Solidarietà ad Arrigo Sacchi, a suo agio nel programma come un astemio sociopatico in discoteca a Formentera a Ferragosto.

Flavio Insinna