Home Corrado Guzzanti a Blogo: “Dov’è Mario sulla Rai, non credo sarebbe stato accettato” (Video)

Corrado Guzzanti a Blogo: “Dov’è Mario sulla Rai, non credo sarebbe stato accettato” (Video)

L’intervista di Blogo all’attore e comico romano.

pubblicato 24 Maggio 2016 aggiornato 2 Settembre 2020 00:34

Corrado Guzzanti è il protagonista di Dov’è Mario?, la nuova serie italiana di Sky che andrà in onda su Sky Atlantic HD, canale 110 di Sky, a partire da domani, mercoledì 25 maggio 2016, in prima serata. La prima puntata sarà visibile anche in chiaro, su Tv8, alla stessa ora.

Guzzanti interpreta il personaggio di Mario Bambea, intellettuale radical chic che, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale, scopre di essere diventato un volgare comico romano di nome Bizio.

Dov’è Mario? è una serie sperimentale, definita un “thriller comico”, che mescola sit-com, fiction, satira e tensione. Corrado Guzzanti, nell’intervista realizzata a margine della conferenza stampa, l’ha definita anche una “satira sui tempi”.

Guzzanti ritorna in tv dopo quattro anni di assenza dal piccolo schermo (Aniene 2 – Molto rigore per nulla andò in onda nel 2012) ma è assente dalla Rai da quasi 14 anni (Il caso Scafroglia andò in onda nel 2002).

Per questo motivo, noi di Blogo abbiamo chiesto a Guzzanti se questa serie avrebbe potuto essere accettata dalla Rai. La risposta del comico è stata brevissima, accompagnata da un sorriso beffardo:

Non credo…

Di seguito, invece, trovate altre dichiarazioni dell’attore:

Ho sempre fatto sia satira politica che sociale, senza distinguerle troppo. Essendo una storia, è difficile essere puntuale sulla politica, è una satira sui tempi. E’ nato prima il personaggio del coatto. L’idea è stata quella di fare un moderno Jekill/Hyde. La cultura e gli intellettuali vivono un momento di smarrimento e di difficoltà. E’ divertente vedere uno di loro colto da questa strana malattia. Sono un Bambea abituato a diventare Bizio senza farsi troppi problemi! Ho bisogno di entrambe le fasi altrimenti soffrirei di claustrofobia. Il mio equilibrio è in mezzo. Questo Bizio mi ricorda il mio Funari dei bei tempi. Ha una sua presunzione, si sente un intellettuale della risata. Dentro c’è anche un po’ di Lorenzo e lo studio di comici realmente esistenti che sono molto aggressivi, sfidano il pubblico, comici molto carnali. Bizio è l’evoluzione del teatro di una volta, del cabaret sporco.

Per le dichiarazioni complete, c’è il video a disposizione.

Sky Atlantic