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I Film spariscono dai palinsesti generalisti americani

La riflessione viene da alcuni dei vostri commenti relativi agli ultimi dati di ascolto che ho pubblicato: ma che fine hanno fatto i film in prima serata? E’ vero, sono spariti. Praticamente nessuna delle “big 4” (ABC, NBC, CBS e Fox) prevede ormai piu’ un appuntamento fisso in palinsesto per questo genere: me ne sono

di corbetz
10 Febbraio 2009 22:45


film tv americana La riflessione viene da alcuni dei vostri commenti relativi agli ultimi dati di ascolto che ho pubblicato: ma che fine hanno fatto i film in prima serata? E’ vero, sono spariti. Praticamente nessuna delle “big 4” (ABC, NBC, CBS e Fox) prevede ormai piu’ un appuntamento fisso in palinsesto per questo genere: me ne sono accorto facendo un po’ di ricerca prendendo come esempio l’ultimo mese.

Pensando che fosse una casualita’ mi sono informato meglio e ho scoperto quali sono i motivi di questo abbandono che si sta verificando (sebbene in misura ridotta) anche nei palinsesti italiani. Prima pero’ diamo un’occhiata ai film trasmessi negli ultimi 30 giorni in prima serata (consideriamo un film trasmesso in prima serata se la sua partenza si trova nella fascia oraria 20-22).

Sabato 17 gen: “The Pacifier” (2005, ABC), sabato 25 gen: “Loving Leah (2009, CBS)”, sabato 31 gen: “Anchorman: the legend of Ron Burgundy” (2004, ABC), martedi’ 10 feb: “Be my Valantine / Charlie Brown Valentine” (ABC). Sono 4 titoli in un mese!

Intendiamoci, non e’ che i film siano scomparsi del tutto sulla tv americana. Ci sono eccome: i canali via cavo ne sono pieni (soprattutto in seconda serata) e altri canali come The Cw propongono almeno un paio di titoli alla settimana. Ma anche le prime visioni non sono piu’ un’esclusiva assoluta delle big reti generaliste. Vi sono anche altre reti generaliste “minori” free-to-air come MyNetworkTv, Univision, Telemundo, ION che propongono soprattutto film in prima serata ma con ascolti praticamente insignificanti.

I motivi di questa estinzione sono diversi, vediamone alcuni.

Interruzioni pubblicitarie: l’unico sistema di revenue economico della televisione e’ la pubblicita’ e ovviamente un film, per essere redditizio per un network, deve essere interrotto dai commercials. Ma siamo sicuri che gli spettatori americani gradiscano vedersi un film costellato di interruzioni pubblicitarie quando hanno a disposizione altri canali per vedere i migliori prodotti come e quando vogliono e senza spot ? (e ci colleghiamo al punto successivo)

Molteplicita’ di piattaforme: gli Stati Uniti sono il primo paese al mondo per consumo di prodotti cinematografici e proprio qui si sono sviluppati fino all’ultimo stadio tutti i sistemi piu’ sofisticati per la visione dei film: noleggio DVD a domicilio con Netflix, servizi di PPV via internet per vedere poi i film su computer o tv (iTunes o Amazon ad esempio), i migliori canali di pay per view di qualita’ come Showtime, HBO che spesso trasmettono le prime visioni. Senza contare che le sale cinematografiche fanno ottimi numeri, soprattutto sulla east/west coast ovvero dove risiedono i mercati televisivi principali. Insomma, chi vuole davvero vedersi un film ha a disposizione una sterminata quantita’ di opzioni, ben prima che il film approdi in televisione. E la cifra che si deve sborsare per vedere il prodotto integrale e senza spot e’ irrisoria, senza contare la comodita’ di scegliere quando e come vederlo.

Logoramento del titolo: prima che approdi in tv, il film avra’ subito una larga esposizione ai botteghini, quindi la vendita in DVD, quindi il noleggio, poi il Video On Demand, quindi la Pay Per View ed infine, a distanza di diversi mesi dalla prima cinematografica potrebbe arrivare sulle generaliste. Si capisce che sono pochi i titoli in grado di mantenere ancora un forte appeal dopo tutto questo sfruttamento commerciale.

Pirateria: si calcola che nel 2008 la pirateria abbia provocato perdite all’industria cinematografica statunitense pari a circa 3 miliardi di dollari. Chi vuole vedere un film subito, anche tipo 3 giorni dopo la prima cinematografica, senza spendere un soldo, sa dove andare a cercare su internet e certo non stara’ ad aspettare 12-15 mesi per vedere il film in tv. E a queste persone poco importa della qualita’ del filmato scaricato da internet. Senza parlare del “mercato nero” dei DVD, che si sviluppa ben prima del reale approdo del DVD originale sul mercato.

Ecco perche’ l’intera industria cinematografica di Hollywood sta riflettendo su come valorizzare nuovamente la catena distributiva dei film (oltre a combattere la pirateria): in particolare in questo momento sono “osservati speciali” l’alta definizione, il 3-D e soprattutto la distribuzione via Video On Demand, che sta assumendo negli Stati Uniti sempre di piu’ un ruolo di primo piano, oltre ad aver raggiunto le forme evolutive piu’ tecnologicamente e commercialmente avanzate.